ALE-MIAO! - IN UN TWEET IL SINDACO DI ROMA FA L’OCCHIOLINO AI SUOI ELETTORI A PELO CORTO: “SIAMO DALLA PARTE DEI GATTI, SOPRATTUTTO QUELLI DI ROMA” - I FELINI DI LARGO ARGENTINA, CHE RISCHIAVANO LO SFRATTO, RINGRAZIANO CON IL SALUTO ROMANO - IL ‘SALUTO ROM-ENO’ LO FANNO I NOMADI DI TOR DE’ CENCI, IL CUI CAMPO È STATO SGOMBERATO SENZA TROPPE FUSA DUE MESI FA…

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Da "Pubblico"

«Siamo dalla parte dei gatti, soprattutto quelli di Roma». La frase-slogan è di Gianni Alemanno (quello vero) su Twitter. Mentre sgombera i campi rom, il sindaco di Roma si occupa dei gatti. Nobile impegno, ma forse discutibile priorità.

Lo dicono le notizie che raccontano la storia dello sfratto scampato per i gatti di largo Argentina, che sono approdati persino sulle colonne del New York Times e su quelli di Bbc online con il loro dramma. Sempre le notizie dicono che i nomadi di Tor de' Cenci non hanno ricevuto egual trattamento.

Lo sgombero del campo c'è stato: iniziato il 28 settembre, concluso il 12 ottobre. Il blog 2.0 firmato dal sindaco tiene conto di tutto, compreso un ambizioso «video verità» sul comportamento dei vigili (l'allarme su comportamenti discriminatori verso i rom è fuori luogo a detta del sindaco).

Alemanno, però, ha preferito stare dalla parte dei gatti e ha sentito il bisogno di farci pure un tweet. D'altronde lo aveva detto anche il sovrintendente di Roma Umberto Boccoli: «I gatti di Roma sono antichi quanto i capitelli di marmo. Dobbiamo trovare una soluzione che bilanci la cura del patrimonio storico archeologico di Roma ad una storica pratica sociale». Senza niente togliere ai felini, la sua politica al grido prima-i-gatti fa pensare. Al peggio.

 

 

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