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Michele De Gennaro per "il Fatto Quotidiano"
Il libro autobiografico dell'ex pornostar Lea Di Leo non avrebbe segnato la storia della letteratura italiana, ma di certo avrebbe dato fastidio a parecchi personaggi noti. Così l'editore siciliano ha colto l'occasione per fare un po' di soldi, servendosi dello strumento tra i più utilizzati negli ultimi anni in Italia, il ricatto, rendendolo un vero e proprio contratto: paghi, diventi comproprietario dei diritti del libro e in cambio il tuo nome sparisce dalle pagine del libro.
Sonia Faccio, questo il vero nome dell'autrice, aveva promesso di descrivere i più pruriginosi particolari dei suoi vari incontri a pagamento con attori, cantanti, calciatori, un regista e addirittura un ex viceministro di "destra" e un vescovo.
Dopo aver girato varie case editrici proponendo quello che doveva essere un vero e proprio best-seller del genere scandalistico, Lea Di Leo trova chi accetta di dare alle stampe la sua opera, la Imart Edizioni di Marsala. Dopo aver letto la bozza, il presidente e direttore commerciale della casa editrice, Giuseppe Aleci, 35 anni, all'insaputa dell'autrice, avrebbe iniziato a contattare e ricattare alcuni dei personaggi citati chiedendo loro somme che vanno da 10 a 40 mila euro per depennare dal volume i loro nomi e gli imbarazzanti particolari dei rapporti sessuali.
Ieri la Procura di Marsala, ipotizzando il reato di tentata estorsione, ha notificato l'avviso di conclusioni indagini sia ad Aleci, che a Gaspare Richichi, 27 anni, di Bagheria (Pa), direttore editoriale della Imart. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dal procuratore Alberto Di Pisa e dal sostituto Giacomo Brandini, hanno avuto inizio dopo un servizio mandato in onda lo scorso marzo dalle Iene, in cui veniva descritta in maniera dettagliata la dinamica del ricatto.
Giulio Golia si era finto uno dei vip citati nella biografia della pornostar e chiedeva all'editore di cancellare il proprio nome. Tra i vari personaggi noti del suo libro la Faccio menzionava un "famoso rapper provvisto di tanta roba da fumare, un giornalista Rai che si eccita con gli animali e un politico di destra non più in erba con la passione per le ammucchiate". Alcuni avevano firmato una liberatoria per la pubblicazione, altri no. Questi ultimi venivano contattati da Aleci che proponeva loro di stralciare le parti che li riguardavano con un regolare contratto di comproprietà sui diritti del libro a fronte di una spesa di 15 mila euro.
Poi il Richichi aumentava la dose facendo la cresta sul contratto, e chiedeva ai vip interessati un ulteriore esborso di 10 mila euro o più. La ex pornostar, nonché regina delle linee erotiche 899, aveva già rinunciato alla pubblicazione del libro, presentando una denuncia e affermando di avere ricevuto "tante pressioni" e anche "minacce di morte", e ha aggiunto che comunque non aveva intenzione di fare i nomi dei personaggi con i quali ha avuto rapporti sessuali. Lo scabroso diario rimane per ora nei cassetti della Imart Edizioni, assieme agli assegni di chi aveva ceduto al ricatto.
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