TI PIACE VINCERE FACILE? NEGO NAGEL USAVA L’ISVAP DI GIANNINI PER “RIMETTERE IN CARREGGIATA” I LIGRESTOS E FAR LORO DIGERIRE LA FUSIONE CON UNIPOL

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DAI VERBALI LIGRESTI

Il giorno 16 aprile 2012 alle ore 15,10, in Milano Uffici della P.G. sede, in Piazza Umanitaria, avanti al Pubblico Ministero dotto Luigi ORSI è comparso FULVIO GISMONDI, docente universitario, attuario libero professionista.

D.: Cimbri (Carlo, ad Unipol, ndr) le spiegò qualcosa nel merito dei numeri dell'operazione prospettata?
R.: Come le ho detto il senso del discorso che mi ha fatto Cimbri era quello di rappresentarmi che si trattava di "un'operazione di sistema" la riuscita della quale dipende dai concambi. A questo proposito Cimbri è stato estremamente chiaro perché mi ha detto che Unipol avrebbe proceduto a condizione che all'esito della fusione controllasse il 70% della nuova società.

D.: Erano presenti altre persone al vostro dialogo?
R.: Nell'ufficio dove abbiamo parlato non c'era nessuno, però nel corso della conversazione Cimbri ha telefonato a Nagel che ha contattato con il cellulare e con il quale ha poi parlato su rete fissa. Cimbri ha detto al suo interlocutore che era a colloquio con me definendomi come il professore che tu conosci. Nel corso di quella telefonata Cimbri. ha raccontato a Nagel l'esito del suo colloquio con Giannini (Giancarlo, ex presidente Isvap), del tutto positivo.

D.: All'interno dell'Isvap chi sono i dirigenti o funzionari che si occupano del procedimento di autorizzazione della fusione Unipol-Fonsai?
R.: Se ne occupano le due articolazioni della vigilanza rispettivamente guidate da Giovanni
Cucinotta e Roberto Roberti. Il primo si occupa di Unipol e il secondo di Fonsai.

D.: Che lei sappia, Cucinotta e Roberti sono allineati alle indicazioni pregiudiziali di
Giannini in ordine all'autorizzazione di cui parliamo?
R.: Intanto devo dire che Giannini mostra di essere favorevole all'operazione, come Cimbri mi ha riferito. Ma non va sottovalutata la posizione della dottoressa Mazzarella la quale, se possibile, mostra un atteggiamento ancora più esplicitamente favorevole. La dottoressa Mazzarella ha una familiarità esibita con Nagel.

Posso tuttavia ricordare un episodio significativo della speciale relazione che Nagel ha instaurato con i vertici dell' Isvap. Il 15 marzo scorso ho incontrato Nagel negli uffici di Mediobanca a Milano. Ragione dell' incontro era quello di discutere i lavori che sono in corso e che sono mirati alla fusione. Nagel mi ha rappresentato la sua preoccupazione per la serietà dell'impegno dei Ligresti nei confronti di Unipol e mi ha chiesto cosa pensassi in proposito.

lo gli ho detto quello che pensavo e che penso e cioè che è legittimo dubitare della coerenza dei Ligresti, i quali hanno sì stipulato un accordo con Unipol ma non sembrano perfettamente allineati alla sua esecuzione. Non mi è chiaro perché i Ligresti siano così poco prevedibili, tuttavia l'impressione è quella della loro inaffidabilità.

Nagel mi ha detto qualcosa come "bisogna che la vigilanza dia un messaggio ai Ligresti e li riporti in carreggiata". ln effetti il giorno dopo, venerdì 16 marzo, lui si è recato in lsvap e quello stesso giorno è partita la lettera indirizzata a Premafin da parte di Isvap.

 

ALBERTO NAGEL E SALVATORE LIGRESTIMARCO TRONCHETTI PROVERA E ALBERTO NAGEL FOTO BARILLARI CARLO CIMBRI jpegGIANCARLO GIANNINILA SEDE DI MEDIOBANCA