DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…
Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per www.repubblica.it
Si scrive Biden, ma si legge Trump. Almeno per quanto riguarda il temperamento, e la propensione ad arrabbiarsi, secondo un curioso retroscena del sito Axios tra i due rivali non ci sarebbero grandi differenze. Poi si possono discutere i dettagli, cioè chi usa le sfuriate a fin di bene, e chi invece ha solo incontenibili problemi di carattere.
Almeno in apparenza, però, il comportamento irascibile non è poi tanto diverso, e non mancano i consiglieri che suggeriscono a Biden di mostrare più pubblicamente questo lato del suo carattere, per rispondere a chi lo invita a non ricandidarsi per le debolezze della sua età avanzata.
Il capo della Casa Bianca ha sempre cercato di presentarsi all’America come uno zio calmo, saggio e comprensivo, che sa come traghettare il paese nelle burrascose acque della nostra complicata era. Axios però rivela che dietro le quinte è un’altra persona:
«Gli ammonimenti del presidente, secondo collaboratori del presente e del passato che sono stati oggetto dei suoi sfoghi, includono le seguenti frasi: "God dammit, how the f**k don’t you know this?!"; "Don’t f**cking bullsh*t me!"; e "Get the f**k out of here"».
[…] Testimoni oculari assicurano che nessuno è esente da queste sfuriate. Ad esempio aveva travolto l’allora zar contro il Covid, Jeff Zients, perché non otteneva risultati abbastanza rapidi con i vaccini. Non porta rancore, però, perché poi ha promosso Zients a capo di gabinetto della Casa Bianca.
Secondo Chris Whipple, autore della biografia The Fight of His Life, la portavoce Jen Psaki «aveva detto al presidente che avrebbe considerato le sue urla come la conferma del loro rapporto di fiducia. Non ha dovuto aspettare molto per riceverla».
E’ noto poi, perché esiste la registrazione, che nel gennaio del 2022 aveva definito così Peter Doocy, corrispondente dalla Casa Bianca per la televisione nemica Fox News: «E’ uno stupido figlio di puttana». L’abitudine è così radicata, che secondo Axios molti funzionari del governo portano con loro dei colleghi, quando devono incontrare Biden, nella speranza che la presenza di un’altra persona freni i suoi impulsi. […]
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