PUTIN SOCIAL FAN - NON SOLO CAV: LA PASSIONE PER LO ZAR VLAD UNISCE SINCERE DEMOCRATICHE (MOGHERINI), LEGHISTI (SALVINI), IMPRENDITORI E CASAPOUND - E SU FACEBOOK È PUTIN-MANIA

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Valerio Cattano per “Il Fatto Quotidiano

 

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Putin, ti amiamo. Silvio Berlusconi rimarrebbe deluso nel sapere di non essere l'unico “amico speciale” dello Zar. Se i social network sono il termometro della società, allora è proprio da lì che arriva la conferma: su facebook Vladimir Putin Italian Fan Club conta quasi 29 mila gradimenti. Fra le illustrazioni che si trovano scorrendo la pagina e che ben descrivono questo rapporto di ammirazione c'è quella di due guerrieri russi che si oppongono fieri a un'idra che raffigura il G20 con le teste mostruose raffiguranti Stati Uniti, Germania, Francia e Inghilterra, e un Putin pugile che mette ko Obama.

   

Sia infatuazione o calcolo, l'ultima fan di Putin è stata il ministro Federica Mogherini che a metà luglio era andata in visita al Cremlino per poi far dichiarare a fonti di Mosca: “Il gasdotto “South Stream” (opera Gazprom, ndr) si farà”. In due anni, con l'appoggio del governo italiano, diventava realtà la mossa di Putin per mettere con le spalle al muro l'Ucraina: opera fattibile passando dal Mar Nero sino a Vienna e al Sud Italia, appoggio tecnico fornito dall’Eni. Ora che la Mogherini è Alto commissario per la politica estera prova a smarcarsi e dichiara: “Tensioni fra Nato e Russia? È colpa di Putin”.

PUTIN BERLUSCONI PUTIN BERLUSCONI

 

A proposito di Eni, proprio il suo amministratore delegato Paolo Scaroni qualche mese fa intervenendo alla trasmissione della Cnn Quest mean business e rispondendo alle domande del conduttore Richard Quest, dichiarava rispetto alla crisi nell'Est: “L’Ucraina ha disperato bisogno di gas e noi siamo impegnati nell’esplorazione sia di shale gas, sia di gas convenzionale nel Paese... Aspettiamo di vedere se la situazione torna alla normalità... Nella nostra storia – ha proseguito – abbiamo vissuto cambi di governo in molti Paesi in cui operiamo e normalmente i nuovi governi rispettano i contratti, quindi non mi aspetto grandi problemi in Ucraina”.

putin berlusconiputin berlusconi

 

Tutto questo senza incrinare i rapporti con i russi e con Gazprom: “Per quanto riguarda Gazprom ci aspettiamo delle modifiche ai nostri contratti gas in nostro favore. Abbiamo appena raggiunto un nuovo accordo quadro con Statoil in questo senso e avvieremo nuovi negoziati con Gazprom nelle prossime settimane. Il fatto poi che Gazprom stia ponendo nuove condizioni all’Ucraina è un tema che non ci coinvolge”.

   

Gli americani di questa passione italiana per l'Orso russo, sono consapevoli: Wikileaks spulciando i cablo segreti ne mise in rete uno che risaliva al 26 gennaio 2009 ed aveva come titolo “I rapporti tra Italia e Russia visti da Roma”. A firmarlo, l'ambasciatore Spogli: “Le relazioni italiane con la Russia sono complesse e comprendono simpatie ideologiche, calcoli geostrategici, pressioni commerciali, dipendenze energetiche e rapporti personali tra i leader.

FEDERICA MOGHERINI AL MARE FEDERICA MOGHERINI AL MARE

 

La combinazione di questi fattori crea una forte tendenza per la politica estera italiana a essere molto ricettiva nei confronti degli sforzi russi per guadagnare una maggiore influenza politica nell’Unione europea e per sostenere gli impegni della Russia a diminuire gli interessi sulla sicurezza in Europa degli Stati Uniti.

 

Matteo SalviniMatteo Salvini

Nella relazione con la Russia, il tema bilaterale più importante è l’energia e la ricerca di forniture di energia stabili dalla Russia spesso costringe l’Italia a compromessi sulle questioni politiche o di sicurezza. Un fattore concomitante non irrilevante è il desiderio del Primo Ministro Berlusconi di mostrarsi un protagonista europeo importante in politica estera, che lo spinge dove altri non osano”.

   

Gabriele Adinolfi
Gabriele Adinolfi

Tutti pazzi per lo Zar in nome del gas? Non solo. Ci sono le ragioni degli ultràs del nazionalismo: dalla Lega di Matteo Salvini ai movimenti di estrema destra, tutto ciò che rappresenta l'Unione europea è il nemico, Putin il baluardo. “Viva il referendum per l'indipendenza della Crimea”, affermava il segretario della Lega nord il 18 marzo; e la Padania titola: “L’Europa di Putin: identità, tradizione, demografia” (21 settembre 2013). Forza Nuova (26 novembre 2013) accoglieva l'ospite russo a Trieste con uno striscione: “Putin distruggi l'Europa dei tecnocrati”.

   

Nel settembre 2013 Roma è stata invasa dai manifesti del Fronte Nazionale: il volto di Putin incorniciato da un colbacco della Marina e la scritta che non ammette repliche: “Io sto con Putin!”. Il presidente Adriano Tilgher aveva confermato la “piena consonanza col leader russo sul no alla propaganda omosessuale e alle adozioni da parte delle coppie gay”; Gabriele Adinolfi, ideologo di Casapound: “Uno dei quattro leaders al mondo degni di rispetto è Putin”. Chiamateli, se volete, fasciocomunisti.