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SE NON PODEMOS, SLOGGIAMOS - L'EX "INDIGNADO" PABLO IGLESIAS LASCIA IL GOVERNO E SI GIOCA LA CARRIERA POLITICA PER CANDIDARSI SINDACO DI MADRID: “BISOGNA FERMARE LA DESTRA REAZIONARIA E CRIMINALE CHE RISCHIA DI VINCERE" - IL SUO PASSO IN AVANTI E' UN TENTATIVO DI CONDENSARE SULLA SUA CANDIDATURA TUTTA LA GALASSIA "SINISTRA" CHE VA DAL PARTITO SOCIALISTA AI COMPAGNI DURI E PURI...
Andrea Nicastro per il "Corriere della Sera"
Nessuno, in Spagna, se l'aspettava. Pablo Iglesias, il leader della sinistra femminista di Unidas Podemos, vicepresidente del governo in carica, ha spiazzato alleati e avversari. «Mi candido per fermare la destra reazionaria e criminale che rischia di vincere a Madrid».
Iglesias cede la sua poltrona nel governo nazionale. Lo fa in nome del ricambio politico e del femminismo, ma soprattutto per opporsi al pericolo «franchista» che vede montare nella capitale.
pablo iglesias e irene montero
L'ex professore di politologia spera di agglutinare l'elettorato che va dalla sinistra estrema al centrosinistra riformista del suo socio di governo, il premier socialista Pedro Sánchez. I compagni che avevano abbandonato il suo partito per fondarne un altro (Más País) si prenderanno la responsabilità di dividere la sinistra davanti al «pericolo nero»?
Iglesias, «il codino», «l'antisistema», «l'indignato», «l'amico dei venezuelani», aveva conquistato l'alleanza nel governo nazionale con il Psoe dopo tre elezioni generali. Ora lascia il suo posto alla ministra del Lavoro Yolanda Díaz, la incorona come «miglior ministra del lavoro della storia» e, facendo un passo indietro, la indica come futura candidata di Unidas Podemos alle prossime elezioni generali.
Il voto nazionale dovrebbe arrivare nel corso del 2022, nel frattempo Iglesias saprà già se la sua scommessa avrà avuto successo. Dentro le urne del 4 maggio per l'assemblea regionale di Madrid troverà la fine della sua carriera politica o un'altra vittoria. La principale concorrente è l'attuale Presidenta Isabel Díaz Ayuso (Pp) che vanta una buona gestione dell'emergenza Covid.
Fino a pochi giorni fa, la giunta di Madrid era composta dal Partido Popular (storico centro-destra) in alleanza con i liberali di Ciudadanos e la destra nostalgica di Vox. Un avvicinamento nazionale tra Ciudadanos e i socialisti ha provocato le elezioni anticipate in cui Vox e Pp sembravano, fino all' annuncio di Iglesias, i vincitori più probabili. Fermare l'alleanza Pp-Vox promette di diventare il tormentone della campagna elettorale dell' ormai ex vicepremier.
manuela tocca il culo di pablo iglesias
Nel video di 2,24 minuti in cui ha annunciato il suo colpo di scena, «il codino» ha rivendicato quelli che ritiene essere i suoi meriti da quando, sette anni fa, è entrato in politica: la rottura del bipartitismo Pp-Psoe, l'apertura della politica spagnola a liste civiche e governi di coalizione, lo stop a sfratti e tagli di corrente per morosità, la legge per l'eutanasia.
Quel che l'ex professore si propone di fare una volta eletto presidente della Comunidad di Madrid è una «vera politica di sinistra» e per Iglesias la sinistra oggi si declina così: servizi pubblici, giustizia fiscale, ecologia, parità uomo-donna, lotta alla corruzione.
Tutti valori, secondo Iglesias, in pericolo nel caso di una vittoria Pp-Vox. «La Spagna è minacciata da una nuova destra che rivendica la dittatura, ben radicata nello Stato profondo e sorretta dai media e da enormi poteri economici. Mi candido per fermarla».
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