DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA…
Maria Teresa Meli per il "Corriere della Sera"
Enrico Letta sgombra definitivamente il campo da ogni ipotesi di elezioni anticipate: «Il voto in primavera non esiste», dice alla direzione del Pd. Anche perché, nonostante il successo delle Amministrative, il segretario mantiene un certo realismo: «Abbiamo vinto a Torino e a Milano ma abbiamo un problema al Nord, ci sono città in cui abbiamo perso malamente e il M5S che è ancora più debole di noi non compensa».
Per un capitolo (elezioni) che si chiude, se ne aprono altri. Quello del Quirinale. Letta vorrebbe evitare: «Se ne parlerà dopo la legge di bilancio, non prosciughiamo le energie così». Difficile però sprangare quei battenti. Li ha già aperti Andrea Orlando, che dice: «Dobbiamo provare a sganciare le forze liberali del centrodestra in vista dell'elezione del presidente della Repubblica».
Letta, di fronte all'insistenza di Base riformista e di un altro grosso pezzo del Partito democratico che incalzano sul proporzionale, cerca di rinviare anche un altro tema, la legge elettorale: «Finché non verranno chiarite le scelte sul Colle la possibilità di discutere in modo serio sulle regole è pari a zero. Berlusconi ha deciso di farsi prendere in giro da Salvini e Meloni che gli hanno promesso i voti per il Quirinale e questa grande finzione bloccherà tutto fino a quando non verranno chiarite le scelte per il Colle».
enrico letta torna alla camera 2
Quindi aggiunge: «Qualunque legge elettorale deve ristabilire il legame di sintonia tra eletto ed elettore». «Ma - spiega un autorevole esponente dem - anche il proporzionale con le preferenze, un sistema che peraltro piace ai 5 Stelle, può servire allo scopo indicato da Enrico». Non all'altro obiettivo del segretario, però, cioè quello di dare vita a una «nuova coalizione» con M5S dentro.
In direzione Letta affronta anche il tema dei problemi interni al partito. Il segretario è uscito dalle urne molto forte e in questo momento tutti sono con lui, ma il leader ne ha viste molte nei suoi anni della politica, perciò avverte: «Dopo questa vittoria potrebbe essere cosa facile far prevalere gli interessi di parte e dividersi, ma abbiamo vinto perché eravamo uniti e uniti andiamo a vincere anche le Politiche». Tra breve si terranno i congressi locali, dove spesso i maggiorenti si esibiscono in prove di forza e le correnti cercano di ampliare il loro potere. Letta lancia il suo monito: «La strada di chi punta a fare casino, a far saltare il banco per ottenere il controllo del partito è una strada per quel che mi riguarda inaccettabile».
Anche per evitare questi pericoli, oltre che per accelerare il processo di formazione di una «nuova coalizione», il segretario continua a puntare sulle Agorà: «Sono un percorso di popolo che ci porterà a vincere le Politiche». Perciò il leader esorta i parlamentari e i membri della Direzione, dell'Assemblea nazionale: «Farò un check con voi perché dovete essere iscritti. Qualcuno di noi ancora non lo è. Il mio appello a stare nelle Agorà è anche a chi era alle Amministrative con noi, alle liste civiche...». E finora questo esperimento sta andando bene: 150 Agorà in tutta Italia e 160 proposte che gli iscritti a quella piattaforma hanno già avanzato al Pd.
ENRICO LETTA BERLUSCONI SALVINI MELONI AL QUIRINALEmatteo salvini e giorgia meloni incontrano silvio berlusconi nella sua villa a roma 14matteo salvini e giorgia meloni incontrano silvio berlusconi nella sua villa a roma 2enrico letta torna alla camera 3
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