gigliotti ermini

GRANDE È LA CONFUSIONE AL CSM – MANCANO 48 ORE AL VOTO PER L’ELEZIONE DEL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA E L’UNICA COSA CERTA È CHE LEGA E 5 STELLE FARANNO CONVERGERE I LORO VOTI SU UN SOLO NOME – GIGLIOTTI, BENEDETTI, LANZI E IL RENZIANO ERMINI: ECCO TUTTI I NOMI IN LIZZA

Marco Antonellis per "Dagospia"

 

giovanni legnini alfonso bonafede

Una volta il Csm, Consiglio Superiore della Magistratura, era sinonimo di scelte ben definite e ponderate; i pretendenti alla Vicepresidenza erano uno o due al massimo e dovevano avere anche il benestare di Palazzo  Chigi e Quirinale.

 

Insomma, c'era poco spazio per la battaglia politica e le beghe tra partiti. Molto spesso si sapeva ben prima della votazione chi avrebbe ottenuto la Vicepresidenza (la prassi era di scegliere il "laico" indicato dal partito di maggioranza).

 

fulvio gigliotti

Non così stavolta dove a 48 ore dalla votazione (si voterà giovedì mattina alle 10) la situazione è ancora in alto mare e non sembra esserci una candidatura prevalente sull'altra, men che meno una candidatura unitaria, come auspicato dal Colle (complice anche il fatto che stavolta il partito di maggioranza, 5Stelle, ha lasciato 'mano libera' ai propri consiglieri).

 

E pensare che le riunioni "preparatorie" al voto vanno avanti ormai da settimane. Ma non hanno portato a nulla.

david ermini

 

Così, in questa situazione, impazza il totonomi. Ad oggi, le maggiori possibilità di essere eletti sembrano averle i laici targati M5s (uno tra Fulvio Gigliotti, Alberto Maria Benedetti, Filippo Donati) ma anche il renziano David Ermini (eletto al Csm dal Pd, deputato dem e sostenuto dalla corrente interna al Csm di un altro parlamentare dem, Cosimo Maria Ferri) ed il berlusconiano Alessio Lanzi (Professore di diritto a Milano eletto da Forza Italia nonchè ex avvocato di David Mills e Fedele Confalonieri).

 

alfonso bonafede giovanni legnini

L'unica cosa sicura, finora, è che Lega e 5Stelle faranno convergere i loro voti su di un solo nome scelto di comune accordo: "Di sicuro i Cinquestelle, partito di maggioranza relativa, non potrebbero mai accettare la nomina di un renziano alla Vicepresidenza del Csm" spiegano ambienti di governo che stanno seguendo la delicata partita.

 

Sarebbe un vero e proprio 'colpo' alla credibilità stessa del governo gialloverde, fanno notare le medesime fonti. Insomma, solo su una cosa sembrano essere al momento tutti d'accordo: no al ritorno del "Nazareno".