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CON LA SUA INTERVISTA “COLLETTIVA” GIORGIA MELONI HA FATTO INCAZZARE SIA LA LEGA CHE FORZA ITALIA – L’AVER RIVENDICATO DI AVER FATTO TUTTO DA SOLA RIGUARDO ALLA TASSAZIONE DELLE BANCHE (STILE “IO SO’ IO, E VOI NON SIETE UN CAZZO”) NON È PIACIUTO AFFATTO A SALVINI, CHE IERI HA VOLUTO PUNTUALIZZARE: “HO ESPRESSO ANCHE IO IL MIO PARERE SU QUESTA MISURA” – TAJANI SBRAITA (“MAI PIU’ UNA COSA DEL GENERE IN CONSIGLIO DEI MINISTRI”) E I FORZISTI PRETENDONO DELLE MODIFICHE AL PROVVEDIMENTO IN PARLAMENTO – AL PASSAGGIO IN AULA DEL TESTO POTREBBERO VOLARE STRACCI… – IL DAGOREPORT

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Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

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Un po’ brusca, probabilmente Giorgia Meloni lo è stata. E anche se di certo nessuno si mette ad alzare barricate alla vigilia di Ferragosto, qualche malumore, anche tra le forze di maggioranza, le sue parole l’hanno diffuso.

 

[...] l’aver rivendicato di aver fatto sostanzialmente tutto da sola riguardo alla tassazione delle banche decisa lunedì scorso. Non è soltanto un fatto di merito: se Forza Italia non è favorevole a un provvedimento del genere e si prepara a correggerlo in sede di conversione, buona parte della Lega non è affatto contraria. Il problema è il modo, un esponente leghista lo ha paragonato a quello del Marchese del Grillo: «Io so’ io, e voi non siete un c...».

 

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

E così ieri Matteo Salvini, durante la cerimonia per le vittime del Ponte Morandi di Genova, in qualche modo ha precisato. «Diciamo — ha detto il vicepremier leghista — che ho espresso il mio parere di recente anche su altre situazioni autostradali e ho espresso il mio parere sui prelievi degli extraprofitti delle banche». Per dire che «in alcuni casi ho avuto ragione, mentre nel caso di Autostrade per l’Italia purtroppo no».

 

Il riferimento è al ritiro delle concessioni ad Aspi di cui molto si discusse. Sembra di capire che il leader leghista un suo parere alla premier lo avrebbe dato. Anche se lei cita il solo Giancarlo Giorgetti — dato che è «il ministro che scrive il provvedimento» — ammettendo che in questo caso non ha fatto «le riunioni che generalmente faccio». Insomma, per dirla con un leghista di primo livello, «è inutile che la premier dica che alle Europee vuole che il successo del governo sia il successo di tutti se poi ci fa passare, tutti quanti, per camerieri...».

CORRIERE DELLA SERA - INTERVISTA GIORGIA MELONI - 14 AGOSTO 2023

 

Se le obiezioni leghiste sono soprattutto di metodo, Forza Italia con la sua storica allergia per le tassazioni entra nel concreto del provvedimento. Se il vicepremier Antonio Tajani l’altro giorno aveva detto «mai più una cosa del genere in Consiglio dei ministri», Alessandro Cattaneo rivendica «il diritto di correggere quel provvedimento in Parlamento. Le coalizioni funzionano così: le forze politiche possono pensarla in maniera simile, ma non necessariamente uguale». Non barricate, comunque: «Gli elettori sanno che la sintesi la troviamo». [...]

 

Ma dal fianco della premier, interviene il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari. Che in un’intervista a La Verità osserva: «Chi si scandalizza dovrebbe fare un ripasso di liberalismo. Nel settore bancario non vige il libero mercato. È un settore con forti rigidità, nel quale opera un numero limitato di soggetti. Di fronte a evidenti storture, l’intervento del governo è finalizzato esattamente alla tutela del mercato». […]

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

 

LA REPUBBLICA - INTERVISTA GIORGIA MELONI - 14 AGOSTO 2023LA STAMPA - INTERVISTA GIORGIA MELONI - 14 AGOSTO 2023