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MAKE AMERICA MENEFREGHISTA AGAIN - IL PIZZINO DI STEVE BANNON A TRUMP: "LA GUERRA IN UCRAINA È UN PROBLEMA EUROPEO" - QUEL PARAGURU DELL'EX BRACCIO DESTRO DEL PRESIDENTE AMERICANO CONTINUA A STUZZICARE LA BASE DEGLI ELETTORI "MAGA", GIÀ INCAZZATI PER L'APPOGGIO DEL TYCOON A ISRAELE (CON TANTO DI BOMBARDAMENTO IN IRAN) - BANNON: "NON CAPISCO COME L'IMPEGNO DEGLI STATI UNITI A OFFRIRE GARANZIE DI SICUREZZA STILE ARTICOLO 5 DELLA NATO SIA UNA VITTORIA"
BANNON AVVISA TRUMP, 'SICUREZZA DI KIEV UN PROBLEMA EUROPEO'
(ANSA) - NEW YORK, 19 AGO - L'impegno di Donald Trump ad assicurare garanzie di sicurezza all'Ucraina non è ancora stato definito ma nel mondo Maga, contrario all'interventismo, si sollevano già voci contrarie. Il primo a sollevare dubbi è stato Steve Bannon.
"Non capisco come l'impegno degli Stati Uniti a offrire garanzie di sicurezza stile Articolo 5 della Nato sia una vittoria", ha detto l'ex controverso stratega, osservando ancora una volta come la guerra in Ucraina è un problema europeo.
IL MONDO MAGA SI È SPACCATO SU ISRAELE E BIBI
Estratto dell'articolo di Pasquale Annicchino per “Domani”
VOLODYMYR ZELENSKY CONSEGNA A DONALD TRUMP LA LETTERA DELLA MOGLIE OLENA
I rapporti tra la destra religiosa statunitense, il movimento Maga (Make America Great Again) e lo stato d’Israele rappresentano uno dei capitoli più complessi e significativi della recente politica estera statunitense. Proprio questa complessità, dove politica, religione e personalità si intrecciano vertiginosamente, costituisce uno degli squarci più rilevanti per comprendere la magmatica evoluzione di tali rapporti, con implicazioni rilevanti sulla dimensione politica, giuridica e religiosa. Uno strano ircovervo, forgiato da Trump, dove calcoli elettorali incrociano interessi geopolitici e istanze messianiche.
VOLODYMYR ZELENSKY - DONALD TRUMP
La presidenza di Donald Trump si è caratterizzata per una politica profondamente allineata con le richieste che provenivano da Israele, ne sono stati esempi il trasferimento dell’ambasciata statunitense a Gerusalemme nel 2018 e il riconoscimento della sovranità israeliana sulle Alture del Golan. A questo non può non aggiungersi la postura tenuta nei confronti dell’Iran mediante il ritiro unilaterale dall’accordo sul nucleare e il contributo al bombardamento dei siti iraniani utilizzati per l’arricchimento dell’uranio. Si tratta, in tutti questi casi, di mosse accolte con entusiasmo dal governo di Benjamin Netanyahu. Tutte queste scelte di Donald Trump trovano solido fondamento nel sostegno incrollabile dei cristiani evangelici conservatori statunitensi, che rappresentano una componente cruciale del suo elettorato.
Il supporto del mondo conservatore evangelico nei confronti d’Israele non costituisce solo una scelta politica. Appare invece centrale la dimensione teologica in quanto sia la nascita dello Stato ebraico che il controllo su Gerusalemme costituirebbero il compimento delle profezie bibliche e il preludio necessario alla Seconda Venuta di Cristo. Tra le altre, organizzazioni come Christians United for Israel, guidata dal pastore John Hagee, hanno esercitato una grande influenza in questo contesto.
Durante la prima presidenza Trump hanno avuto un ruolo chiave nell’architettura di questa alleanza figure molto vicine all’attuale presidente degli Stati Uniti, come il genero Jared Kushner, nominato consigliere speciale per il Medio Oriente.
Kushner ha gestito gli Accordi di Abramo che avevano portato alla normalizzazione dei rapporti tra Israele, Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Sudan e Marocco. La nomina, prima di David Friedman e poi di Mike Huckabee, ad ambasciatore in Israele, ha costituito un’ulteriore conferma della profonda influenza della destra religiosa statunitense sulle politiche statunitensi in questo settore, che si sono caratterizzate per un sostegno ferreo e a volte acritico nei confronti d’Israele. Tale approccio ha contribuito a consolidare l’immagine del partito repubblicano come principale alleato dello stato ebraico.
Tale granitica solidità repubblicana sembra però oggi incrinarsi sotto il peso delle crescenti contestazioni internazionali nei confronti d’Israele. Iniziano così ad emergere anche alcune voci di dissenso all’interno del partito repubblicano che mettono in luce una simbiosi non priva di contraddizioni e punti problematici. Un recente sondaggio della Cnn ha rivelato che, a partire dal 2023, è scesa dal 68 per cento al 52 per cento la percentuale di elettori repubblicani che ritiene giustificate le azioni di Israele. [...]
VOLODYMYR ZELENSKY - DONALD TRUMP
La deputata Marjorie Taylor Greene è stata la prima repubblicana a definire quanto accade a Gaza un «genocidio». Greene ha un passato controverso per quanto riguarda il tema, essendo stata accusata più volte di antisemitismo. La stessa Greene si era già schierata contro gli attacchi americani e israeliani in Iran definendoli inutili e provocatori. Tucker Carlson ha invece tirato in ballo il Mossad nel contesto del caso Epstein e, in un’intervista diventata virale, ha duellato con Ted Cruz proprio sulle questioni relative al conflitto con l’Iran.
Il sostegno della destra religiosa Usa ad Israele vive di una contraddizione in cui, in alcuni comizi del movimento Maga, riecheggiano vecchi e pericolosi stereotipi antiebraici. A questo si aggiunge il ben noto scetticismo Maga nei confronti degli impegni militari all’estero.
MIKE JOHNSON E MARJORIE TAYLOR GREENE - APPROVAZIONE BIG BEAUTIFUL BILL
Sentimento questo che, nel lungo periodo, potrebbe andare a confliggere con la costante politica di supporto militare di Washington nei confronti d’Israele. Lo scorso maggio era stata la Heritage Foundation, con un suo rapporto, a suggerire una revisione delle relazioni tra Stati Uniti ed Israele per portarli da una «special relationship» a una «equal strategic partnership». Anche gli studi che guardano al supporto dei giovani evangelici conservatori nei confronti d’Israele sembrano indicare un drastico calo nel supporto alle istanze sioniste. [...]
DONALD TRUMP POSTA UN VIDEO-PARODIA DI BOMB IRAN SU TRUTH
DONALD TRUMP POSTA UN VIDEO-PARODIA DI BOMB IRAN SU TRUTH.
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marjorie taylor greene e donald trump 2
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