LEGION DEL DISONORE - MA CHE C’AZZECCA SALMA HAYEK, MARITATA PINAULT CON LA MAGGIORE ONORIFICENZA FRANCESE? - ANCHE LA STAMPA BRITANNICA SFOTTE LA NOMINA E SUI FORUM D’OLTRALPE LE BATTUTE SI SPRECANO: “NAPOLEONE SI RIVOLTA NELLA TOMBA”, “LA PROSSIMA VOLTA TOCCA A TINTIN E MILÙ” - LE SCELTE DEL NANO DELL’ELISEO INFLUENZATE DA CARLÀ? - DIETRO ANCHE MOTIVI ELETTORALI: IL POTENTISSIMO PINAULT, AMICO DI CHIRAC, È SEMPRE STATO FREDDINO CON SARKÒ…

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Giampiero Martinotti per "la Repubblica"

Prendete la Legion d´onore, Napoleone, Salma Hayek e la stampa anglosassone e avrete la solita zuffa tra le due rive della Manica, cioè tra due paesi uniti dall´Entente cordiale e divisi dagli stereotipi. Stavolta, ad attaccare a testa bassa è il Daily Telegraph, che spesso non ha niente da invidiare ai più aggressivi tabloid.

Al quotidiano londinese non è andata giù la nomina a cavaliere dell´attrice messicana, nonché moglie dell´industriale François-Henri Pinault e nuora di François Pinault. Si chiede quali meriti abbia, come abbia servito la Francia. Cita forum francesi in cui c´è chi scrive (ma senza citare la Hayek) che le nuove nomine «farebbero rigirare Napoleone nella tomba». E così la Hayek è diventata Oltremanica il simbolo di una Legion d´onore troppo inflazionata.

La tradizione vuole che il capo dello Stato firmi tre decreti di nomina per cavalieri, commendatori e quant´altro tre volte all´anno: il 1º gennaio, a Pasqua e il 14 luglio. Domenica, è arrivata puntualmente l´infornata di Capodanno. La Legion d´onore, creata da Napoleone per ricompensare i militari, è oggetto di tutti i desideri da parte dei francesi. Naturalmente, non la si chiede, ma a chiederla per voi ci pensano gli amici, i parenti e i conoscenti.

E tra i beneficiati del 2012, visto che fra poco si vota, figurano in buona posizione gli amici di Jacques Chirac, fra cui spicca la famiglia Pinault, legatissima all´ex presidente e freddina con l´attuale. Il patriarca è assurto al grado di Grande ufficiale, la nuora è stata fatta cavaliere: «Madame Hayek-Pinault, nata Hayek-Jimenez (Salma, Valgarma), di nazionalità messicana, regista e produttrice, membro attivo di fondazioni caritatevoli; 23 anni di servizi», recita la Gazzetta ufficiale.

Il Telegraph cita un ex ministro del governo Messmer (che risale al quasi preistorico 1973), Henri Torre, che ha rifiutato l´onorificenza: «È stata nominata troppa gente che non lo merita».

Ma lui è un brontolone, aveva già rifiutato il cavalierato nel 2008 e non ha fatto allusioni all´attrice messicana. Oltralpe, infatti, il nome della Hayek non ha suscitato scandalo. O meglio: è considerato uno dei tanti nel calderone della Legion d´onore. Sulle rive della Senna sghignazzano soprattutto sulla nomina di Stone&Charden, duo canterino dei tardi anni Sessanta, perfettamente sconosciuto oltreconfine.

L´Express ha aperto un dibattito fra i suoi lettori, chiedendosi se non si debba dare la Legion d´onore anche a Tintin e Milù, ma il nome della Hayek non è preso di mira: i partecipanti trovano soprattutto che sia distribuita a fini elettorali, mentre dovrebbe andare soprattutto a chi s´impegna per il paese, come i soldati in Afghanistan. Qualche blogger ricorda perfidamente che la presenza di molti rappresentanti del mondo dello spettacolo possa essere dovuto all´influenza di Carla Bruni.

La povera Hayek, insomma, c´entra poco. Più che la sua Legion d´onore fanno parlare le sue rotondità: «I suoi seni sono un vero miracolo», strilla il pettegolo Gala, alludendo alle recenti dichiarazioni della stessa attrice: piattissima da ragazza, anziché ricorrere a un chirurgo sarebbe andata in chiesa a pregare per avere il décolleté che tutti conoscono.

 

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