benjamin netanyahu israel katz

IMPROVVISAMENTE, ISRAELE INVOCA LA “LIBERTÀ DI MOVIMENTO” PER I CITTADINI DI GAZA – IL MINISTRO DELLA DIFESA, ISRAEL KATZ, HA ORDINATO ALL’ESERCITO DI PREPARARE UN PIANO PER FAR USCIRE I PALESTINESI DALLA STRISCIA: “OGNI ABITANTE DI GAZA CHE LO DESIDERA DOVREBBE AVERE LA LIBERTÀ DI USCIRE ED EMIGRARE, COME È PRASSI IN TUTTO IL MONDO” – IL PIANO DI TRUMP PER UNA “GAZALAND” DEL MEDITERRANEO METTE A RISCHIO LA FRAGILE TREGUA CON I TERRORISTI DI HAMAS…

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MO: KATZ, 'MILITARI ISRAELIANI PREPARANO PIANO PER FAR USCIRE PALESTINESI DA GAZA'

BENJAMIN NETANYAHU E ISRAEL KATZ VISITANO LA STRISCIA DI GAZA

 (Adnkronos/Afp) - Mettere a punto un piano per far uscire gli abitanti della Striscia di Gaza dall'enclave palestinese. E' quello che il ministro israeliano della Difesa, Israel Katz, ha reso noto di aver ordinato alle forze israeliane (Idf) dopo le parole del presidente americano Donald Trump sul futuro di Gaza.

 

"Ho dato istruzioni (ai militari israeliani) affinché venga preparato un piano che consenta a ogni abitante di Gaza che lo desidera di farlo per andare in qualsiasi Paese sia disposto all'accoglienza - ha detto KATZ - Il piano prevederà opzioni per l'uscita tramite i valichi e anche disposizioni speciali per le partenze via mare e in aereo".

 

«GAZA AGLI USA DOPO LA GUERRA» ISRAELE: PIANI PER LO SFOLLAMENTO

Estratto dell’articolo di Nello Scavo per “Avvenire”

 

il ritorno a nord degli abitanti della striscia di gaza foto lapresse 25

[…] Katz ha accolto con favore «il coraggioso» progetto di Trump. «Ai residenti di Gaza dovrebbe essere concessa la libertà di uscire ed emigrare, come è prassi in tutto il mondo», ha spiegato il ministro secondo cui il piano di Trump «potrebbe accelerare la ricostruzione di una Gaza smilitarizzata che non rappresenti una minaccia nell’era post-Hamas, cosa che richiederà molti anni».

 

Secondo Katz tra le destinazioni dei gazawi dovrebbero esserci Spagna, Irlanda, Norvegia, Canada e tutti quei Paesi che hanno lanciato «false accuse » a Israele. Se si rifiutassero di accogliere palestinesi, «la loro ipocrisia sarebbe messa a nudo». […]

 

 

TRUMP: «GAZA DIVENTERÀ STUPENDA. CE LA CONSEGNERANNO GLI ISRAELIANI»

Estratto dell’articolo di Davide Frattini per www.corriere.it

 

DONALD TRUMP BENJAMIN NETANYAHU

[…]  Benjamin Netanyahu non riesce a togliersi il ghigno soddisfatto: l’intervista si svolge in casa — il «suo» Canale 14 — anche se il primo ministro è ancora a Washington.

 

«Volevate il giorno dopo? Eccolo». Che il piano per la fine della guerra e la ricostruzione di Gaza sia ancora vuoto di dettagli, soltanto una formula enfatica dell’amico Donald, non lo preoccupa: quello che il presidente americano gli ha garantito almeno per le prossime settimane è di non dover rispondere — non lo ha mai fatto in questi 16 mesi di battaglie — a domande sul futuro dei 363 chilometri quadrati. E di non dover preoccuparsi degli alleati messianici, per tenerli buoni e tenerseli stretti c’è la «fantasia» di Trump, come la definisce l’ex premier Ehud Barak.

 

palestinesi sfollati tornano al nord della striscia di gaza 15

Il «Mago», così lo chiamano i fedelissimi, sa però che le illusioni vanno alimentate. Dà mandato a Israel Katz, il ministro della Difesa, di preparare un piano per «la partenza volontaria della popolazione di Gaza: tocca ai generali offrire soluzioni per il trasferimento «attraverso i punti di frontiera, il mare, l’aria».

 

La Striscia […]  è sotto embargo da quando diciotto anni fa Hamas ne ha tolto il controllo con le armi al presidente Abu Mazen. L’aeroporto aveva funzionato fino al 2001, ora la pista di decollo è una striscia di sabbia dalle parti delle rovine di Rafah.

 

il ritorno a nord degli abitanti della striscia di gaza foto lapresse 30

Le navi militari impediscono ai pescatori di allontanarsi troppo dalla spiaggia. […] La «libertà di movmento» che all’improvviso Katz vuole garantire ai palestinesi nasce dalla volontà di Netanyahu di riprendere la guerra: vuole vedere i primi tra gli oltre 2 milioni di abitanti andarsene al più presto — scrive la giornalista Lahav Larkov — perché la tregua in corso «non reggerà».

 

E perché ieri Trump ha spiegato attraverso Truth, il social media di sua proprietà, di volere il territorio chiavi in mano: «La Striscia ci verrà consegnata e gli Stati Uniti lavoreranno con le migliori squadre nel mondo per costruire quello che diventerà uno dei luoghi più meravigliosi sulla Terra».

 

il ritorno a nord degli abitanti della striscia di gaza foto lapresse 24

Soprattutto: «I soldati americani non saranno necessari», garantisce il presidente dopo aver promesso il disimpegno delle truppe dalle missioni internazionali. […] Trump […] Dichiara di sperare che «Hamas mantenga la parola e liberi gli ostaggi».

 

Ammette: «Chissà cosa succederà?». Perché la sua idea di una «Riviera» al posto delle macerie e della miseria, dopo aver spinto i due milioni di abitanti ad andar via, sta già scompigliando i negoziati per la seconda fase dell’intesa — avrebbero dovuto cominciare lunedì scorso — e rischia di complicare la prima: ancora venti rapiti israeliani da mandare indietro fino agli inizi di marzo in cambio della scarcerazione dei detenuti palestinesi e della tregua.

il ritorno a nord degli abitanti della striscia di gaza foto lapresse 4

 

Netanyahu — rivela il sito Walla — vuole porre come condizione al cessate il fuoco permanente l’esilio dei leader di Hamas. Il progetto da immobiliarista di Trump «per la pace nella regione» rischia piuttosto di scuotere le fondamenta delle intese israeliane con l’Egitto e la Giordania, che il presidente vuole convincere ad accogliere i rifugiati di Gaza.

il ritorno a nord degli abitanti della striscia di gaza foto lapresse 18il ritorno a nord degli abitanti della striscia di gaza foto lapresse 5striscia di gaza il controesodo dal sud al nord della striscia foto lapresse 11israel katz

 

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