DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
1 - BOSCHI CONTRO TRAVAGLIO: «LEI CE L’HA CON ME. SE FOSSI STATA UN UOMO NON MI AVREBBE TRATTATA COSÌ»
(LaPresse) Scontro senza esclusione di colpi tra la sottosegretaria Boschi e il direttore del Fatto quotidiano Marco Travaglio a «otto e mezzo» su La7. Maria Elena Boschi accusa Travaglio di sessismo, ma lui ride e dice che Berlusconi è un uomo e lo ha attaccato per 20 anni.
2 - MARIA ELENA SCEGLIE LA CORRIDA TV "BASTA, NON HO MAI FATTO FAVORI"
Francesca Schianchi per “la Stampa”
MARIA ELENA BOSCHI SUL CASO ETRURIA
«Io non sono attaccata a una poltrona ma alla verità. Non è giusto lasciare solo perché ci sono persone che dicono bugie». È tardi, il duello tra il «dottor Travaglio» e la «signora Boschi», come si chiamano tra loro, è andato oltre l' orario stabilito, ma la sottosegretaria acchiappa l' ultima parola e chiude così, rigettando la richiesta di dimissioni che si alza rumorosa dalle opposizioni. La puntata di «Otto e mezzo», a cui ha chiesto ospitalità per difendersi proponendo che sia il direttore del «Fatto» a intervistarla, e l' ennesima giornata di passione della sua vita politica, ancora una volta legata a Banca Etruria, l' istituto aretino di cui il padre è stato vicepresidente.
MARIA ELENA BOSCHI A PORTA A PORTA
Almeno la terza giornata sulla graticola, dopo quel 18 dicembre 2015 in cui dovette difendersi da una mozione di sfiducia alla Camera e in diciassette minuti e rotti giurò che «non ho mai favorito la mia famiglia o i miei amici, non c' è conflitto d' interessi, nessun favoritismo, nessuna corsia preferenziale», e il 9 maggio 2017, quando l' uscita del libro «Poteri forti (o quasi)» di Ferruccio de Bortoli - secondo cui la Boschi avrebbe proposto all' allora ad di Unicredit Federico Ghizzoni di valutare l' acquisizione di Banca Etruria, affermazioni che lei smentisce e per le quali chiede i danni - accese nuovamente i riflettori su di lei.
Ieri, la nuova tempesta si annuncia nel primo pomeriggio, quando le agenzie battono le parole del presidente della Consob Vegas. Lei, Maria Elena Boschi, capisce al volo cosa si sta preparando. Tempo mezz' ora, e sul suo smartphone è uno stillicidio di agenzie che la attaccano, dal Cinque Stelle Carlo Sibilia («ha mentito al Parlamento»), all' ex compagno di partito Roberto Speranza («dimissioni»).
L' unica difesa è l' attacco, si sono detti da tempo con il segretario Renzi. Ora, con la grandinata di reazioni in mano, tra richieste di dimissioni e di non ricandidatura, il segretario e la fidatissima sottosegretaria si sentono, concordano la linea: «Non stiamo a guardare, rispondiamo, non stiamo zitti».
In serata è previsto già da un paio di giorni che Renzi sia ospite a «Piazzapulita», ma non basta: serve che si esponga lei, che mostri tutta la sicurezza, la rabbia e la tensione che traspaiono a sera a «Otto e mezzo», dove non a caso chiede che ospite con lei sia Marco Travaglio, non un giornalista amico - «lei mi odia», gli ripete lungo la trasmissione, «se fossi stato un uomo non mi avrebbe riservato questo trattamento» - un faccia a faccia che per lei significa un atto di coraggio da regalare agli italiani all' ora di cena per convincerli.
MARIA ELENA BOSCHI E MATTEO RENZI
Scrive su Facebook, battibecca via Twitter con Di Battista. La difesa è tutta in punta di dichiarazione, come se la sottosegretaria tornasse nei panni dell' avvocatessa Boschi. «Confermo per filo e per segno tutto ciò che ho detto in Parlamento due anni fa. Tutto. Chi mi chiede le dimissioni perché avrei mentito in Parlamento deve dirmi in quale punto del resoconto stenografico avrei mentito. E i giornalisti hanno il dovere di indicare il passaggio in cui avrei mentito al Parlamento».
Lo scrive nel pomeriggio, lo ripete in tv. «Non c' è stato nessun favoritismo nei confronti di mio padre o della mia famiglia». Non ha detto, in quei diciassette minuti in Parlamento, di non essersi occupata di Banca Etruria, il concetto che M5S e sinistra le rimproverano e su cui lei insiste per dire: non ho mentito. Ma non ha nemmeno detto di essersene occupata, la riprende Travaglio, che guadagna una querela non appena apre bocca.
MARIA ELENA BOSCHI DA' IL CINQUE A MATTEO RENZI
Con Vegas, che, svela la sottosegretaria, «in modo inusuale» la invitò a casa sua alle 8 del mattino, «non ho sbagliato perché non ho chiesto nulla che eccedesse il mio ruolo istituzionale» e incontrare presidenti di Autorità «per il mio ruolo era normale, come fanno altri ministri».
