1- LA MANIFESTAZIONE PACIFICA È ORMAI GUERRIGLIA: DA VIA LABICANA A PIAZZA SAN GIOVANNI CAMIONETTE, CARICHE DELLA POLIZIA, LANCIO DI GAS LACRIMOGENI E USO DEGLI IDRANTI 2- I BLACK BLOC SONO CENTINAIA: LANCIANO BOTTIGLIE, BOMBE CARTA, SASSI, PEZZI DI SELCIATO 3- I MANIFESTANTI PACIFICI HANNO CERCATO DI BLOCCARE E ALLONTANARE GLI INCAPPUCCIATI MA ORMAI STANNO FUGGENDO DALLA PIAZZA, ALCUNI CERCANO DI RIFUGIARSI NELLE CASE PRIVATE, IN MIGLIAIA SI RIPARANO DIETRO LE BARRICATE CHE PROTEGGONO LA BASILICA 4- ATTACCATA UNA SEDE DEL MINISTERO DELLA DIFESA DI VIA LABICANA, SFASCIATE BANCHE E NEGOZI, AUTO E CASSONETTI IN FIAMME, NUMEROSI FERITI

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1 - LA SECONDA PARTE: TRA VIA LABICANA E PIAZZA SAN GIOVANNI I VIOLENTI PRENDONO IL SOPRAVVENTO SUI MANIFESTANTI PACIFICI

Ansa.it

Era partito come previsto da piazza della Repubblica il corteo degli indignati e si stava svolgendo in modo pacifico. Poi un gruppetto di Total Black ha cominciato a sfondare vetrine e incendiare auto. Idranti della polizia contro i teppisti. Manifestanti hanno tirato bottiglie contro i violenti.

IDRANTI CONTRO TEPPISTI - Le cariche degli agenti sono violentissime e c'é un nutrito lancio di fumogeni contro i teppisti nel corso del corteo degli Indignati a Roma. Tanti i blindati che stanno arrivando sul posto. Per disperdere i manifestanti gli agenti usano idranti.

Cariche della polizia anche con l'ausilio dei blindati a Piazza San Giovanni nel corso della manifestazione degli Indignati a Roma. Alle cariche i teppisti rispondono con il lancio di pezzi di selciato. Alcuni manifestanti urlano 'no violenza' alzando le mani. La piazza è divisa tra manifestanti e teppisti.

BOTTIGLIE CONTRO FORZE ORDINE - Bottiglie contro le forze dell'ordine a via Labicana. Dopo un nutrito lancio di bottiglie contro i poliziotti c'é stato un lancio di fumogeni. A quel punto i teppisti sono fuggiti e si sono arroccati dietro la barricata in fiamme.

MANIFESTANTI ALLONTANANO 'INCAPPUCCIATI' - "Andate via! Andate via! non vogliamo la vostra violenza": così un gruppo di manifestanti ha allontanato dal corteo, all'incrocio tra via Cavour e via dei Fori Imperiali, un gruppo di giovani manifestanti con caschi e cappucci che volevano andare verso piazza Venezia, dove sono schierate le forze dell'ordine. Anche lungo via Cavour, dove sono state incendiate due auto, c'era stato un battibecco tra manifestanti pacifici e i "neri", con in mano bottiglie, bastoni e anche martelli. Tra i due gruppi c'é stato anche un contatto e un militante dei Cobas, che stava facendo allontanare la gente dalle auto bruciate, è stato colpito alla testa da una bottiglia.

UN UOMO LIEVEMENTE FERITO A VIA CAVOUR - Stava tentando di fermare un lancio di bottiglie contro i vigili del fuoco intenti a domare il rogo di un Suv, dato alle fiamme da alcuni teppisti, quando è stato aggredito. Così un uomo di circa 60 anni è rimasto lievemente ferito al volto. Il fatto è avvenuto a via Cavour, già teatro di atti di teppismo nel corso del corteo degli Indignati.

TESTA CORTEO ARRIVATA A PIAZZA SAN GIOVANNI - E' arrivato in piazza S.Giovanni il corteo degli Indignati, partito quasi due ore fa da piazza della Repubblica, a Roma. La testa del lungo serpentone di decine di migliaia di persone si è fermata dietro lo striscione che recita: 'People of Europe: rise up-Solleviamoci!'.

