DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Aldo Di Lello per www.secoloditalia.it
Di Maio e Salvini fanno il verso ai fascisti. È quello che ci regala la cronaca politica di questi ultimi giorni. Se il vicepremier del M5S si affaccia al balcone di Palazzo Chigi rievocando la memoria ducesca dei discorsi da Palazzo Venezia, quello della Lega rispolvera da parte sua il fascistissimo “me ne frego” , che per la verità non fu coniato dai fascisti ma dai legionari dannunziani a Fiume, in onore e nel solco degli Arditi della Prima guerra mondiale.
Che non siano episodi casuali è cosa di tutta evidenza. Prima, qualche mese fa, ha cominciato Salvini rispolverando il mussoliniano “molti nemici molto onore”, l’altra sera Di Maio ha voluto fare di meglio richiamandosi appunto alla memoria dello “storico balcone” . Sulla scia di Di Maio, si è lanciato oggi Salvini col motto legionario poi incorporato nella fraseologia fascista.
di maio festeggia per il def con i parlamentari m5s
Le polemiche divampano, anche perché queste provocazioni politicamente scorrettissime arrivano proprio nei giorni più duri del braccio di ferro con l’Europa e con i vari poteri burocratici e istituzionali.
È fin troppo scontata la conclusione che sia Di Maio sia Salvini intendano in questo modo suscitare reazioni che permettano loro rimanere sempre al centro della scena. Ma forse, in queste “trasgressioni”, è contenuto un messaggio ulteriore, qualcosa che va al di là della semplice provocazione ad uso mediatico.
MATTEO SALVINI E L ENDORSEMENT ALLA SPIAGGIA FASCISTA
È l’idea, probabilmente, di una discontinuità, di un cambiamento d’epoca, di un passaggio storico, tutte cose che sarebbero rappresentate dal governo giallo-verde. E non c’è niente di meglio di un pizzico di “fascismo” per sottolineare il senso di una trasformazione “epocale” , di una messa in discussione delle culture politiche egemoni presso l’establishment italiano.
di maio festeggia per il def con i parlamentari m5s 1
Questi richiami al Ventennio dei due vicepremier segnalano il fatto che, nell’immaginario collettivo degli italiani, quello fascista rimane un grande giacimento storico. Attenzione però a non esagerare, Perché la storia non si presta a essere sfruttata più di tanto nella politica spettacolo di tutti i giorni. Il passaggio dalla memoria della grandezza e della tragedia all’effetto della farsa e della burletta è un rischio sempre incombente. E la storia dell’Italia va sempre e comunque rispettata.
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