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L’EUROPA O SI SVEGLIA O È MORTA. PAROLA DI SUPER-MARIO –DRAGHI PROVA PER L’ENNESIMA VOLTA A SCUOTERE DAL TORPORE I LEADER UE: “LA RISPOSTA DEVE ESSERE RAPIDA, PERCHÉ IL TEMPO NON È DALLA NOSTRA PARTE, E DEVE ESSERE COMMISURATA ALL’ENTITÀ DELLE SFIDE” – "NON SI PUÒ DIRE DI NO A TUTTO, SI FACCIA QUALCOSA" - “L’UNIONE EUROPEA DEVE AGIRE COME FOSSE UN UNICO STATO. È IMPORTANTE CHE LA COMMISSIONE RICEVA TUTTO IL SOSTEGNO NECESSARIO: IL FABBISOGNO FINANZIARIO È ENORME, UNA STIMA PRUDENTE È 750-800 MILIARDI. E SERVE UN DEBITO COMUNE”

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DRAGHI, 'RISPOSTA UE SIA RAPIDA, INTENSA, SU VASTA SCALA'

MARIO DRAGHI

(ANSA) - Al nuovo contesto attorno all'Ue "la risposta deve essere rapida, perché il tempo non è dalla nostra parte, con l'economia europea che ristagna mentre gran parte del mondo cresce. Deve essere commisurata all'entità delle sfide. E deve essere focalizzata sui settori che guideranno l'ulteriore crescita. Velocità, scala e intensità saranno essenziali."

 

Lo ha detto Mario Draghi parlando all'Eurocamera delle sfide della competitività Ue. "Dobbiamo abbattere le barriere interne, standardizzare, armonizzare e semplificare le normative nazionali e spingere per un mercato dei capitali più basato sull'equity", ha sottolineato Draghi.

 

 

 

DRAGHI, CON DAZI USA CINA INDIRIZZERÀ SOVRA-PRODUZIONE IN UE

MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN - RAPPORTO COMPETITIVITA UE

(ANSA) - Quando è stato redatto il rapporto, il tema geopolitico principale era l'ascesa della Cina. Ora, nei prossimi mesi l'Ue dovrà affrontare i dazi imposti dalla nuova amministrazione statunitense, ostacolando l'accesso al nostro principale mercato di esportazione.

 

 Inoltre, l'aumento dei dazi statunitensi sulla Cina reindirizzerà l'eccesso di capacità produttiva cinese in Europa, colpendo ulteriormente le imprese europee. In effetti, le grandi aziende dell'Ue sono più preoccupate di questo effetto che della perdita di accesso al mercato statunitense."

 

MARIO DRAGHI DONALD TRUMP

Lo ha detto Mario Draghi, autore del rapporto sulla Competitività Ue, parlando al Parlamento europeo a Bruxelles. "Potremmo anche trovarci di fronte a politiche ideate per attirare le aziende europee a produrre di più negli Stati Uniti, basate su tasse più basse, energia più economica e deregolamentazione. L'espansione della capacità industriale negli Stati Uniti è una parte fondamentale del piano del governo per garantire che le tariffe non siano inflazionistiche. E - se le recenti dichiarazioni delineano il nostro futuro - possiamo aspettarci di essere lasciati in gran parte da soli a garantire la sicurezza in Ucraina e nella stessa Europa", ha aggiunto.

 

DRAGHI, 'L'UE DEVE AGIRE COME FOSSE UN UNICO STATO'

giorgia meloni mario draghi

(ANSA) - "Per far fronte alle sfide" dell'Ue, "è sempre più chiaro che dobbiamo agire sempre più come se fossimo un unico Stato. La complessità della risposta politica che coinvolge la ricerca, l'industria, il commercio e la finanza richiederà un grado di coordinamento senza precedenti tra tutti gli attori: governi e parlamenti nazionali, Commissione e Parlamento europeo". Lo ha detto l'ex presidente della Bce e autore del Rapporto sulla Competitività Ue, Mario Draghi parlando all'Eurocamera.

