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Seul punta a un 'ruolo neutrale' nella crisi Giappone-Cina
(ANSA) - PECHINO, 03 DIC - La Corea del Sud dovrebbe tenere un "ruolo neutrale", piuttosto che sostenere una delle parti nell'aspra controversia diplomatica che vede contrapposte Tokyo e Pechino, a causa delle dichiarazioni della premier nipponica Sanae Takaichi su un possibile intervento giapponese in caso di attacco cinese ai danni di Taiwan.
Il presidente Lee Jae-myung, in una conferenza stampa sul primo anniversario della maldestra dichiarazione della legge marziale tentata il 3 dicembre 2024 dall'ex presidente Yoon Suk-yeol, ha affermato che "Giappone e Cina sono in conflitto tra loro e schierarsi non farebbe che peggiorare le tensioni".
Lee, tracciando "l'approccio ideale" nei rapporti tra vicini che "è di coesistere, di rispettarsi a vicenda e di cooperare il più possibile", ha anche detto di vedere "una cooperazione" con Pechino nel campo della "sicurezza regionale", aggiungendo di avere "grandi aspettative" sul prossimo incontro con il presidente Xi Jinping, dopo quello avuto a fine ottobre in Corea del Sud, a margine del forum dell'Apec.
Le dichiarazioni del presidente non saranno accolte positivamente da Tokyo e anche da Washington. Sotto l'amministrazione Biden, Usa, Giappone e Corea del Sud hanno rafforzato molto la loro cooperazione trilaterale sia sull'intelligence sia nel settore militare in funzione delle minacce legate a Cina e Corea del Nord.
Seul ha inoltre strettissimi legami con Washington sulla sicurezza e sta negoziando le modalità per gli approvvigionamenti nucleari destinati alla costruzione di sottomarini a propulsione atomica, come concordato negli ultimi incontri di Lee con l'omologo americano Donald Trump. Quanto al 3 dicembre e ai tragici eventi della mancata legge marziale, Lee ha rimarcato che la crisi ha dimostrato al mondo "la resistenza democratica della Corea del Sud": la data, non a caso, è stata designata come il 'Giorno della sovranità nazionale'.
Seul, 'scuse a Pyongyang per droni e volantini propaganda'
(ANSA) - PECHINO, 03 DIC - Il presidente sudcoreano Lee Jae-myung ha detto di ritenere che Seul dovesse porgere delle scuse per l'ordine del suo predecessore Yoon Suk-yeol di inviare droni e volantini propagandistici verso la Corea del Nord. "Sento di dovermi scusare, ma esito a dirlo ad alta voce", ha detto Lee in una conferenza stampa dedicata al primo anniversario del maldestro tentativo di Yoon di imporre la legge marziale, gettando il Paese nel caos.
"Temo che, se lo facessi, questo potrebbe essere usato come argomento per battaglie ideologiche o accuse di essere filo-nordista", ha rilevato il presidente, secondo cui le esercitazioni militari congiunte con gli Stati Uniti potrebbero essere riviste proprio come gesto di distensione e per favorire i colloqui con la Corea del Nord.
incontro tra xi jinping e kim jong un 6
"Se la creazione delle condizioni per il dialogo lo richiede, se gli Stati Uniti hanno bisogno di una leva strategica, dovremmo dire che siamo disposti a discutere e considerare tali questioni", ha osservato Lee, segnalando quello che sarebbe l'ultimo gesto di vicinanza e di apertura a Pyongyang da parte della sua amministrazione.
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