GIANFRANCO ROTONDI HA PRONTI 18 DEPUTATI PER FARE OPPOSIZIONE A MONTI ALLA CAMERA – LABOCCETTA: INDAGATO NON FA RIMA CON CANDIDATO, ADDIO ALLA SEGRETERIA NAPOLETANA DEL PDL? – CAMOR-ROMA: I CLAN ALLA CONQUISTA DELLA CAPITALE – SOS: LE DONNE AMMALATE DI TUMORE AL VOMERO RACCOLGONO FONDI PER AGGIUSTARE UN MAMMOGRAFO MA ALL’ASL NON LE RICEVONO NEMMENO…

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Carlo Tarallo per Dagospia

1 - ROTONDI E I 18 ANTI-MONTI...
Clamoroso spiffero sotto ‘o Vesuvio: lo scorso week end a Pompei, a mergine di un raduno dei cattolici in politica organizzato da La Discussione, Gianfranco Rotondi ha confidato ai suoi amici di avere pronti 18 deputati per formare alla Camera un gruppo di opposizione di centrodestra non leghista al governo di SuperMario Monti. Giampiero Catone, patron della Discussione, si sarebbe tirato fuori...

2 - LABOCCETTA INDAGATO NON FA RIMA CON CANDIDATO...
L'iscrizione nel registro degli indagati a Milano per favoreggiamento del deputato del Pdl Amedeo Laboccetta, indagato nell'ambito dell'inchiesta che vede coinvolto l'ex presidente della Banca Popolare di Milano, Massimo Ponzellini, stoppa la sua corsa alla segretaria cittadina del Pdl di Napoli. Laboccetta, ufficialmente candidato, dovrà fare i conti con le voci interne ai berluscones che si chiedono "come faremmo a fare opposizione a De Magistris con un segretario cittadino coinvolto in un'inchiesta così delicata".

3 - CAMOR-ROMA: I CLAN ALLA CONQUISTA DELLA CAPITALE...
La camorra alla conquista di Roma: l'operazione "Vesuvio", messa a segno questa mattina dai carabinieri tra Lazio e Campania, su ordine della Dda romana, apre uno squarcio sulla penetrazione dei clan napoletani sotto il Cupolone. Tra Roma e Napoli 24 arresti con accuse gravissime: associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, traffico e detenzione di stupefacenti, commercio di prodotti con segni contraffatti, ricettazione, tutti con l'aggravante del metodo mafioso.

Manette a go-go: a eseguire le ordinanze di custodia cautelare sono stati i Carabinieri del Nucleo Investigativo del gruppo di Ostia e quelli della Compagnia di Civitavecchia. Le prima indiscrezioni sull'indagine disegnano il quadro di una espansione sempre più capillare della camorra nella Capitale: l'inchiesta, durata quattro anni, vede protagonisti affiliati al clan Sarno-Mazzarella, uno dei più potenti di Napoli.

I Mazzarella in particolare, attivi nella zona orientale di Napoli e nel centro storico, sono i discendenti del famigerato clan del superboss Michele Zaza, detto "'o pazzo", re indiscusso del contrabbando di sigarette negli anni '70 sotto ‘o Vesuvio, tra i fondatori della "Nuova Famiglia", cartello che si contrappose alla "Nuova Camorra Organizzata" di Raffaele Cutolo nella più sanguinosa guerra di camorra della storia. L'operazione dell'Arma di questa mattina ha colpito diverse "cellule" camorristiche attive sul litorale romano e a Roma, collegate tra loro appunto dall'appartenenza di alcuni degli indagati al clan Sarno - Mazzarella.

4 - FONDI PER UN MAMMOGRAFO, MA L'ASL NON RICEVE...
Il deficit della sanità in Campania ammonta a un miliardo di euro, e le donne ammalate di cancro del Vomero, quartiere "bene" di Napoli, non possono effettuare i controlli necessari perché da giugno il mammografo del distretto 64 dell'Asl Napoli 1 è fuori uso. Si è rotta una lampadina che costa 200 euro, ma non è stata mai sostituita. Le ammalate di tumore della zona, insieme a tante altre donne sensibili a questo problema, costrette a rivolgersi ai centri privati per effettuare i controlli, hanno organizzato una colletta in via Scarlatti, al centro del quartiere: hanno raccolto 242 euro in poche ore. Hanno portato i soldi all'Asl ma non le hanno nemmeno ricevute. E ora sono incazzate nere e si rivolgono a Dago per spifferare questa incredibile vicenda sperando che la situazione si sblocchi.

Una storia semplicemente allucinante sotto ‘o Vesuvio, dove ormai il diritto alla salute è un terno al lotto: per tre giorni è rimasto chiuso per "ogni attività ordinaria" l'ospedale Loreto Mare (riapre oggi ma sarà controllato dai Nas) uno dei più importanti della città, dove chi doveva entrare in sala operatoria era costretto a firmare un "consenso informato sul rischio di contrarre infezioni".

A pochi chilometri, a Ponticelli, c'è il fantasma dell'Ospedale del Mare, gigantesco cantiere mai terminato. Ovunque ti giri c'è uno scandalo impunito. Ma la storia della lampadina è particolarmente assurda: la racconta il Comitato Donne Attive, che sta portando avanti la battaglia con manifestazioni e appelli sul web."E'dal giugno 2011 - spiega Rosaria Conforti, una delle promotrici del comitato, che è anche una dirigente del Consiglio Regionale della Campania - che il mammografo dell'Asl Napoli 1 della zona Antignano al Vomero è fuori uso per una lampadina fulminata, e la conseguenza di questo inutilizzo è che le donne che non possono eseguire l'esame e sono costrette ad andare in centri privati oppure rinunciano. La spiegazione che ci è stata data è che in cassa non ci sono i 200 euro per sostituire questa maledetta lampadina".

Molte delle donne che portano avanti la battaglia sono ammalate di cancro al seno: "Abbiamo scritto migliaia di mail e lettere alle autorità, a partire dalla Regione Campania, ma nessuno ci ha dato udienza, tranne l'assessore del Comune Pina Tommasielli. A quel punto - racconta Mari Muscarà, altra componente del comitato - abbiamo organizzato una colletta e raccolto i soldi (242 euro) per comprare la lampadina, ma non ci ha voluto ricevere nessuno: nemmeno il neocommissario dell'Asl Napoli, 1 l'ex generale dei carabinieri Maurizio Scoppa ha avuto due minuti per ascoltarci".

Risultato? "Le ammalate di tumore che devono effettuare i controlli e le donne sane che vogliono eseguire una visita preventiva devono rivolgersi alle strutture private, dove una mammografia costa dai 60 ai 150 euro. A chi giova tutto questo?" Ah saperlo..

 

 

GIANFRANCO ROTONDI Amedeo Laboccettamichele zazacolletta per il mammografo al vomerocolletta per il mammografo al vomero