«Ma se un ministro parla con il presidente della Consob, nominato dal governo, non esercita una pressione esplicita, gli basta essere un ministro in carica», obietta Travaglio, e lei «di tutto poteva parlare ma non di Banca Etruria di cui suo padre era vicepresidente». Sfuma il finale, con lei pronta a ricandidarsi in Toscana, «ma deciderà il partito».
Anche Renzi segue il dibattito: «Ne è uscita a testa alta, da vincitrice», commenta alla fine. Subito prima di raccogliere il testimone, e continuare la difesa su La7. La battaglia è ancora lunga.
3 - E LEI SI DIFENDE IN TV «MI INVITÒ A CASA SUA PER VEDERCI DA SOLI MA IO GLI DISSI: NON LÌ»
Maria Teresa Meli per “il Corriere della Sera”
«Purtroppo c' è un accanimento incredibile nei miei confronti, ma se pensano che questo mi possa far mollare si sbagliano di grosso, non hanno capito chi sono. Ora si combatte»: nel suo giorno più difficile Maria Elena Boschi si confida con gli amici e fa sapere che giocherà all' attacco.
il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 5
Nel primo pomeriggio scorre sul cellulare gli sms che il presidente della Consob Giuseppe Vegas le ha mandato. E trova quello che le interessa. Il 29 maggio del 2014 lui le chiede, in modo che lei poi definirà «inusuale», di andare a casa sua alle otto del mattino. Lei risponde: «Ci vediamo in Consob o al ministero».
La sottosegretaria decide quindi la strategia: andrà in tv, ospite di Lilli Gruber, con Marco Travaglio e parlerà anche di quel messaggino. Intanto posta su Facebook il suo intervento del 18 dicembre del 2015 alla Camera, quando venne presentata una mozione di sfiducia contro di lei sul caso Etruria, per dimostrare che non ha mentito: «Non è giusto subire aggressioni sul nulla, ma non mi fanno certo paura. Dopo due anni di strumentalizzazioni, adesso basta».
il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 7
Poi Boschi duella con Di Battista su Twitter. Il deputato grillino la accusa di non dire la verità, lei replica a brutto muso: «Il bugiardo sei tu». Si fanno le sette di sera, è ora di andare da Lilli Gruber su La7 a Otto e mezzo . Sulle agenzie di stampa nel frattempo sono uscite altre dichiarazioni di Vegas, quelle in cui dice che l' allora ministra del governo Renzi non ha mai fatto pressioni. In tv la sottosegretaria chiarisce subito: «Non mi dimetto, non ho mai fatto nessun favoritismo nei confronti di mio padre, che se ha sbagliato pagherà».
il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 4
Nel Pd qualcuno ritiene che Boschi dovrebbe fare un passo di lato, ma lei non è della stessa opinione: «Non sono attaccata alla poltrona ma alla verità, e non è giusto lasciare solo perché ci sono persone che dicono bugie». E ancora: «Contro di me c' è un attacco, ci si nasconde dietro l' alibi Boschi per non individuare i responsabili veri, c' è qualcosa che non torna».
Tocca a Marco Travaglio, che attacca e la accusa di mentire. La sottosegretaria preannuncia un' azione civile contro di lui e gli dà del «bugiardo».
Quindi, il colpo di teatro: «Ho un sms di Vegas, mi chiese addirittura di incontrarlo a casa sua, in modo inusuale. Io gli dissi di non vederci lì, tra l' altro da soli, ma al ministero o alla Consob».
il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 6
Poi aggiunge: «Ho incontrato più volte Vegas, abbiamo parlato del sistema bancario e ho espresso anche preoccupazioni sull' aggregazione di Vicenza e Arezzo, ma nulla di strano, nessuna pressione». Dunque, è la sua conclusione, «non ho sbagliato a parlarne con Vegas perché non ho chiesto nulla che eccedesse il mio ruolo istituzionale».
Travaglio riparte all' attacco: «In un altro Paese la sua carriera politica sarebbe finita».
Ma lei replica: «Se fossi stato un uomo non mi avrebbe riservato questo trattamento.
Ha fatto i soldi andando nei teatri italiani con un' attrice poco vestita che mi scimmiottava».
Non è disposta a mollare di un millimetro, la sottosegretaria.
Si ricandiderà, anche se premette che «lo deciderà il Pd»: «Mi auguro in Toscana, alla Camera». E nega che Renzi dovrebbe prendere le distanze da lei. Poi annuncia una querela anche verso Di Maio che l' ha paragonata a Mario Chiesa.
Ma c' è un' altra audizione su cui sono puntati i riflettori.
Quella di Ghizzoni, ex ad di Unicredit. Boschi ribadisce di averlo incontrato. E ha discusso con lui di Banca Etruria? «È capitato di parlarne. Ma non ho mai chiesto niente che potesse favorire la Banca. Non ho fatto nessuna pressione. Come lui ho incontrato pure i suoi successori e i vertici di altre banche». Al termine della trasmissione, Boschi è soddisfatta, anche se la tensione della giornata non scivola via. A sera arriva la solidarietà del premier Paolo Gentiloni. Secondo il premier «Maria Elena ha chiarito tutto».
boschi ghizzoni etruria de bortoliboschi ghizzoniPIER LUIGI BOSCHI
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