L'ARMATA BRANCALEONE CHE SCENDE IN PIAZZA A LOS ANGELES CONTRO TRUMP - TRA I MANIFESTANTI CHE PROTESTANO CONTRO I RAID ANTI-MIGRANTI C'E' DI TUTTO: UN GRUPPO DI SACERDOTI (CATTOLICI E PROTESTANTI) HA ORGANIZZATO UNA MARCIA PACIFICA. CI SONO "BLACK BLOC" MASCHERATI DA CLOWN CHE LANCIANO DI TUTTO CONTRO LE FORZE DELL'ORDINE E URLANO FRASI DELIRANTI COME: "MORTE AL DOMINIO COLONIALE"; "DOVETE MORIRE"; "SIETE DEI NAZISTI" - IL VIDEO DI UN UOMO A CAVALLO CHE, SFRUTTANDO IL CAOS, ENTRA IN UN NEGOZIO E SI PORTA VIA DUE SCATOLONI DI BIRRA... - VIDEO

Estratto dell'articolo di Viviana Mazza per il "Corriere della Sera"

coprifuoco a los angeles

La protesta ha tanti volti, come sempre. Qui a Los Angeles tanti dei manifestanti sono di origine ispanica, soprattutto messicana, sono scesi in strada perché si sentono feriti, minacciati e incompresi. Come l’adolescente, avvolta nella bandiera del Guatemala, che con l’altra mano sventolava la bandiera americana; lei e l’amica con lo zaino zebrato sono rimaste martedì fino alle 9 di sera, violando il coprifuoco, andando via solo quando la polizia ha sparato un colpo di avvertimento vicino al Centro di detenzione, che è l’epicentro delle proteste.

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C’è lo studente universitario sandersiano della sinistra non violenta, che studia a Washington ma è tornato qui a casa per protestare. Ci sono le pantere grigie di sinistra, qualche «pro pal» con la bandiera palestinese. E ci sono gli agitatori. 

Martedì sera, non si sono viste le stesse violenze di sabato o domenica, con auto date alle fiamme, molotov e sassate contro la polizia, né i saccheggi dei 23 negozi del centro avvenuti lunedì. Ma la Casa Bianca dice che «400 degli arrestati nelle rivolte sono immigrati illegali, 113 avevano precedenti penali, 157 per assalto e ostruzione di giustizia» e ieri la portavoce di Trump Karoline Leavitt ha mostrato durante il suo briefing la foto di un ventenne messicano, immigrato illegale, incriminato per il tentato omicidio di un agente contro cui ha lanciato un molotov. [...]

proteste los angeles

Il procuratore federale del distretto centrale della California Bill Essayli, un repubblicano, che nel weekend ha incriminato nove persone (tra cui due per lancio di molotov e altri due per lancio di oggetti e lattine di birra contro gli agenti), afferma che «ci sono agitatori ben finanziati che stanno venendo in città e opponendo resistenza alle operazioni di applicazione della legge». 

Non tutti coloro che sono a volto coperto lo sono. C’è anche gente che ha paura. O esibizionisti. Martedì sera, un giovane con la bandana sul viso, senza maglietta, si faceva i selfie in piedi sopra una macchina bianca parcheggiata davanti agli agenti, ai quali faceva gestacci; ma presto si è dileguato. A un paio di isolati dalla prima linea, altri tre insultavano i poliziotti: uno aveva una maschera da clown, altri due (un ragazzo e una ragazza a volto scoperto) li chiamavano «nazisti».

donald trump

Alle 8 meno un quarto, quindi minuti prima del coprifuoco, è arrivata una marcia interreligiosa con sacerdoti anche cattolici, uno afroamericano protestante, che alle 18 avevano fatto una veglia in un parco vicino. A quel punto c’erano 300 o 400 persone davanti al Centro di detenzione, dove campeggiano scritte come «Poliziotti morti», «Antifa», «Morte al dominio coloniale», «fan...o all’Ice». Così sono diventate un migliaio.

proteste contro la politica migratoria di trump a los angeles 1

C’è stato un momento surreale di preghiera, poi i religiosi hanno detto: «Non cerchiamo lo scontro, per questo rispetteremo il coprifuoco». E dopo la benedizione, quasi tutti se ne sono andati, anche la stragrande maggioranza dei manifestanti che c’erano all’inizio. I pochi rimasti, alcune centinaia, hanno tenuto testa per un poco alla polizia a cavallo alla fine dell’isolato. Solo una ventina dei duecento arresti di martedì sono avvenuti dopo il coprifuoco, secondo la sindaca, che insiste: Los Angeles non è una zona di guerra, le tensioni sono limitate a poche strade. 

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Da parte dei residenti abbiamo visto alcune scene solidarietà nei confronti dei manifestanti: auto che passavano per sventolare bandiere messicane. Ma abbiamo anche parlato con persone di origine ispanica che non si sentono rappresentate da queste proteste, che fanno solo «il gioco di Trump». [...]

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