
DAGOREPORT – COSA SI SONO DETTI GIORGIA MELONI E LUCA ZAIA NELL'INCONTRO A PALAZZO CHIGI, TRE…
di Tina A. Commotrix per Dagospia
Torna a casa Bella Napoli dopo aver lasciato con amarezza e delusione il Quirinale. Lascia un Paese politicamente più diviso e malandato rispetto al maledetto giorno in cui si fece convincere a bissare il mandato presidenziale. Uno sforzo risultato vano.
Le settimane che hanno preceduto il sigillo delle dimissioni ufficiali sono state poi uno strazio infinito per Napolitano. E qualcuno l’ha sentito alzare la voce e sbattere i pugni sullo scrittorio dopo il vergognoso pastrocchio del codicillo-salvacondotto offerto da dittatorello Matteo Renzi come merce di scambio con l’ex Cavaliere in vista del prossimo conclave parlamentare per la sua successione.
Il tutto, è stato ben orchestrato in gran segreto e senza l’”avallo” dei ministri competenti, Pier Carlo Padoan (Economia) e Andrea Orlando (Giustizia).
NAPOLITANO CON LA MAGLIETTA DELLA NAZIONALE DI CALCIO
Anche se certe smentite arrivate da via XX Settembre, sede dell’ex dicastero del Tesoro, lasciano il tempo che trovano. Resta ancora da capire se il suo responsabile, Padoan, era all’oscuro dell’art.19 bis contenuto nel decreto fiscale di Natale o, se invece, non lo condividesse.
Ma c’è di peggio di cui preoccuparsi: fino a oggi il governo si è rifiutato di dare spiegazioni alle Camere sul suo incredibile comportamento come ha sollecitato l’ex editorialista del Corriere e oggi senatore Pd, Massimo Mucchetti.
clio napolitano torna a casa a monti
Il “Cardinale rosso” torna così nella sua abitazione di via dei Serpenti e ad accoglierlo c’è più gente del rione Monti di quella che martedì nell’aula di Strasburgo è andata ad ascoltare la stornellata dello statista di Rignano sull’Arno a conclusione del semestre italiano di presidenza dell’Unione europea.
giorgio e clio napolitano lasciano il quirinale 5
Un flop che resterà nella storia della comunità internazionale. E mentre predica nel deserto il solo ad ascoltarlo era il leghista Matteo Salvini che gli gridava “buuu, buuu” quando citava Dante.
A pensare che il povero Re Giorgio aveva fatto coincidere le sue dimissioni proprio con la chiusura, appunto, del nostro semestre italiano di presidenza.
Da giorni, però, notisti e quirinalisti della carta stampata raccontano ai lettori la favoletta di Re Giorgio pienamente soddisfatto di aver mandato a palazzo Chigi, senza alcun passaggio alle Camere, il parolaio Renzi. Facendogli torto soltanto alla sua intelligenza e lunga militanza politica.
giorgio e clio napolitano lasciano il quirinale 3
Napolitano sa bene che anche la delusione fa parte inalterabile della vita e spesso “inaridisce i cuori”. Così, una volta uscito dal palazzo del Quirinale, raccontano i suoi, l’ex capo dello Stato è intenzionato a far valere tutto il potere per impedire che il prossimo presidente della Repubblica sia un docile e fidato cagnolino di chi oggi guida maldestramente il governo di “nani e grembiulini”.
giorgio e clio napolitano lasciano il quirinale 2
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