DAGOREPORT – NEL NOME DEL FIGLIUOLO: MELONI IMPONE IL GENERALE ALLA VICEDIREZIONE DELL’AISE.…
1. MARINO PARTITO DA ROMA PER NEW YORK - PER IL SINDACO CAMBIO DI PROGRAMMA PER RITARDO AEREO
(ANSA) - Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, e' partito stamattina da Roma per New York da dove proseguira' per Philadelphia dove sabato e' atteso l'arrivo del Papa. All'aeroporto di Fiumicino Marino, che e' giunto accompagnato dagli uomini della scorta, e' stato costretto ad un cambio di programma legato al ritardo del volo AZ602 sul quale era prenotato. Giunto nello scalo poco dopo le ore 8 e ospitato nella sala Vip dell'Alitalia, il sindaco, quando ha appreso che l'aereo, anziche' alle 9.40, sarebbe partito non prima delle 11.30, ha preferito farsi "riproteggere" su un altro volo della stessa compagnia, l'AZ608, che e' decollato poco prima delle 11.
2. QUEI SOLDI “ITALIANI” PER L’ARTE ROMANA
IGNAZIO MARINO PRIMA DELLA TINTA
Giovanna Vitale per “La Repubblica – Roma”
Lo accusano di andare in giro per il mondo invece che occuparsi della città? E il sindaco Marino si presenta alla riunione di maggioranza sventolando una tabella con i nomi dei mecenati che, grazie alla sua intercessione, hanno promesso ben 13 milioni di euro per restaurare i monumenti di Roma. Soldi ottenuti, appunto: vedendo gente, facendo cose.
IGNAZIO MARINO PARRUCCHIERE ROCCO
Cifre sollecitate dal capogruppo del Pd Fabrizio Panecaldo, che per rispondere alle ironie dell’opposizione sulle continue «vacanze romane del primo cittadino» aveva pregato Marino di fornirgli il “frutto” di tanto girovagare: una quindicina di missioni in totale, quasi la metà negli adorati States. Delle quali, però, nel foglio Excel esibito durante la riunione, quasi non si trova traccia. Essendo i principali finanziatori, citati nella tabella di Marino, in prevalenza italiani. Addirittura romani.
Basta scorrere la famosa lista che doveva restare riservata ed è stata invece volantinata dai consiglieri di maggioranza. Su 13.167.313 euro promessi dai mecenati, 6,1 dei quali già incassati dal Campidoglio, quasi la metà (6 milioni) sono stati donati dalla Fondazione Telecom per il Mausoleo di Augusto; 2,5 sono invece targati Fendi per la Fontana di Trevi; 1,5 Bulgari per la Scalinata di Trinità dei Monti. Solo da questi tre campioni tricolori (anche se gli ultimi due ormai acquisiti dal colosso francese Lvmh) sono dunque arrivati 10 milioni di euro. Ovvero, quasi tutte le risorse che comunque Marino ha avuto il merito di procacciarsi.Senza però muoversi da Roma.
Dove ha pure incontrato il magnate uzbeko Alisher Usmanov, il quale vive in un paese, la Russia, che il sindaco non ha mai visitato: portato in Campidoglio dal presidente della Federazione italiana di scherma, che è il vice di Usmanov nella Federazione internazionale, l’oligarca caro a Putin ha sborsato 2 milioni tondi tondi per la Basilica Ulpia, il Foro di Traiano, i Fori Imperiali e la Sala Orazi e Curiazi dei Capitolini.
Un milione l’ha poi regalato l’Azerbaigian per la via Alessandrina. Il resto sono spicci: 75mila euro da Enel Green Power per la Sala degli Imperatori ai Capitolini, altri 25mila euro da Brioni per la fontana del Babuino; persino 19mila euro dal Rotary Club cittadino per quella della Pigna. Oltre ai 32.500 versati dalla Repubblica tedesca.
«Tra viaggi e mecenati ho portato a casa più di 13 milioni di euro » ha rivendicato Marino su Facebook. «Vedo che, come ogni volta, un mio viaggio si trasforma in polemica», ha aggiunto, spiegando il motivo el suo prossimo tour fra New York e Philadelphia, non solo a seguito del papa, ma per incontrare «filantropi e mecenati a cui porterò progetti immediatamente cantierabili». E «senza far spendere un euro ai romani». Basterà per fermare la polemica?
3. MARINO NEGLI STATI UNITI ANCHE PER PARLARE DI SÉ
Ernesto Menicucci per “Il Corriere della Sera – Roma”
renzi malago marino del rio foto mezzelani gmt330
L’appuntamento è alla Temple University di Filadelfia, domani alle 17.30 americane, due giorni prima la visita del Papa in Pennsylvania. Ignazio Marino è invitato a parlare di sé. continu
Titolo: «Il trapianto: dalla chirurgia alla rianimazione della città eterna», dove Marino parlerà della sua esperienza come medico prima e come sindaco poi.
Il sito dell’università lo presenta come «esperto della sicurezza del Papa», consultato dal sindaco di Filadelfia Michael Nutter «su come proteggere il Papa, limitare il traffico e i trasporti, gestire le enormi folle». Chi paga? Dicono dal Campidoglio: «Sindaco e una persona di staff sono ospiti di Filadelfia. Il capo del Cerimoniale Francesco Piazza è in missione per conto del Comune». Marino vola oggi su New York: vedrà Michael Bloomberg e, al consolato, dei potenziali mecenati.
A proposito dei «finanziamenti», ieri il sindaco ha mostrato ai consiglieri da dove vengono i 13 milioni finora racimolati: 6 da Telecom (Mausoleo di Augusto), 2,5 da Fendi (Fontana di Trevi, Quattro Fontane), 1,5 da Bulgari (scalinata Trinità dei Monti), più altri contributi da Enel, Rotary, una società privata. E i «mecenati» stranieri? Un milione dall’Azerbaigian per via Alessandrina e 500 mila euro dal magnate uzbeko Usmanov per la fontana di piazza del Quirinale. Due posti dove Marino non è stato (ancora).
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