la giorgia di lotta e quella di governo - vignetta by ellekappa meloni opposizione tasse manovra economia

MANCETTA NERA – LA STRATEGIA ECONOMICA DI CUI GIORGIA MELONI SI VANTA TANTO È SOLO FUFFA: LA VERITÀ È CHE IL GOVERNO TAGLIA IL WELFARE E I SERVIZI PUBBLICI, PREMIA GLI EVASORI E TOGLIE AI POVERI PER DARE AI RICCHI – LE SPESE ALLA SANITÀ SCENDONO ALLA SOGLIA MINIMA DI SOPRAVVIVENZA. E GLI INCENTIVI A CHI NON PAGA LE TASSE, TRA CONCORDATO E CONDONI, ALLARGANO L’INGIUSTIZIA SOCIALE RISPETTO AI LAVORATORI DIPENDENTI, GLI UNICI CHE PAGANO LE TASSE (CON LE TRATTENUTE NELLO STIPENDIO, NON POSSONO EVADERE)

Estratto dell'articolo di Emanuele Felice per “Domani”

 

GIORGIA MELONI CON LA CALCOLATRICE A PORTA A PORTA MANOVRA

L’economia italiana è in stagnazione, in un quadro internazionale difficilissimo: l’andamento del Pil si rivela (molto) peggiore del previsto e la produzione industriale è ferma da quasi due anni; con ogni probabilità, il 2025 sarà ancora più critico, per i nuovi dazi dell’amministrazione Trump.

 

In questo contesto, il governo ha preso la strada opposta a quella di cui avremmo bisogno. Invece di investire, decide di tagliare il welfare e i servizi pubblici, gli aiuti alle imprese e i fondi per la transizione energetica: lasciando i cittadini ancora più in difficoltà e il sistema produttivo senza una direzione e una prospettiva di rilancio. Invece di tutelare il lavoro, lo precarizza ulteriormente, facendo aumentare la povertà lavorativa. Invece di spingere gli imprenditori a crescere e a innovare, ne favorisce gli antichi mali con condoni fiscali e persistenti favori alla piccola dimensione.

 

TWEET DI GIORGIA MELONI SULLA MANOVRA 2024

C’erano alternative? Si dirà, le regole europee sono queste: il ritorno dell’austerità. Si deve però ribadire che queste regole così penalizzanti sono il frutto (anche) degli errori del governo Meloni quando ha negoziato il nuovo patto di stabilità. […] In realtà, anche con queste regole europee si poteva fare ben altro.

 

Intanto sul fronte delle spese: mentre il fondo per la sanità scenderà nei prossimi anni sotto il 6 per cento del Pil, soglia considerata minima per la sopravvivenza di un sistema universale, e mentre già 4,5 milioni di italiani non ce la fanno più a curarsi e vedono quindi negato un diritto universale, risaltano gli 1,5 miliardi aggiuntivi destinati in manovra al Ponte sullo Stretto, un’opera mastodontica, incerta e al momento inutile, così come le centinaia di milioni destinati ai centri di detenzione dei migranti in Albania (e lo spreco è il problema minore, in questo caso, rispetto ai diritti umani) […]

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti foto lapresse 2

E poi sul fronte delle entrate. L’Italia è uno dei paesi con le più alte disuguaglianze dell’Unione: e per il 5 per cento più ricco della popolazione l’aliquota media diminuisce, addirittura, in virtù delle detrazioni e delle numerose flat tax (sugli affitti, sui redditi da capitale) di cui gode. Occorre ristabilire la progressività per questo 5 per cento privilegiato.

 

Occorre poi eliminare il regime forfettario per gli autonomi, che la destra ha ulteriormente esteso e che, oltre a fornire gli incentivi sbagliati (all’evasione e alla piccola dimensione), crea un’insopportabile ingiustizia rispetto ai lavoratori dipendenti […]. Quanto alla lotta all’evasione (in calo, ma pur sempre stimata a circa 80 miliardi), anche qui il governo ha scelto la strada opposta, con i condoni e anche con segnali inequivocabili come gli attacchi contro l’Agenzia delle Entrate […]. Le decine di miliardi che servono alla sanità, alla scuola, ai servizi pubblici, alle politiche industriale e alla transizione energetica sono qui. Altro che tagli!

 

Lo svilimento e la precarizzazione del lavoro sono parte del quadro.

manovra senza emendamenti vignetta by rolli il giornalone la stampa

Con il collegato Lavoro di dicembre, ad esempio, il governo ha introdotto la possibilità di utilizzare senza limiti e vincoli i contratti in somministrazione e i contratti stagionali; in aggiunta, nel 2023 aveva già liberalizzato i contratti a termine, le occupazioni intermittenti e i voucher. Ecco perché la povertà aumenta, nonostante l’espansione dell’occupazione di cui il governo si vanta tanto (ma attenzione: le ore di lavoro per occupato diminuiscono).

 

Nell’insieme, le scelte del governo […]  delineano una «strategia» precisa: fatta da un lato di piccolo cabotaggio e misure spot, di favori ai gruppi amici; dall’altro, di rinuncia alle politiche industriali e per l’ambiente e di abbandono del pubblico. […]

LA SALA DEGLI SPECCHI DI PALAZZO CHIGI - VIGNETTA BY GIANNELLIgiorgia meloni e giancarlo giorgetti foto lapresse 1GIORGIA MELONI CON LA CALCOLATRICE A PORTA A PORTA GIORGIA MELONI CON LA CALCOLATRICE A PORTA A PORTA