 

2 - LA PRIMA PARTE: DAL CORTEO PACIFICO AI PRIMI DEVASTAMENTI IN VIA CAVOUR

Corriere.it

 

VETRINE DISTRUTTE E AUTO BRUCIATE - Vandali al lavoro e primi incidenti durante il corteo. Una cinquantina di autonomi, che si sono staccati dal corteo principale hanno sfondato le porte e le vetrine del supermercato Elite in via Cavour. Devastata anche la vetrina della Cassa di Risparmio di Rimini in via dei Serpenti. Fumo nero si alza verso largo Corrado Ricci dove, a quanto sembra, sarebbero state bruciate due auto. «Non si fa così, sbagliano», commenta una signora in corteo mentre passa davanti al negozio. È stata anche aggredita una troupe di Skytg24: all'operatore è stata tolta la telecamera e distrutta.

UOMINI IN NERO - Autori delle violenze, un gruppetto nutrito di manifestanti, almeno trenta-quaranta, che sta sfilando a Roma all'interno del corteo degli Indignati. Sono vestiti completamente di nero, hanno il volto nascosto dai passamontagna, caschi in mano e non parlano con nessuno. Per loro parla il minaccioso lo striscione che espongono: «Se ci prendono il presente noi ci rubiamo il futuro». I manifestanti pacifici cercano di isolare i violenti: «Sono un corpo estraneo, vadano via».  Alcuni di loro hanno lanciato bottigliette contro gli uomini in nero.

LA «BARRICADERA» - «Abbiamo fallito, abbiamo sbagliato e per questo mi vergogno. Ma come adulto non potevo non esserci oggi. Per chiedere scusa a questi giovani e aiutarli a ottenere un futuro migliore». Piera D'Annunzio, 64 anni, è la nonna 'barricaderà degli Indignados romani. In via Oslavia, dove vive, ha appeso un lenzuolo bianco: «Ora basta, dimettiti», c'è scritto. L'invocazione è per Silvio Berlusconi. Oggi Piera poteva starsene a casa «ma mi sarei sentita in colpa con questi ragazzi» e, allora, «si protesta».

DELL'ORDINE - Il centro della città si sta riempiendo di camionette blindate di polizia e carabinieri messi a presidiare quelli che potrebbero diventare obiettivi della protesta, come i palazzi del potere, il Parlamento, il Senato, e Palazzo Grazioli, residenza romana del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (ma il premier ha lasciato Roma in mattinata), la Banca d'Italia in via Nazionale, Equitalia sul Lungotevere.

PIANO MOBILITA' - Alle 12.40 è scattato anche il piano della mobilità di superficie concordato con la Questura di Roma. Bus deviati e strade chiuse al traffico privato. Chiuse le stazioni della metropolitana Cavour, Colosseo, Barberini e Spagna. I treni, transitano comunque regolarmente anche se non fermano alle stazioni interdette.

SICUREZZA - Massima allerta tra le forze dell'ordine pronte a blindare letteralmente il percorso del corteo che dovrebbe concludersi alle 21 in piazza San Giovanni. A preoccupare di più è la possibilità di incursioni improvvise di gruppi sciolti di manifestanti, blitz di piccoli nuclei di black-bloc che lasciano il corteo principale per 'attaccarè obiettivi sensibili, istituzioni o banche.

Ancora è vivo, infatti, il ricordo dei disordini del 14 dicembre 2010, quando nel centro storico si scatenò una guerriglia urbana con strade e piazze devastate e auto e blindati dati alle fiamme. E così in campo ci saranno nuclei mobili, elicotteri muniti di telecamere per le video riprese, più di 2.000 agenti delle forze dell'ordine schierati. E ancora: ampie riserve di uomini e mezzi, bonifiche preventive su itinerari sicuri e probabili. Impegnati anche i Vigili Urbani, ai quali è stato chiesto di privilegiare i servizi di sicurezza rispetto a quelli di mobilità. Ma, come ha sottolineato venerdì il capo della polizia Manganelli, «non siamo contro chi manifesta, ma pronti a difendere il diritto di manifestare».

IL CARRO DEL VALLE OCCUPATO - E anche il Teatro Valle Occupato (insieme con il Teatro Marinoni Occupato, la Sala Vittorio Arrigoni, il Teatro del Lido di Ostia) fa sentire la sua voce con un carro che parte da piazzale Aldo Moro: «Scendiamo in piazza per la prima volta con l'identità che non ci viene riconosciuta: quella di lavoratori e lavoratrici dello spettacolo, insieme ad altri precari e intermittenti della cultura». Ad accompagnare il carro ci saranno tra gli altri Elio Germano, Valerio Mastandrea, Frankie Hi Nrg, Fabrizio Bentivoglio, Pietro Sermonti, Claudio Santamaria.

 

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