dalema marino

UN MARZIANO CON I BAFFI - FU D'ALEMA A CANDIDARLO NEL 2006, SECONDO GOVERNO PRODI, NIENTE MENO CHE ALLA POLTRONA DI MINISTRO DELLA SANITÀ ("È UN GENIO DELLA MEDICINA, VE LO GARANTISCO IO, DICIAMO")

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Pino Corrias per il “Fatto Quotidiano”

 

MASSIMO DALEMA CON IGNAZIO MARINO MASSIMO DALEMA CON IGNAZIO MARINO

Siccome ora fanno tutti i furbi che fischiettano guardando dall' altra parte, è opportuno ricordare chi andò su Marte a prelevare questo congegno extraterrestre che indossa la barba e la risata fuori tempo di Ignazio Marino. Fu - nell' anno 2006 - il solito genio della sinistra italiana, Massimo D'Alema, minimo capitano del nostro peggiore ventennio e che ora danza sulle ceneri della sua creatura e sul cratere che ha generato facendosi esplodere proprio al centro di Roma e del Pd.

 

Fu D'Alema a candidarlo nel 2006, giorni memorabili del secondo governo Prodi, niente meno che alla poltrona di ministro della Sanità ("è un genio della Medicina, ve lo garantisco io, diciamo").

 

ignazio marino pierluigi bersaniignazio marino pierluigi bersani

E fu sempre lui a imporlo senatore nel 2008 ("è un genio della politica, ve lo garantisco io, diciamo") innescando quel moltiplicatore di autostima che trasformò il marziano Marino in un Marino ultra romano, capace di voltare le spalle al suo creatore per farsi autonomo, candidarsi alle primarie Pd tra Bersani e Franceschini come terzo incomodo, incassare il 10 per cento dei consensi per trasferirli a un altro capolavoro della politica - Ivan Scalfarotto, digiunatore - a prefigurare il peggio che ora ci accade.