 

DRAGHI, 'FRAMMENTAZIONE DIFESA RENDE UE VULNERABILE'

(ANSA) - "Il sistema di difesa dell'Ue è una delle nostre diverse vulnerabilità dove la frammentazione della capacità industriale lungo le linee nazionali impedisce la necessaria scala". Lo ha detto l'ex premier Mario Draghi nel suo intervento alla Settimana parlamentare europea 2025 al Parlamento europeo di Bruxelles.

 

Mario Draghi - Centre for Economic Policy Research

"Anche se siamo collettivamente il terzo paese al mondo per spesa, non saremmo in grado di soddisfare un aumento della spesa per la difesa attraverso la nostra capacità produttiva", ha puntualizzato, sottolineando che i "nostri sistemi di difesa nazionali non sono né interoperabili né standardizzati in alcune parti chiave della catena di fornitura. Questo è uno dei tanti esempi in cui l'Ue è inferiore alla somma delle parti", ha concluso.

 

DRAGHI, 'RIDURRE PREZZI ENERGIA, ANTICIPARE BENEFICI TRANSIZIONE'

(ANSA) - "Dobbiamo ridurre i prezzi dell'energia, questo è diventato imperativo non solo per le industrie tradizionali, ma anche per le tecnologie avanzate: ma la decarbonizzazione può essere sostenibile solo se i suoi benefici vengono anticipati".

 

EMMANUEL MACRON - MARIO DRAGHI

Lo ha detto l'ex premier Mario Draghi nel suo intervento alla Settimana parlamentare europea 2025, presentando il suo rapporto sulla competitività dell'economia europea. Il rapporto suggerisce di dar vita a una riforma "del mercato dell'energia, maggiore trasparenza nel commercio dell'energia, maggiore utilizzo di contratti di fornitura a lungo termine e acquisti a lungo termine di gas naturale, massicci investimenti nelle reti e nelle interconnessioni" oltre a puntare sullo sviluppo di energie rinnovabili".

 

Allo stesso tempo, ha aggiunto, "dobbiamo garantire condizioni di parità per il nostro settore innovativo delle tecnologie pulite, in modo che possa beneficiare delle opportunità della transizione. La decarbonizzazione non può significare la perdita di posti di lavoro verdi, perché le aziende dei Paesi con un maggiore sostegno statale possono conquistare quote di mercato", ha concluso.

 

DRAGHI, 'RIMUOVERE BARRIERE INTERNE AUMENTA I MOLTIPLICATORI'

URSULA VON DER LEYEN MARIO DRAGHI

(ANSA) - "Un aumento della produttività totale dei fattori di appena il 2% nei prossimi dieci anni ridurrebbe di un terzo i costi fiscali per i governi del finanziamento degli investimenti necessari". Lo ha detto l'ex premier Mario Draghi nel suo intervento alla Settimana parlamentare europea 2025 al Parlamento europeo di Bruxelles. "Allo stesso tempo - ha aggiunto - rimuovere le barriere interne aumenterà i moltiplicatori fiscali di questi investimenti".

 

DRAGHI, 'SE UNITA L'UE POTRÀ ESSERE ALL'ALTEZZA DELLE SFIDE'

(ANSA) - "Contiamo sul fatto che il Parlamento agisca da protagonista: per costruire l'unità politica, per creare lo slancio per il cambiamento, per chiedere conto ai politici delle loro esitazioni e per realizzare un ambizioso programma d'azione. Possiamo far rivivere lo spirito innovativo del nostro continente.

 

mario draghi ispi 8

Possiamo recuperare la capacità di difendere i nostri interessi. E possiamo dare speranza ai nostri popoli." Lo ha detto Mario Draghi parlando all'Eurocamera del Rapporto sulla Competitività. "I governi e i parlamenti nazionali del nostro continente, la Commissione e il Parlamento europeo sono chiamati a essere i custodi di questa speranza in un momento di svolta nella storia dell'Europa. Se uniti, saremo all'altezza della sfida e avremo successo", ha concluso.

 

DRAGHI, 'SERVONO 800 MILIARDI L'ANNO, SOSTENERE LA COMMISSIONE'

(ANSA) - "È ora importante che la Commissione riceva tutto il sostegno necessario sia per l'attuazione del programma che per il suo finanziamento. Il fabbisogno finanziario è enorme: 750-800 miliardi di euro all'anno è una stima prudente. Per aumentare la capacità di finanziamento, la Commissione propone un'apprezzabile razionalizzazione degli strumenti di finanziamento dell'Ue.

