
DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI…
1. QUEL PRANZO SEGRETO MARCHINI-BERLUSCONI
Ernesto Menicucci per il “Corriere della Sera - Roma”
Galeotto fu un pranzo. Lo «scambio di amorosi sensi» tra Alfio Marchini e Silvio Berlusconi non è di oggi, ma viene da lontano. Addirittura dalla campagna elettorale del 2013, quando l' ex Cavaliere aveva deciso di sostituire Gianni Alemanno come (ri)candidato a sindaco con l' erede dei costruttori «calce e martello».
All’epoca non se ne fece nulla: Marchini era già campo in come civico e Alemanno non era disponibile ad un passo indietro. Ma quell’idea, sulla quale oggi i .pianeti. della galassia ex Pdl si stanno allineando, non è mai tramontata. Marchini, al secondo turno, rimase neutrale: n. con la destra, ma neppure con Marino.
Così, ad inizio dicembre 2014, con .Mafia Capitale. appena scoppiata, a casa dell’imprenditore in pieno centro venne organizzato un pranzo .segreto.: intorno al tavolo, oltre a Marchini, proprio Silvio Berlusconi, Maria Rosaria Rossi e il coordinatore romano di Forza Italia Davide Bordoni.
Era convinzione diffusa, all’epoca, che la giunta sarebbe caduta da lì a poco. Poi molte cose sono successe: Marchini, inizialmente, ha fatto capire a tutti di voler correre senza simboli di partito, poi di voler fare le primarie.
Ora, con la rinuncia di Bertolaso, quasi tutto sembra andare verso una sua candidatura. Fdi sono contrari, e oggi nel vertice a tre con Berlusconi e Salvini, a Giorgia Meloni verrà posto una sorta di aut aut: o si candida lei, oppure si va avanti con Marchini sul quale sono già d’accordo i leader romani di Forza Italia (oltre a Bordoni, Maurizio Gasparri e Antonio Tajani).
E il centrosinistra? Tutto ruota intorno al ritorno del fantasma di Ignazio Marino che spara altre bordate: Le primarie del Pd sono una farsa, io non voterò neppure.. Roberto Morassut replica: Il suo appello a non votare una cosa negativa.. Al posto delle primarie, i seguaci dell’ex sindaco stanno organizzando una .Leopolda marziana.. La sfida continua.
2. SU MARCHINI RESTA IL VETO DI FDI E STORACE: SENZA DI NOI SI PERDE
Giovanna Vitale per “la Repubblica - Roma”
Appeso al nuovo vertice che si terrà tra stasera e domani ad Arcore — dove Berlusconi, Meloni e Salvini proveranno a sciogliere i nodi sui candidati a sindaco nelle grandi città — il centrodestra romano vive una vigilia tutt’altro che serena.
La pubblica adesione di Marchini alla coalizione, unita alla contestuale rinuncia di Bertolaso, se ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai forzisti, ha anche madato su tutte le furie l’ala ex An più oltranzista, rappresentata da FdI e da Storace.
Quest’ultimo pronto a correre da solo qualora i tre leader dovessero risolversi ad archiviare una volta per sempre il capitolo primarie (che lui è invece convinto di vincere) e incoronare «l’ingegnere rosso». Un annuncio che, non a caso, il capo della Destra formalizzerà domani, a vertice ormai concluso.
Ma Storace non è l’unico a puntare i piedi. «La coalizione è composta da FdI, Lega e Forza Italia», taglia corto Fabio Rampelli. «E siccome FdI a Roma è di gran lunga il primo partito del centrodestra, del nostro no a Marchini bisogna tenere conto». E se Berlusconi se ne infischiasse? «Vuol dire che non gli interessa la coalizione. O magari vuol far vincere il centrosinistra, perché Marchini, senza di noi, è certo che perde». (gio.vi.)
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