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Paolo Conti per il "Corriere della Sera"
Niente Consiglio di amministrazione Rai, si torna a votare oggi alle 13 e 30. Ieri sera nella prima votazione cominciata alle 20 si è sfiorata la conclusione con un risultato a sorpresa che avrebbe sottratto un voto nel nuovo Consiglio al centrodestra trasferendolo in un'area politicamente disomogenea: Antonio Verro (Pdl), Luisa Todini (Pdl-Lega), Guglielmo Rositani (Pdl area ex An), Gherardo Colombo (Pd), Benedetta Tobagi (Pd), Rodolfo De Laurentiis (Udc) e Flavia Piccoli Nardelli (voti trasversali), tutti a quota cinque voti. Dei nomi delle candidature della vigilia sarebbe rimasto escluso Antonio Pilati, fermo a quota quattro voti, considerato il «padre» della legge Gasparri e candidato sostenutissimo proprio nell'area dell'ex ministro e, dicono, dallo stesso Berlusconi.
Flavia Piccoli Nardelli, direttrice del centro culturale Don Sturzo e autentica candidata outsider, ha ottenuto i due «improvvisi» voti dell'Italia dei Valori, che nel pomeriggio di ieri aveva deciso di votare «per una donna il cui curriculum era stato presentato in Vigilanza», di Flavia Perina di Fli, di Giovanna Melandri del Pd e di un transfuga del Pdl (sembra in area ex Forza Italia) che così ha manifestato il suo «mal di pancia» (per l'accordo con la Lega e l'ingresso della Todini? Per la conferma di Rositani, non amato dagli ex di Forza Italia?).
Un «malessere» testimoniato ieri dalle due lunghe, interminabili riunioni del Pdl prima della votazione in Vigilanza: l'ultima nel tardo pomeriggio, alla presenza di Angelino Alfano. Se ieri fosse stata valida la prima votazione, Pdl e Lega avrebbero perso qualsiasi possibilità di progettare maggioranze nel nuovo Consiglio di amministrazione aprendo la strada a intese, e quindi maggioranze, nuove e imprevedibili.
Altro elemento di sorpresa, legato al famoso «mal di pancia»: il voto deciso nel pomeriggio dalla Lega, che ha dirottato le sue preferenze votando per Luisa Todini nonostante al mattino Davide Caparini, responsabile della comunicazione del Carroccio, avesse ripetuto: «Voteremo scheda bianca coerentemente a quanto annunciato. Solo un'importante novità politica da parte del Pdl, come ad esempio la sfiducia a Fornero, potrebbe cambiare le prospettive». La sfiducia alla Fornero non c'è stata, ma il voto in Vigilanza sì. Una ritrovata intesa Pdl-Lega che però ha seminato divisioni e malumori tra i berlusconiani.
Ma poi c'è stata una contestazione, da parte Pdl, di una delle schede legate alla prima votazione per Antonio Verro. Si leggeva «Verri». Il Pdl ha chiesto una verifica (politicamente provvidenziale, dal suo punto di vista) tra le proteste del Pd, di Italia dei Valori e di Fli. Il Pdl avrebbe voluto rinviare il voto subito a oggi. Gli altri gruppi hanno sollecitato il presidente Sergio Zavoli che ha fissato una seconda votazione in tarda serata.
Stavolta la novità si è verificata sul nome di Flavia Piccoli Nardelli che è scesa a quattro voti (a causa di una scheda bianca) come Pilati. Secondo la legge Gasparri, in caso di parità tra candidati (il settimo posto) la votazione è nulla. Seguendo il filo rosso del «mal di pancia», dopo l'annullamento della prima votazione, nel breve quarto d'ora che ha preceduto la seconda, il centrodestra deve aver individuato l'area dell'«incidente» chiedendo, e ottenendo, la fine della protesta con la scheda bianca per Flavia Piccoli Nardelli. Che comunque non si è tradotto nel quinto voto per Pilati: altro segnale politicamente significativo per il Pdl.
Oggi alle 13 e 30, dunque, nuova votazione. Commento di Giovanna Melandri, Pd, che ha deciso di dirottare il suo voto su Flavia Piccoli Nardelli: «Solo due giorni fa Maroni aveva ipotizzato di lasciare le poltrone a Roma, oggi invece hanno votato la Todini. Tornano a Roma a cavallo. Il Pdl si è attaccato ad un banale errore materiale, il voto che chiaramente era diretto ad Antonio Verro».
Irritatissima anche Flavia Perina, Fli: «In commissione di vigilanza Rai abbiamo assistito a un gioco delle tre carte che disonora le istituzioni. L'esito della prima votazione era chiarissimo e aveva premiato una donna qualificata scelta senza manuale Cencelli. La farsa delle votazioni ripetute è sconsolante. La gestione della Rai non può essere lasciata in mano ai bari».
Luisa Todini aveva già rilasciato, prima delle votazioni, alcune dichiarazioni: «Sono contenta e spero di dare un contributo al nuovo Cda Rai. Non ho competenze dirette ma ho studiato molto per averne in campo televisivo. So leggere un bilancio, so guardare i numeri e so metterli in fila. E poi conosco molti contenuti, ho letto molto e ho girato il mondo». Ma il capitolo finale è atteso per oggi.
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