 

DRAGHI - ORBAN - MACRON - MITSOTAKIS - VON DER LEYEN

Ma non sono previsti nuovi fondi Ue. Il metodo proposto è quello di combinare gli strumenti dell'Ue con un uso più flessibile degli aiuti di Stato coordinati da un nuovo strumento europeo".

 

Lo ha detto Mario Draghi parlando al Parlamento europeo delle sfide della Competitività Ue. "Speriamo che questa costruzione fornisca il sostegno finanziario necessario, il successo dipenderà dall'utilizzo da parte degli Stati membri dello spazio fiscale a loro disposizione e dalla loro disponibilità ad agire all'interno di un quadro europeo", ha aggiunto.

 

DRAGHI, 'STRATEGICO SOSTENERE SETTORI CHIMICA E SIDERURGIA'

JOHNSON, DRAGHI E MACRON CADONO E PUTIN SE LA RIDE

(ANSA) - "Dal 2012, i primi 10 settori con la crescita più rapida della produttività sono quasi interamente costituiti dai cosiddetti settori mid-tech, come l'industria automobilistica e i macchinari. Il settore manifatturiero impiega inoltre circa 30 milioni di persone, contro i 13 milioni degli Stati Uniti. In un mondo in cui le relazioni geopolitiche si evolvono e il protezionismo aumenta, è diventato strategico mantenere industrie come quella siderurgica e chimica, che forniscono input all'intera economia e sono fondamentali per la difesa".

 

Lo ha detto Mario Draghi parlando all'Eurocamera in occasione della European Parliamentary Week 2025. "Il sostegno alle industrie tradizionali viene spesso rappresentato come una scelta binaria. Possiamo scegliere di lasciarle andare e permettere alle risorse di spostarsi verso nuovi settori; oppure possiamo sacrificare lo sviluppo di nuove tecnologie e, in ultima analisi, rassegnarci a una crescita permanentemente bassa", ha sottolineato.

 

DRAGHI, 'PER 800 MILIARDI L'ANNO SERVE DEBITO COMUNE UE'

(ANSA) - "Il dato dei 750-800 miliardi l'anno è stimato per difetto". Per soddisfare queste stime è necessario emettere titoli di debito, "e questo debito comune deve essere, per definizione, sovranazionale, perché alcuni Paesi non dispongono di spazio fiscale sufficiente nemmeno per i propri obiettivi, non hanno alcuno spazio fiscale". Lo ha detto Mario Draghi in sede di replica all'European Parliamentary Week, sottolineando come il dato dei 750-800 miliardi può anche scendere alla luce della messa in campo delle riforme necessarie in Ue

 

DRAGHI, 'NON SI PUÒ DIRE NO A TUTTO, SI FACCIA QUALCOSA'

mario draghi ispi 2

(ANSA) - "L'Ue è stata creata per garantire pace, indipendenza, sicurezza, sovranità e poi sostenibilità, prosperità, democrazia, equità. Di base siamo riusciti a garantire tutto questo. Ora il mondo confortevole è finito, e dobbiamo chiederci, vogliamo difendere questi valori o dovremmo andarcene, e andarcene dove?" Lo ha detto Mario Draghi replicando in Aula alla European Parliamentary Week. "Non si può dire no a tutto, altrimenti bisogna ammettere che non siamo in grado di mantenere i valori fondamentali dell'Ue. Quindi quando mi chiedete 'cosa è meglio fare ora' dico che non ne ho idea, ma fate qualcosa!", ha rimarcato,

 

DRAGHI, 'POTREMMO ESSERE LASCIATI SOLI A DIFENDERE L'UCRAINA'

(ANSA) - "Se le recenti dichiarazioni delineano il nostro futuro - possiamo aspettarci di essere lasciati in gran parte soli a garantire la sicurezza in Ucraina e nella stessa Europa". Lo ha detto Mario Draghi in un passaggio del suo intervento all'European Parliamentary Week 2025 sulle sfide per l'Europa e la sua competitività.