DAGOREPORT - LA MAGGIORANZA VIAGGIA COSÌ “COMPATTA” (MELONI DIXIT) CHE È FINITA SU UN BINARIO…
1 – DI MAIO, NON SEMPRE AGENZIE RATING CONTRARIE A ITALIANI
(ANSA) - "Ho sempre detto che nel giorno in cui si dovesse scegliere tra le agenzie di rating e gli italiani avrei scelto gli italiani. Ma non è detto che si tratti di interessi sempre in contrapposizione". Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio lasciando il vertice economico di Palazzo Chigi.
2 – LEGGE DI BILANCIO, LA SVOLTA SOFT DI SALVINI
Amedeo La Mattina per “la Stampa”
Oggi il premier Giuseppe Conte e il ministro dell' Economia Giovanni Tria incontreranno i due azionisti della maggioranza, Luigi Di Maio e Matteo Salvini (ci sarà anche il sottosegretario Giancarlo Giorgetti), per cominciare a scrivere la bozza della Legge di bilancio.
Ma tra Lega e 5 Stelle sarà una grande sfida sulle priorità da indicare. Il tempo della propaganda sta finendo, il governo deve cominciare a fare sul serio per rassicurare i mercati e i compratori dei nostri titoli di Stato. E allora il contratto con gli italiani dovrà essere diluito nell' arco della legislatura, reddito di cittadinanza e flat tax spalmati nei prossimi esercizi finanziari.
Non sarà superato il 3% di deficit: si rimarrà attorno al 2%. Il primo a prenderne atto e a sotterrare l' ascia di guerra con Bruxelles è Salvini. «Non sforeremo nessun vincolo - tranquillizza Salvini - ma saremo rispettosi degli impegni presi con gli italiani: siamo dotati di ingegno. Vogliamo far crescere questo Paese e far star meglio gli italiani senza irritare coloro che ci osservano dall' alto. Vedremo di essere bravi e convincenti», ha precisato il leader leghista.
È consapevole che la flat tax per le persone fisiche dovrà essere rinviata al futuro. Non è chiaro quanto prossimo. Per il 2019 Salvini si dovrà accontentare di un regime forfettizzato del 15% per partite Iva e imprese: da definire l' ammontare del reddito per chi potrà beneficiarne.
Quota 100 e pace fiscale Ieri al Viminale il ministro dell' Interno ha riunito il vertice del partito e gli esperti economici. È stata fatta una valutazione sulle priorità. Salvini punta i piedi sulla Fornero che vuole assolutamente smontata per introdurre Quota 100.
È un provvedimento molto atteso e popolare che secondo Alberto Brambilla, esperto di sistemi pensionistici vicino al capo leghista, costerebbe «solo» 5 miliardi. Un costo che dovrà essere aggiunto alla sterilizzazione dell' Iva (12,5 miliardi nel 2019) e alle misure che il Carroccio metterà oggi sul tavolo di Tria, senza dimenticare gli interventi a favore dei Comuni e «un grande piano nazionale di manutenzione ordinaria e straordinaria».
ARMANDO SIRI TONINELLI MINISTRO
Armando Siri, sottosegretario alle Infrastrutture, a questo proposito ha proposto che venga nominato un commissario straordinario come è stato fatto per il ponte di Genova. Per trovare quanto più risorse possibile la strada principale per la Lega è la pace fiscale con l' obiettivo di recuperare circa 60 miliardi e non 4-5 come invece prevede il ministro dell' Economia.
Per chiudere i conti con lo Stato il contribuente dovrebbe pagare solo il 10% di quanto dovuto all' Agenzia delle entrate e non il 50% e l' 80% ipotizzato dal Mef a seconda del grado di giudizio in cui si trova il ricorrente presso la commissione tributaria.
SALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZA
Altre le priorità di Di Maio
Ma il capo dei 5 Stelle indica altre priorità rispetto a Salvini e chiede più coraggio a Tria: trovare i soldi per il reddito di cittadinanza. Non gli basta che nel 2019 vengano avviati i centri per l' impiego. «In Italia ci sono cinque milioni di poveri, otto milioni in povertà relativa: questi sono la priorità della Legge di bilancio.
Non me ne frega se c' è un' agenzia di rating che dice che il reddito di cittadinanza è inopportuno. È per seguire quelle agenzie di rating che oggi ci troviamo il numero di disoccupati e poveri che abbiamo in Italia».
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