CONTRAPPASSI - VISTO CHE LE BUCHE DI ROMA NON VENGONO RIMESSE A POSTO, IGNAZIO MARINO SI FRATTURA IL GINOCCHIO A CAUSA DI UNA BUCA MENTRE E’ IN VACANZA A BOSTON - IL SINDACO-CICLISTA DEVE SCIOGLIERE IL NODO DEL BILANCIO 2015

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An. C. per "Libero Quotidiano"

 

Marino, ironia, della sorte, azzoppato da una buca (o da una lastra ghiacciata). E, per di più, il sindaco della Capitale, non si è infortunato nella sua città (che di buche forse detiene il record mondiale), ma in vacanza negli amati Stati Uniti, a Boston.

ignazio marino e il dalai lama che sbadigliaignazio marino e il dalai lama che sbadiglia

 

Ieri il primo cittadino della Città Eterna ha fatto diffondere un bel comunicato dall’ufficio capitolino per spiegare che il sindaco si è infortunato: «A seguito di una caduta avvenuta nei giorni scorsi, il sindaco di Roma Ignazio Marino questa mattina (ieri, ndr), ha eseguito alcuni esami all’ospedale Gemelli dove gli è stata riscontrata una lieve frattura al condilo femorale del ginocchio sinistro. Ciò costringerà il sindaco, che è tornato pienamente al lavoro dopo le visite, all’uso di un tutore ortopedico».

 

ignazio marinoignazio marino

C’è da dire che Marino - dopo 10 giorni di ferie passati negli States - ne avrebbe di cose da fare in questi giorni visto che la giunta è impegnata a dipanare il pasticcio del bilancio 2015. Approvato sì a fine dicembre, ma ancora non codificato e presentato: né alla maggioranza, né all’opposizione. Marino ieri ha incontrato nel salotto di casa sua gli assessori che lo hanno aggiornato sullo stato della situazione.

 

Oltre ai ventilati 300 milioni di tagli che Roma dovrà attuare nei prossimi 12 mesi per rispettare i vincoli del piano di risanamento, c’è anche la grana dei dipendenti comunali (circa 24mila), che minacciano ora di passare dalle manifestazioni spontanee al blocco dell’attività nella città. Vigili, maestre, addetti dell’anagrafe e degli altri uffici sono in fermento. Nel luglio scorso la giunta - per vedere di tagliare le spese - aveva anticipato, tra l’altro, di voler intervenire sui bizantinismi stratificati del salario accessorio.

STORACE TWITTA IGNAZIO SOTTO MARINO STORACE TWITTA IGNAZIO SOTTO MARINO

 

Piccole prebende concesse in tutte le ere recenti (dalle diverse amministrazioni), che costano ogni anno decine di milioni ai romani. Per i dipendenti il bastone del taglio (il salario accessorio può arrivare a pesare per il 30% in busta paga), è risultato insostenibile. Soprattutto per quelli che hanno retribuzioni basse (una maestra comunale guadagna di base 1.300 euro netti al mese). Morale l’accordo sembrava raggiunto (almeno nella scuola) con l’estensione dell’orario di lavoro (da 27 a 30 ore settimanali).

 

POLIZIA MUNICIPALE ROMA  POLIZIA MUNICIPALE ROMA

Così da evitare i contratti di supplenza. Peccato che i contratti di supplenza (giorni o settimane di sostituzione di un collega in malattia), rappresentino il posto di lavoro di migliaia di precari che non possono che accettare le chiamate mattutine (anche se per poche ore), per sperare di scalare la graduatoria.

 

E ambire all’ingresso a ruolo indeterminato. Per risparmiare una ventina di milioni il comune di Roma (che ha il bilancio da holding multinazionale, oltre 9 miliardi), ha pensato bene di cancellare quasi tutte le supplenze brevi facendo transumare gli allievi delle maestre malate in altre classi e con altri docenti. Ma così più che offerta formativa si parla di parcheggio per l’infanzia, come negli anni Sessanta. 

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