DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA…
Franca Giansoldati e Francesca Pierantozzi per "il Messaggero"
«Questione di protocollo». L' Eliseo liquida così, come una non notizia, il fatto che Emmanuel Macron non approfitterà dell' udienza in Vaticano per ritagliarsi una puntata al Quirinale o a palazzo Chigi. «E' una visita di Stato, allo Stato del Vaticano» hanno precisato i consiglieri pungolati sulla questione anche dalla stampa francese, a dimostrazione che il protocollo non è poi così perentorio, e che nessun precedente nella storia diplomatica avrebbe impedito al presidente francese di andare da Papa Francesco la mattina e incontrare il presidente Mattarella il pomeriggio.
Un particolare che di questi tempi non è passato inosservato, visto che il dialogo italo-francese non fila proprio liscio. Ieri sono volate altre dichiarazioni poco amichevoli, sempre sulla questione migranti. «Non è certo il signor Salvini a poter dare lezioni alla Francia» ha dichiarato la ministra per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, che farà parte della delegazione assieme al ministro degli Esteri Le Drian e alla première dame Brigitte.
giuseppe conte emmanuel macron 5
«La generosità della Francia non può essere rimessa in discussione da nessuno e non è certo il signor Salvini che chiude i suoi porti» ha aggiunto. Di Italia «irresponsabile» ha parlato la portavoce della République en Marche, Aurore Bergé: gli italiani «non hanno ragione a sottrarsi alle loro responsabilità, non hanno ragione a beneficiare della solidarietà europea e poi dimenticare questo principio quando è più comodo.
salvini sull aereo militare verso la libia
Non hanno ragione a violare il diritto internazionale quando ci sono navi che trasportano migranti e i loro sono i porti più vicini». Da destra, è invece a Macron e non a Salvini, che si è rivolto Eric Ciotti, deputato dei Républicains, ex sindaco di Nizza. Prima che la nave Lifeline decidesse di rinunciare all' idea di venire in Francia, Ciotti aveva chiesto via Twitter a Macron di «dar prova dello stesso senso di responsabilità dell' Italia» e di rifiutare «di accogliere la Lifeline e i suoi migranti strumentalizzati da una Ong». Sul fronte opposto, il direttore di Libération, Laurent Joffrin che ha pubblicato una nota politica in cui saluta «la generosità e la benevolenza» con cui la società italiana ha spesso accolto i circa 700mila migranti sbarcati dal 2015.
LATERANO
I temi in agenda tra Macron e il Papa ruotano su quattro dossier: il clima, la protezione dei cristiani, l' Europa e, naturalmente, i migranti. Il motivo ufficiale che lo porta a Roma è l' accettazione del titolo di canonico d' onore del Laterano, un atto riservato ai capi di Stato francesi che affonda le radici nella storia, a quando, nel 1482, re Luigi XI fece dono al Laterano dell' abbazia di Clairac con tutte le sue rendite.
Nel 1604, Enrico V rese pienamente effettivo questo legame tanto che, nel transetto di destra della basilica, c' è una grande statua del re francese. E ogni 13 dicembre, giorno della nascita di Enrico IV, viene celebrata una messa per il bene la prosperità della Francia. Nemmeno la Rivoluzione Francese è mai riuscita ad intaccare questa tradizione. Non tutti i presidenti però hanno accettato il titolo di canonico. Pompidou, Mitterand e Holland si sono rifiutati di recarsi alla basilica romana.
PENNICHELLA
In basilica Macron è atteso alle 14,30 dove lo attenderà l' arciprete, De Donatis e tutti i canonici. Da lì partirà una processione solenne, fino alla Cappella Colonna dove avverrà un lo scambio dei doni.
L' orario che è stato imposto dal protocollo francese le 14,30 ha innervosito un po' gli anziani canonici che non si aspettavano di essere costretti a saltare il «sacro» riposino pomeridiano. Ma per il presidente hanno una eccezione sperando che Macron in sintonia con i valori cristiani possa di accogliere in uno dei porti francesi la Lifeline o la Maersk con centinaia di disgraziati a bordo.
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