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LEVATEJE LO SPRITZ – IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, CARLO NORDIO, ESONDA: “UN GIUDICE MENO PARLA E MEGLIO È” – IL GUARDASIGILLI COMMENTA IL NUOVO BAVAGLIO ALLE TOGHE, PREVISTO DAL DECRETO GIUSTIZIA (CHE IMPEDIREBBE AI GIUDICI DI ESPRIMERSI SU VICENDE SU CUI SONO CHIAMATI A DECIDERE). E SI LASCIA ANDARE: “I GIUDICI NON POSSONO E NON DEVONO ENTRARE NEL MERITO POLITICO DELLE LEGGI CIOÈ NEL MERITO” – “UN PM HA UNA LIBERTÀ D’ESPRESSIONE SUPERIORE A UN GIUDICE, CHE INVECE DEVE APPARIRE IMPARZIALE…”

carlo nordio foto lapresse

(ANSA) - Un pubblico ministero ha una libertà di espressione secondo me superiore a quella del giudice perché è parte e questo lo sarà ancora di più dopo la separazione delle carriere che faremo. Un giudice, che deve apparire imparziale, meno parla meglio è perché rischia di esprimersi su argomenti sui quali magari dopo dovrà provvedere in modo giurisdizionale".

 

 Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine dell'evento 'Intelligenza Artificiale: il nuovo Rinascimento' organizzato a Roma da Sole 24 Ore e Imq. "Io credo che il giudice magistrato abbia il diritto, forse anche il dovere qualche volta, di dare un parere tecnico sulle leggi perché è lui che le deve applicare e poiché talvolta alcune leggi sono state fatte in modo tecnicamente discutibile - ha continuato -. È giustificato che i magistrati dicano 'guardate che tecnicamente questa norma è non applicabile'. Quello che non possono e non devono fare è entrare nel merito politico delle leggi cioè nel merito".

GIORGIA MELONI E LA MAGISTRATURA BY ALTANMAGISTRATI