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TRUMP, A CHE GIOCO STAI GIOCANDO? – L’ACCORDO CON ORBAN, CHE CONCEDE ALL’UNGHERIA L’ESENZIONE DI UN ANNO DALLE SANZIONI SUL PETROLIO RUSSO, È UNO SMACCO PER GLI ALTRI PAESI EUROPEI E AVVICINA IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO A PUTIN – MA PER “REUTERS” GLI USA AVREBBERO DECISO DI “APPOGGIARE PIENAMENTE” L’UNIONE EUROPEA NELLA PROPOSTA DI USARE I CAPITALI RUSSI CONGELATI ALL’ESTERO, PER FINANZIARE L’UCRAINA E CONSENTIRLE DI CONTINUARE A DIFENDERSI...
Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per www.repubblica.it
donald trump e viktor orban alla casa bianca
Ora resta solo da capire se l’amore e il rispetto di Trump per Orbán lo spingeranno anche ad abbracciare le posizioni filo russe del premier ungherese, riportando la soluzione della guerra in Ucraina al punto dove stava dopo la lite di febbraio con Zelensky, o prima del vertice con Putin fallito ad Anchorage. Di sicuro il capo della Casa Bianca ha ripetuto di essere aperto ad incontrare il collega del Cremlino a Budapest.
Secondo il suo alleato Viktor, gli ha concesso una eccezione per comprare energia russa, anche se il leader di Kiev minaccia di bloccare le forniture. Quindi Trump sollecita gli altri leader del Vecchio continente a rispettarlo, perché lui ha visto giusto sull’immigrazione col suo «governo moderno cristiano», mentre chi lo critica ha sbagliato tutto.
La Reuters però rivela che gli Usa hanno deciso di «appoggiare pienamente» l’Unione Europea nella proposta di usare i capitali russi congelati all’estero, per finanziare Kiev e consentirle di continuare a difendersi. Se confermata, questa notizia sarebbe il segnale che Washington intende alzare la pressione su Mosca, spingendola ad accettare una vera trattativa diplomatica.
Il bilaterale di ieri alla Casa Bianca è stato chiesto da Orbán, preoccupato per le minacce di sanzioni secondarie contro chi compra energia russa e in generale scontento per la svolta scettica su Putin. […]
Sulle questioni di sostanza, il capo della Casa Bianca ha aperto alla richiesta di esenzioni su petrolio e gas, perché «l’Ungheria non ha il vantaggio del mare», e quindi ha difficoltà a ricevere altre forniture. Due pesi, due misure e una contraddizione, perché in realtà gli altri europei hanno quasi tutti interrotto gli acquisti di petrolio, mentre gli amici più stretti di Trump, come Orbán e il turco Erdogan continuano a comprarlo.
Il presidente ha detto che il vertice di Budapest con Putin non è avvenuto perché «non vuole fermarsi e quindi non c’era nulla di utile da ricavarne», però «un incontro resta possibile», sempre nella capitale ungherese. Quindi ha ripetuto che «il conflitto finirà presto, ma alle volte devi lasciarli combattere un po’».
donald trump e viktor orban alla casa bianca
Orbán ha accusato gli altri leader europei di «volere la guerra, perché pensano che gli ucraini possano vincere», mentre solo lui e Trump cercano la pace. […] Quando il capo della Casa Bianca gli ha chiesto se Kiev possa prevalere, l’ungherese ha preso in giro chi resiste nelle trincee: «I miracoli possono accadere». Trump ha sorriso: «Sì, giusto».
Il presidente ha difeso la decisione di ritirare alcuni soldati dalla Romania, sostenendo che è stata solo una riduzione per la rotazione delle truppe, ma l’impegno a fianco di Bucarest, e quindi della Nato, non cambia.
Se fosse confermato l’appoggio all’uso dei capitali russi congelati in Europa per finanziare l’Ucraina, sarebbe un segnale importante, in attesa che magari arrivi anche la concessione dei missili Tomahawk. A meno che poi in privato, con le sue “idee” su come chiudere il conflitto, Orbán non sia riuscito a riportarlo dalla parte di Putin.
VIKTOR ORBAN IN VISITA DA DONALD TRUMP A MAR-A-LAGO
putin trump
DONALD TRUMP - VLADIMIR PUTIN
viktor orban e vladimir putin 2
donald trump
viktor orban vladimir putin
donald trump e viktor orban alla casa bianca
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