DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
Francesco Moscatelli per “La Stampa”
maria elisabetta alberti casellati foto di bacco (2)
Vigilia di liste. Vigilia di drammi, psicodrammi e accuse anche nel centrodestra. «Non è un mestiere facile perché c'è qualcuno contento e qualcuno meno contento, non si può dire di sì a tutti» ammette il segretario della Lega Matteo Salvini.
«Tutti saranno valorizzati. Mi auguro non ci siano polemiche, sono cose fisiologiche nella formazione delle liste che ci sia chi è più contento e chi meno, ma se si chiude una porta si apre un portone» la butta sul diplomatico-persuasivo il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani.
Per quanto riguarda il partito di Berlusconi, che a causa del taglio dei parlamentari e dei sondaggi poco favorevoli rischia di passare da 123 a una cinquantina di deputati e senatori, già si intuisce quello che potrebbe succedere sui territori martedì mattina. In Veneto, infatti, il vice coordinatore regionale Dario Bond ieri ha sbattuto la porta dichiarando che Fi «ha perso il rapporto con il territorio ed è ridotto a un disco volante gestito da zone remote».
Il motivo? La candidatura della capogruppo al Senato Anna Maria Bernini nel collegio uninominale di Padova a scapito della presidente del Senato Elisabetta Casellati, che verrebbe invece «catapultata» in Basilicata. Il coordinatore regionale Michele Zuin dice che «Casellati è una punta di diamante del partito, forse hanno ritenuto che possa dare un impulso maggiore a quel territorio» ma è chiaro che la necessità di far posto alla bolognese Bernini, dato che Forza Italia in Emilia Romagna non può garantirle la certezza di essere eletta, sta creando un effetto domino pericoloso.
ANDREA CANGINI ANNA MARIA BERNINI LICIA RONZULLI
«Il popolo lucano merita rispetto» alza la voce il consigliere regionale Gerardo Bellettieri, chiedendo senza mezzi termini un posto sicuro per Giuseppe Moles, potentino, oggi sottosegretario all'Editoria. Posti sicuri che si starebbero materializzando, per il momento, per il presidente della Lazio Claudio Lotito (al maggioritario in Molise al Senato, alla Camera c'è il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa) e per i big uscenti Maurizio Gasparri e Renata Polverini (entrambi nel Lazio, con buoni posti al proporzionale). Mentre il senatore Francesco Giro, noto per avere in tasca sia la tessera di Forza Italia che quella della Lega, ha annunciato l'addio dopo 25 anni in Parlamento.
anna maria bernini maria elisabetta alberti casellati
La temperatura, del resto, sta salendo anche dalle parti di via Bellerio. Ieri, insieme all'annuncio della candidatura al proporzionale in Puglia del presidente di FederAnziani Roberto Messina, sono arrivati i primi messaggi d'addio dei senatori Mario Pittoni e Toni Iwobi (primo eletto di origine africana a Palazzo Madama). Pittoni ha lanciato il cuore oltre l'ostacolo: «Ho concordato di lasciare spazio ad altri in vista di probabili responsabilità nella prossima compagine di governo». Iwobi, invece, si è levato qualche sassolino dalla scarpa: «Non sempre l'impegno politico è riconosciuto come dovrebbe.
anna maria bernini maria elisabetta alberti casellati 1
Sono comunque orgoglioso di aver mantenuto la fedeltà e la coerenza politica durante il mandato, nonostante inviti di altri partiti». E fuori lista dovrebbero finire molti «salviniani» di seconda fascia come i lombardi Ugo Parolo e Paolo Formentini. «Questo non è ancora nulla - assicura chi immagina i nomi degli altri esclusi eccellenti -. Vedrete cosa accadrà dopo la notte dei lunghi coltelli quando certa gente si troverà al terzo o al quarto posto del listino».
In Veneto, dove la base ribolle per i mancati risultati sull'autonomia e per la gestione «centralizzata» del partito, a creare più di un mal di pancia è la candidatura al Senato, nel maggioritario a Vicenza, dell'europarlamentare Mara Bizzotto. «Vogliono prendere due piccioni con una fava - sibilano gli antagonisti del commissario regionale Alberto Stefani -. Al suo posto, in Europa, andrà Paola Ghidoni, prima dei non eletti».
maria stella gelmini annamaria bernini silvio berlusconi antonio tajani 1
Gli unici a non avere problemi, se non quello di riempire le liste evitando di imbarcare gente poco «controllabile», sono i vertici di Fratelli d'Italia. Manca un mese al voto, ma già sognano di sorpassare la Lega anche al Nord. Mettere l'ex magistrato Carlo Nordio a Treviso è più che un guanto di sfida. Un altro nome veneto potrebbe essere quello dell'ex sindaco di Verona Federico Sboarina. Mentre pare certo che l'ex ministro Giulio Tremonti «sfiderà» Carlo Cottarelli in Lombardia. Altre scelte decisive (Giorgia Meloni correrà all'uninominale? A Latina o nella «sua» Roma?) verranno ufficializzate nelle prossime ore.
anna maria bernini silvio berlusconi al quirinaleANNA MARIA BERNINIl'erezione di anna maria bernini in senatoanna maria bernini maria elisabetta alberti casellati 2
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