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Da LaStampa.it
«Sono davvero contento per la signora Loren, adesso spero di contattarla e incontrarla per farmi spiegare come ha fatto ad essere così forte a combattere una battaglia tanto dura contro il mostro fisco, andando persino in carcere per molti giorni». Diego Maradona torna a parlare del suo contenzioso con il fisco italiano e commenta così la vicenda che ha visto coinvolta Sophia Loren.
«Quello che non voglio è che mi accadano le stesse ingiustizie e vessazioni che ha dovuto sopportare la signora Sophia Loren, perseguitata per 40 anni a causa di una presunta evasione fiscale che poi hanno scoperto essere stato un errore dell'agenzia per le entrate», spiega il "Pibe de Oro" in una nota diffusa dal suo legale, Angelo Pisani.
«E' la cosa più vergognosa per l'Italia - continua l'argentino - è che la signora Loren, ho sentito e visto in tv, fu persino costretta ad andare in carcere mentre io sono stato già assolto dal 1992. E la signora Loren è una napoletana che ha dato lustro all'Italia in tutto il mondo».
«Ecco - prosegue Maradona - io amo Napoli e l'Italia, non si può trattare la gente come se fossero tutti delinquenti e poi dopo 40 anni dire scusate abbiamo sbagliato». «Sto dicendo da anni che non sono un evasore, non sono un criminale - ribadisce il "Pibe" - guardate bene le carte, non usatemi come simbolo contro l'evasione fiscale, se non hanno pagato Careca, Alemao e tutto il Napoli perché dovrei essere condannato a pagare io? Solo perché all'epoca non mi fu notificato niente, non mi sono difeso perché non ero in Italia e non passavo un bel momento, perché stavo morendo a causa della droga?
E questo sarebbe un fisco umano? No - aggiunge nella nota - questo è un fisco che uccide la gente, fisicamente oppure ne distrugge la reputazione. La cosa più vergognosa è per me essere additato come un evasore. Io non ho evaso nulla, ho sempre pagato le tasse».
«State certi che non mi piegherò mai alle ingiustizie del fisco», spiega ancora Maradona che così conclude: «Rispetto l'Italia, rispetto tutte le istituzioni italiane, rispetto i contribuenti italiani, dico che bisogna pagare le tasse, ma quelle giuste, non quelle che si inventano».
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