PUTIN, IERI UN MITO, OGGI UN MITOMANE - NEI LIBRI DI STORIA RUSSI FA IL SUO INGRESSO (TRIONFALE) L’ULTIMO ZAR

Anna Zafesova per "La Stampa"

Il vecchio detto che la Russia è un Paese dal passato imprevedibile ha trovato una nuova conferma: dal 2015 nei licei russi si potrà venire bocciati alla maturità per insufficiente conoscenza del governo di Vladimir Putin.

Il nuovo manuale di storia «unico», voluto dal presidente qualche mese fa per evitare «doppi standard» e «interpretazioni contraddittorie» di una delle storie nazionali più contorte e travagliate del '900, avrà anche un capitolo su Putin stesso.

«C'erano stati molti dubbi e discussioni, ma alla fine abbiamo deciso di seguire la prassi internazionale, di presentare la storia fino alle ultime elezioni presidenziali», ha comunicato una fonte interna del ministero dell'Istruzione ai giornali russi.

La stesura del manuale «unico» che dovrà, come ai tempi sovietici, stabilire la storia «giusta» per tutti, è stata ordinata da Putin nell'ambito della sua rivoluzione nel campo dei valori lanciata dopo il suo ritorno al Cremlino nel maggio 2012. Ma il portavoce del Cremlino nega che il putinismo verrà studiato sui banchi di scuola per ordine del presidente: «Vladimir Vladimirovich non interferisce nel lavoro degli storici».

Molti studiosi però si sono mostrati scettici sulla opportunità di inserire fatti contemporanei in un testo scolastico, considerato che in Russia non c'è ancora un consenso di fondo nemmeno su fatti più remoti come la perestroika o la rivoluzione d'Ottobre. Che nel nuovo manuale smetterà finalmente di venire presentata come «l'evento più importante del XX secolo» ma come «l'inizio della guerra civile».

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