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Massimo Vincenzi per "la Repubblica"
Hillary Clinton non ha ancora acceso i motori per la corsa alla Casa Bianca e già la sua discesa in campo si preannuncia come la più lunga, sovraesposta e incredibile "non campagna" elettorale della storia americana. Mancava solo il capitolo dadaista e a colmare la lacuna ci pensa il New York Times che dedica all'ex segretario di stato la copertina del suo prossimo magazine.
Il titolo è Planet Hillary, l'immagine raffigura la faccia della "non ancora" candidata come una sorta di luna, con attorno appunto tutti i pianeti del suo universo. L'autore dell'articolo, il notista politico Amy Chozick dice alla Cnn: «Non decido io le illustrazioni, ma quando me l'hanno fatta vedere ho pensato: questa farà molto discutere».
E così è stato, su Twitter soprattutto e poi di rimbalzo sui vari siti è partito il dibattito, con gli uomini vicini ai Clinton veloci a gridare al sacrilegio: «Questa donna è da quasi vent'anni votata in tutti i sondaggi come la più popolare politica d'America, è irrispettoso raffigurarla in quel modo», si lamenta con la Cnn uno dei suoi collaboratori più fidati, Paul Begala.
Tanto che il New York Times deve correre ai ripari e come fa spesso in queste occasioni (l'ultima con il commento su Snowden) racconta nel suo blog come è nata l'idea. «Avevamo questo articolo che racconta tutte le connessioni, le relazioni, gli amici, i sostenitori della famiglia Clinton e dunque volevamo un disegno inerente. Ci è venuto in mente il lavoro di Jesse Lenz, che ci aveva stupito qualche tempo fa con un faccia di Trump su un campo da golf e abbiamo chiesto a lui».
La prima bozza raffigurava una Hillary tipo Terra, ma non ha convinto l'art director del Magazine che invece ha apprezzato il secondo tentativo: appunto questa faccia di luna stilizzata, che - come scrive il New York Times - ricorda anche la locandina del film muto francese, il Viaggio nella luna di Georges Melies.
I pro e i contro si azzuffano sulla Rete, anche se forse ha ragione il Washington Post che commenta: «In totale assenza di notizie reali sulla ormai più che certa candidatura della Clinton alla Casa Bianca i media si interrogano su come loro stessi rappresentano Hillary».
Nell'attesa che lei sciolga le ultime riserve, dunque bisogna prepararsi ad una diretta non stop con decine di articoli sul nulla o quasi perché, come spiega un'analista a The Politico, «mettere la Clinton in copertina dà la certezza di vendere più copie e di assecondare i gusti dei lettori».
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