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LOTTA SENZA ESCLUSIONE DI VOLPI  – LA LEGA TENTA LA MOSSA DEL CAVALLO SUL COPASIR: IL PRESIDENTE RAFFAELE VOLPI PROPONE DI AZZERARE TUTTO, INVITANDO TUTTI I COMPONENTI A DIMETTERSI E A PROCEDERE CON LA NOMINA DI NUOVI ESPONENTI. OVVIAMENTE È FUFFA NEGLI OCCHI PER FAR PASSARE LA MELONI COME QUELLA CHE VUOLE LE POLTRONE: NESSUNO HA INTENZIONE DI LASCIARE, E LA “DUCETTA” SI INCAZZA: “SALVINI PUÒ TORNARE ALL’OPPOSIZIONE E VOLPI RIMANE AL SUO POSTO”

Amedeo La Mattina per “La Stampa”

RAFFAELE VOLPI

 

La battaglia sulla presidenza del Copasir continua a infiammare il centrodestra. Il Pd e i 5 Stelle chiedono di trasformare un luogo così sensibile e delicato in «una palestra di esercizi muscolari interni ad una coalizione politica».

 

Ma lo stallo rimane. Il presidente leghista Raffaele Volpi non si dimette per fare posto ad Adolfo Urso, il vicepresidente e unico rappresentante dell' opposizione. Lo scontro tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini è sempre più duro. Il capo leghista avalla la mossa del cavallo di Volpi che ha proposto le dimissioni di tutti i componenti e la nomina di 5 nuovi esponenti della maggioranza e 5 dell' opposizione (come prescrive la legge) per eleggere il nuovo presidente.

 

matteo salvini giorgia meloni 3

Una mossa per neutralizzare FdI: Dem e grillini infatti non intendono dimettersi ed è impossibile che l' attuale opposizione possa esprimere 5 nuovi componenti del Copasir (FdI è l' unico gruppo parlamentare che non ha votato la fiducia a Draghi). «Pur di uscire dallo stallo - dice Salvini - si azzeri tutto. Non mi interessano le poltrone: piuttosto che bloccare tutto per litigi e appetiti, meglio che si dimettano tutti».

 

ADOLFO URSO GIORGIA MELONI

Meloni non ci sta a passare per quella che cerca poltrone. «Se Salvini riconosce che il governo Draghi è un fallimento - afferma la leader di FdI - può tornare all' opposizione con noi e allora Volpi può rimanere al suo posto». Non ha gradito la «micropolemica» sulle poltrone: «Se le avessi volute sarei entrato nel governo».

 

matteo salvini raffaele volpi simone di stefano

Una bordata alla Lega e poi un finto giudizio positivo sulla proposta di far dimettere tutti i componenti del Copasir: «È un passo in avanti, perché Salvini dice "siamo pronti a fare un passo indietro, se qualcuno ritiene che quello spazio debba essere occupato dall' opposizione noi siamo pronti a dimetterci". Bene - aggiunge Meloni a Porta a Porta - ed è quello che mi aspetto. O la maggioranza è in grado di risolvere il problema o l' unico che lo può risolvere è Salvini, e io confido che alla fine lo risolva lui».

adolfo urso

 

Ma le cose non stanno andando in questa direzione. Anzi Volpi spiega che «il Copasir finalmente ha ricominciato a lavorare». «Ho fatto le mie comunicazioni e l' ufficio di presidenza ha dato il via libera a un ciclo di audizione: il primo sarà la prossima settimana con il sottosegretario con delega ai servizi Franco Gabrielli». È il modo per far capire che l' organo di controllo dei servizi che presiede è pienamente legittimana.

 

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI BY GIANBOY

Alla seduta di ieri però non ha partecipato Urso che aspira a quella carica, e non ha partecipato nemmeno Elio Vito di FI. Non sembra però in linea con la posizione del suo partito. Urso spiega che non ha partecipato per non avallare con la sua presenza «un' interpretazione che viola la legge, stravolgendo il delicato equilibrio tra i poteri dello Stato espressamente sancito dalle norme, tanto più importante in una materia che riguarda il controllo sull' operato dei servizi segreti e più in generale la Sicurezza nazionale».

 

Scorre veleno tra i due "alleati" del centrodestra. Il riferimento alle poltrone che fa Salvini non è solo alla presidenza del Copasir. Nella Lega spiegano che FdI vorrebbe la presidenza della Rai, della commissione di Vigilanza Rai.

 

RAFFAELE VOLPI

«E poi perchè Meloni non pone il problema di Gasparri, presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari: quella sì che va all' opposizione». La verità secondo Volpi è che vogliono la sua testa: «Allora vediamo chi si dimette. Io non sono attaccato alla poltrona. Se Pd e 5S hanno continuato a lavorare significa che è tutto legittimo».

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