ARCORINE PENTITE - AL PALAZZO DI GIUSTIZIA DI MILANO ARRIVANO ANCHE IMANE, AMBRA E CHIARA, QUELLE CHE “FUGGIRONO VIA SBIGOTTITE” DAI FESTINI DEL CAVALIER PATONZA E ORA SFIDANO FEDE E LA MINETTI: “VOGLIO VEDERE IN FACCIA CHI MI DÀ DELLA BUGIARDA” - LA MAROCCHINA IMANE: “PROVO SCHIFO PER QUEI ‘PARASSITI’ CHE SFRUTTANO BERLUSCONI E LE SUE DEBOLEZZE. EMILIO FEDE MI HA BUTTATO IN UN MECCANISMO PIÙ GRANDE DI ME”…

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Sandro De Riccardis per "la Repubblica"

Si mantengono a distanza, e se si guardano di sfuggita fanno finta di non conoscersi, anche se almeno due si sono incontrate nelle feste del premier ad Arcore, e le altre si «conoscono» attraverso le pagine dei giornali di gossip.

Le ragazze arrivano una dopo l´altra al settimo piano di un Palazzo di giustizia invaso dai cronisti, in attesa della decisione del gup Maria Grazia Domanico sul rinvio a giudizio dei tre imputati. Ci sono quelle finite nelle notti di Villa San Martino solo una volta, appena maggiorenni, fuggite via «sbigottite», insieme a chi le stesse notti le ha frequentate più a lungo e alla fine ha provato «schifo». E c´è chi quelle serate - per l´accusa - le ha organizzate.

C´è Imane Fabil, la marocchina di 27 anni che ha parlato dei video pirata sul bunga bunga girati con il telefonino da Ruby. Ci sono le due miss piemontesi Ambra Battilana e Chiara Danese che hanno raccontato delle giovani che ballano, si spogliano, cantano "Menomale che Silvio c´è" intorno a una statua di Priapo. C´è Nicole Minetti, il consigliere regionale sotto accusa, in tailleur scuro e tacchi a spillo, accompagnata dal padre come al primo giorno di scuola, che svela, abbandonata su una panca: «Non ho dormito per l´agitazione, sono a pezzi».

Imane Fabil arriva insieme alla sorella e al fratello. Nasconde il viso delicato di modella dietro grandi occhiali neri e un largo sorriso. Con il suo legale Danila De Domenico, annuncia che si costituirà parte civile. «Sono qui perché mi ritengo parte offesa - dice in italiano con lieve accento bergamasco - voglio guardare in faccia chi dice che sono una bugiarda». Imane ha raccontato dall´interno le notti di Arcore.

«Ciò che mi ha spinto a questo passo - ha detto ai pm - è lo schifo che provo per quei "parassiti" che sfruttano Berlusconi e le sue debolezze (...) Chi mi ha coinvolto in questa situazione, ovvero Emilio Fede, mi ha buttato in un meccanismo più grande di me».

Nicole Minetti è pochi metri più in là. Davanti ai pm Ilda Boccassini, Pietro Forno e Antonio Sangermano, la marocchina ricorda la sua "prima volta" dal premier. E racconta del politico. Nel febbraio 2010, Imane la trova insieme a Barbara Faggioli, per un certo periodo indicata come "la fidanzata" del Cavaliere. «Erano vestite in maniera normale, poi si cambiarono d´abito, indossando una tunica scura da suora, compreso il copricapo e una croce rossa sul velo (...) non so dire se da suora o da crocerossina».

Da uno di quei festini, Ambra e Chiara, le miss all´epoca dei fatti appena diciottenni, ne uscirono «sbigottite». E buona parte dello sbigottimento sembra ancora lì. Negli sguardi delle due ragazze, ferme per tutto il tempo davanti all´aula dell´udienza, accanto ai loro legali Patrizia Bugnano e Stefano Castrale. Hanno già ottenuto di costituirsi parte civile, assicurano che ci saranno alla prossima udienza, il 21 novembre. «Ora stiamo molto meglio - dicono dopo i rinvii a giudizio - . Ad Arcore non torneremmo mai più».

 

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