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IL PRIMO MIRACOLO POSTUMO DI PAPA FRANCESCO: TRUMP STA CAMBIANDO IDEA SU ZELENSKY – DOPO L’INCONTRO IMPROVVISATO ALLA BASILICA DI SAN PIETRO, PER IL FUNERALE DI BERGOGLIO, IL PRESIDENTE AMERICANO RIVEDE IL SUO GIUDIZIO SUL PRESIDENTE UCRAINO, CHE MENO DI DUE MESI FA UMILIÒ ALLA CASA BIANCA: “È PIÙ CALMO E VUOLE UN ACCORDO, STA FACENDO UN BUON LAVORO. PENSO CHE SIA PRONTO A CEDERE LA CRIMEA” – “SONO DELUSO DALLA RUSSIA, PUTIN SMETTA DI SPARARE E TRATTI…” – KIEV PROVA A RILANCIARE ACCUSANDO “MAD VLAD”, CON LE SUE BOMBE, DI ESSERE L’UNICO OSTACOLO PER LA PACE. MA NON È DETTO CHE L’ONDIVAGO TRUMP, MOLTO SENSIBILE ALLE SIRENE DI MOSCA, NON CAMBI IDEA NEL GIRO DI QUALCHE ORA: AVEVA PROMESSO DI CHIUDERE LA GUERRA IN 24 ORE, VORREBBE RIUSCIRCI NEI PRIMI CENTO GIORNI DI MANDATO, ENTRO IL 30 APRILE - C'È STATO UN COLLOQUIO TELEFONICO TRA IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, E QUELLO AMERICANO, MARCO RUBIO, SI SONO
Macron shakes hands with Zelensky, but not with Trump. Absolute fucking legend! pic.twitter.com/fwvASi0fYk
— Kadi??? (@TheFl0orIsLaVa) April 26, 2025
FUNERALE DI PAPA FRANCESCO - INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY NELLA BASILICA DI SAN PIETRO
TRUMP, 'ZELENSKY È PIÙ CALMO, VUOLE UN ACCORDO'
(ANSA) - Volodymyr Zelensky è "più calmo" e "vuole un accordo". Lo ha detto Donald Trump, secondo quanto riportato dai media americani, dopo l'incontro con il presidente ucraino a San Pietro. Un incontro che è "andato a bene". "Zelensky sta facendo un buon lavoro e vuole un accordo. Ha chiesto più armi", ha aggiunto Trump.
COLLOQUIO LAVROV-RUBIO SUI NEGOZIATI PER L'UCRAINA
(ANSA) - Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il segretario di Stato americano Marco Rubio hanno avuto un colloquio telefonico durante il quale hanno sottolineato "l'importanza di consolidare i presupposti che stanno emergendo per avviare negoziati" sull'Ucraina, "con l'obiettivo di concordare su un percorso affidabile verso una pace sostenibile a lungo termine". Lo rende noto in un comunicato il ministero degli Esteri di Mosca.
TRUMP, 'PENSO CHE ZELENSKY SIA PRONTO A CEDERE LA CRIMEA'
(ANSA) - "Penso di sì". Donald Trump ha risposto così a chi gli chiedeva se a suo avviso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sia disposto a cedere la Crimea nell'ambito di un accordo per la fine della guerra. "La Crimea è stata ceduta anni fa, senza un colpo di arma da fuoco sparato. Chiedete a Obama", ha messo in evidenza Trump. (
TRUMP, SAN PIETRO L'UFFICIO PIÙ BELLO CHE ABBIA MAI VISTO
(ANSA) - San Pietro è "l'ufficio più bello che abbia mai visto. E' stata una scena molto bella". Lo afferma Donald Trump riferendosi all'incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a margine dei funerali di papa Francesco.
TRUMP, DELUSO DA RUSSIA, PUTIN SMETTA DI SPARARE E TRATTI
(ANSA) - Donald Trump si dice molto deluso dalla Russia e ritiene che il presidente Vladimir Putin dovrebbe smettere di sparare e raggiungere un accordo. Lo afferma Donald Trump, secondo quanto riportato dai media americani.
"Mi ha detto che ha bisogno di più armi ma lo dice da tre anni. Vedremo cosa succede", ha affermato il tycoon riferendo che Zelensky gli ha parlato "brevemente della Crimea. Ma la Crimea - ha dichiarato il presidente Usa - è stata data via da Barack Obama e da Biden 11 o 12 anni fa: è molto tempo fa, son so come si possa restituire la Crimea".
