di maio berlusconi salvini

FORZA ITALIA BATTE UN COLPO – DI MAIO RISPONDE A BERLUSCONI: “È PREOCCUPATO PERCHÉ ABBIAMO TUTELATO LE FASCE DEBOLI E NON LE LOBBY DEL GIOCO D’AZZARDO DELLE SUE TV” – LA CONTROFFENSIVA DEL BANANA CHE MIRA AGLI IMPRENDITORI DEL NORD FURIOSI CON SALVINI PER IL DECRETO DIGNITÀ

Paola Di Caro per il "Corriere della Sera"

 

BERLUSCONI DI MAIO

L' affondo di Silvio Berlusconi contro il decreto dignità che - come ha scritto ieri in una lettera al Corriere della Sera - danneggia «le aziende» e fa tornare «il peggio della sinistra dirigista», apre due fronti. Il primo, più scontato e diretto, con il M5S, che con il ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio il decreto l' ha fortemente voluto e lo difende a spada tratta: «Berlusconi è preoccupato perché il nostro provvedimento è contro le lobby».

berlusconi salvini di maio

 

L' altro fronte - più sotterraneo, meno visibile, ma molto delicato perché tutto interno - con la Lega. Perché FI e il Carroccio restano ufficialmente alleate, ma il leader azzurro nella sua critica durissima a provvedimenti che «riducono posti di lavoro, favoriscono il lavoro nero» e fanno del male sia ai lavoratori che alle aziende, chiama in causa anche Salvini e i suoi, dicendosi «certo» che si batteranno contro il decreto «tutti gli eletti con il programma del centrodestra».

 

SILVIO BERLUSCONI ANTONIO TAJANI

È una sfida interna insomma, e non a caso nella Lega regna il silenzio. Nessuna dichiarazione ufficiale arriva dal partito, a conferma di un imbarazzo generale perché il punto che Berlusconi tocca - il malumore delle imprese, soprattutto le piccole e medie, tradizionale bacino di consenso non solo degli azzurri ma anche del Carroccio - è reale.

salvini berlusconi di maio

 

Anna Cinzia Bonfrisco, che del gruppo della Lega fa parte, conferma che nel suo partito c' è e ci sarà attenzione alle posizioni espresse dalle categorie: «Non faccio commenti sul testo perché non l' ho letto, va studiato bene quello che ci sarà scritto. Ma non c' è dubbio che il tema dei voucher sia molto sentito in settori importanti come quello del turismo e dell' economia, e le imprese come la pensano ce lo hanno detto in tutti i modi.

tajani antonio

Ci muoveremo con grande attenzione».

 

Insomma, sembra che Berlusconi sia passato alla controffensiva nel centrodestra, prendendosi uno spazio mediatico su temi sui quali nella maggioranza non è detto che tutto fili liscio, e promettendo di farlo senza sconti, ma anche entrando in collisione con Salvini.

 

Ribadisce Antonio Tajani, vicepresidente di FI: «Non permetteremo che si facciano danni ai giovani e alle imprese, daremo battaglia in Aula». E apre un nuovo fronte: «Quando il governo deciderà di pagare i debiti che la Pubblica amministrazione ha nei confronti delle imprese?».

 

LUIGI DI MAIO A VILLA TAVERNA

Un po' tutti in FI - da Brunetta a Carfagna, da Mulè a Gelmini - chiedono a gran voce che il testo sia radicalmente cambiato. È una sfida all' alleato. «Sarà una verifica del centrodestra», avverte Osvaldo Napoli. A replicare però c' è il M5S.

 

Con parole di fuoco da parte di Di Maio: «Berlusconi - dice il vicepremier - è preoccupato per il decreto dignità? Forse perché abbiamo tutelato gli interessi delle fasce più deboli e non quelle delle lobby del gioco d' azzardo delle sue tv», dice. Mostrando di non voler fare passi indietro: «Se ne faccia una ragione, noi continueremo a lavorare nell' esclusivo interesse delle famiglie!».

 

berlusconi

Alle critiche replica poi Claudio Cominardi, sottosegretario al Lavoro del M5S: «Fa piacere leggere che Berlusconi si ricordi dei milioni di poveri del nostro Paese, dei giovani che non studiano né lavorano e degli anziani in difficoltà. Stupisce che il leader di FI non riconosca in questa situazione l' eredità lasciata dalla sua politica e dai governi del Pd che fingeva di avversare».

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