roberto vannacci simone leoni

“SONO MODERATO, NON RAMMOLLITO. MIO PADRE? NON L’HO PIU’ SENTITO” - SIMONE LEONI, LEADER DEI GIOVANI DI FORZA ITALIA, SI RACCONTA DOPO LE CRITICHE A VANNACCI E LO SCAZZO CON IL PADRE SILVIO, GIORNALISTA DEL “SECOLO DI ITALIA” (“NON SEI DEGNO DI SPOLVERARE GLI STIVALI AL GENERALE”) – “MI HA CAUSATO UN GRANDE DOLORE. HO TROVATO VERAMENTE TRISTE IL FATTO CHE UN SIGNORE CHE NON HA MAI FATTO IL PADRE SI RICORDI DI ESSERE TALE SOLO PER TENTARE DI SCREDITARMI SULLE PAGINE DI UN GIORNALE. PERÒ CI SONO PASSATO SOPRA, L'HO PERDONATO”

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Francesco Bei per "il Venerdì di Repubblica - Estratti

simone silvio leoni

 

"Pensi a Forza Italia e ti viene in mente il faccione di Antonio Tajani. Poi ti sforzi un po' di più ed ecco altri nomi a caso: Casellati, Barelli, Pichetto Fratin. Insomma, va bene Berlusconi, le coppe del Milan, il Gabibbo, le veline di Striscia, ma come può un ventenne – oggi, A.D. 2025 – appassionarsi a Forza Italia, e soprattutto: perché? Poi una domenica vai all'Eur e trovi un palazzo dei Congressi strapieno di giovani da tutta Italia che applaudono uno di loro.

 

Lo hanno appena eletto segretario, in un tripudio di pantaloni stretti sopra la caviglia e doppiopetti blu.Quando prende la parola e attacca il generale Vannacci difendendo gay, immigrati e disabili, parte la standing ovation. Ma proprio quel passaggio costerà a Simone Leoni un doloroso scontro (pubblico) con suo padre. Ci arriveremo.

 

 

(...)

 

silvio leoni lettera contro il figlio

Perché Forza Italia? Non è proprio il primo partito che assoceresti ai giovani… Lei è un ribelle o un moderato?

«Spesso c'è questa confusione, secondo me, tra moderato e rammollito. Noi siamo moderati, ma non siamo mica rammolliti, nel senso che i nostri sono valori forti. Non abbiamo bisogno di urlarli».

 

(...)

Avete l'obbligo del doppio petto blu? Al congresso eravate tutti vestiti uguali!

«Diciamo che i nostri ragazzi apprezzano anche un po' l'eleganza. D'altronde siamo italiani, no? Però, al netto di battute, poi siamo nelle piazze in felpa e maglietta, nei mercati, nelle scuole, nelle università, con i gazebo, il volantinaggio, i banchetti».

 

simone leoni

Le piacerebbe andare in Parlamento?

«Non è la cosa per cui mi sveglio la notte».

 

Vannacci l'ha trattata male, replicando alle sue critiche con la condiscendenza dell'adulto che tira le orecchie al "giovincello sconosciuto". Arrabbiato?

«Non me la prendo».

A quello scambio di battute è poi seguita la dura lettera pubblica di suo padre, tutta dalla parte del generale."Non sei degno di spolverare gli stivali a Vannacci", ha scritto. Perché l'ha trattata così?

«Dico la verità, me lo sono chiesto anch'io».

 

Le ha fatto male?

«Mentirei se dicessi il contrario, chiaramente è stata una cosa che mi ha causato un grande dolore. Ho trovato veramente triste il fatto che un signore che non ha mai fatto il padre si ricordi di essere tale solo per tentare di screditarmi sulle pagine di un giornale. Però…». Però? «Dico la verità, ci sono passato sopra, l'ho perdonato. Ora guardo avanti e sono orgoglioso di quello che sono, orgoglioso del movimento giovanile, del partito, orgoglioso e commosso per tutto il sostegno che mi è arrivato in queste settimane, anche per questa vicenda, immagino».

 

Con suo padre vi siete più sentiti?

«No, non l'ho più sentito».

 

simone leoni tajani