IL RITORNO DI ZELENSKY CHE ORA PUÒ RILANCIARE CON IL PRESIDENTE USA «L’OSTACOLO È MOSCA»
Estratto dell’articolo di. Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”
Per una volta a Kiev tirano un sospiro di sollievo. Nei circoli di governo prevale un cauto ottimismo, come se la palla fosse stata ributtata nel campo russo. E le parole di Donald Trump contro Vladimir Putin — «Forse mi sta prendendo in giro» — scritte sul suo social Truth dopo il colloquio in Vaticano con Volodymyr Zelensky sul volo di ritorno verso Washington, incoraggiano ad affrontare le prossime tornate di negoziati.
[…] Negli ambienti dell’ufficio presidenziale sottolineano che uno dei messaggi più forti passati da Zelensky è stato quello di sempre: a questo punto non è tanto importante definire quali saranno i confini delle regioni ucraine occupate dai russi, almeno temporaneamente in questa fase del negoziato, bensì essere certi che Putin riconosca senza alcun dubbio la legittimità della sovranità ucraina.
E ciò per il fatto che ancora adesso i segnali da Mosca appaiono ambigui, come se per Putin restasse più vivo che mai l’obiettivo finale di assoggettare totalmente l’Ucraina e trasformarla alla lunga in una sorta di Bielorussia bis. Ecco il motivo per cui ancora adesso il Cremlino punta i piedi ogni volta che gli americani accennano […] al loro sostegno alla presenza di truppe europee sul suolo ucraino, o rifiutano di porre qualsiasi limite alla forza dell’esercito ucraino del futuro.
Per una volta persino i già problematici rapporti tra Kiev e Santa Sede appaiono migliorati. «Durante il colloquio Trump-Zelensky lo spirito di papa Francesco ha contribuito alla nostra causa», dice ancora Semenyuk.
Gli ucraini non hanno mai superato il risentimento causato da alcune dichiarazioni del Papa sin dal 2022, specie quella a proposito della «Nato andata ad abbaiare ai confini della Russia».
Sui social gira la battuta al vetriolo per cui «il Papa da morto ha favorito la pace».
Ma i diplomatici e il governo ucraini sono oggi grati al contributo della Chiesa cattolica.
«Abbiamo ricevuto un grande sostegno dalla Santa Sede», dichiara l’ambasciatore accreditato in Vaticano, Andrii Yurash.
Tuttavia, le difficoltà anche soltanto per arrivare a una tregua sono immense. I commentatori locali ricordano che tutto è ancora da fare: la pace rimane una chimera lontana. Nella notte tra sabato e domenica i russi hanno lanciato altri 149 droni. Attaccate le cittadine del Donbass, oltre alle città di Zhytomyr, Dnipro, Odessa, Sumy, Cherkasy, Pavlograd. Lo stato maggiore a Kiev segnala che 57 velivoli senza pilota sono stati abbattuti, altri 67 si sono dispersi, ma ci sarebbero almeno un morto civile e una 14enne ferita.
Nel frattempo la politica di Trump resta un continuo altalenare ondivago di attacchi e promesse: non è affatto detto che il rapporto tra lui e Putin non possa migliorare già nelle prossime ore, costringendo Kiev sulla difensiva. Il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, annuncia che la prossima sarà «una settimana critica» per i negoziati e che comunque per ora nessuno a Washington intende inasprire le sanzioni contro Mosca.
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, dice che è stato rifiutato il punto del piano di pace Usa in cui si pensa a una gestione americana della centrale atomica ucraina di Zaporizhzhia, occupata dai russi sin dal marzo 2022. Intanto Putin afferma che la regione russa di Kursk è stata «completamente» liberata dai suoi soldati. Ma Zelensky nega decisamente e replica: «Le nostre truppe scelte operano a Kursk e Belgorod» .
MEME VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP
FUNERALE DI PAPA FRANCESCO - INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY NELLA BASILICA DI SAN PIETRO
volodymyr zelensky in polo alla casa bianca con donald trump
ZELENSKY E DONALD TRUMP PARLANO PRIMA DEL FUNERALE DI PAPA FRANCESCO
EMMANUEL MACRON - keir starmer - DONALD TRUMP - ZELENSKY - INCONTRO PRIMA DEL FUNERALE DI PAPA FRANCESCO
GIORGIA MELONI VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP
TRUMP E ZELENSKY A SAN PIETRO
MEME SULL INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY A SAN PIETRO BY EMAN RUS
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