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Attenzione! Bomba in via d’esplosione! Dopo la sindaca di Quarto dimissionata per una storia di camorra, non è che i Cinque Stelle si ritroveranno, a Roma, una candidata a sindaco in odore di mafia (capitale)? Di nome fa Virginia, di cognome Raggi, fa l’avvocato e ha 38 anni. Era l’unica donna su 4 portavoce eletti dal movimento in Campidoglio dal 2013. E ora, parrebbe in pole position per le prossime primarie dei Cinque Stelle romani.
Però, però, però… ecco: qualcuno si sta cominciando a ricordare che il suo nome è citato nella relazione su Mafia Capitale, a pagina 669, proprio nel capitolo dedicato al «capitale politico» di Buzzi e Carminati. La relazione, tenuta segreta fino a novembre e scritta e controfirmata, pagina per pagina, dal prefetto Marilisa Magno e da due altri commissari, cita infatti ben 25 «amministratori capitolini che, in varia misura e forma, hanno messo a disposizione del sodalizio i propri servizi in cambio di utilità accertate» o che hanno «intrattenuto relazioni caratterizzate da non piena linearità di condotta».
Trattasi di Alemanno Gianni, ovviamente, e di Alzetta Andrea detto Tarzan (Sel), Azuni Maria Gemma (Sel), Battaglia Imma (Sel), Belviso Sveva (misto), Bordoni Davide (Fi), Cantiani Roberto (Ncd), Caprari Massimo (Centro democratico), Coratti Mirko (Pd), De Luca Athos (Pd), Ferrari Alfredo (Pd), Ghera Fabrizio (Fdi), Mennuni Lavinia (Fdi), Nanni Dario (Pd), Nieri Luigi (Sel), Onorato Alessandro (lista Marchini), Ozzimo Daviele (Pd), Panecaldi Fabrizio (Pd), Policastro Maurizio (Pd), Pomarici Marco (Lega con Salvini), Quarzo Giovanni (Fi), Rossin Dario (Fi), Stampete Antonio (Pd) e Tredicine Giordano (Pdl).
Più Virginia Raggi, naturalmente, l’unica Cinque Stelle della lista.
Ma come è riuscita, ‘sta Raggi, in soli due anni di presenza nell’assemblea capitolina - e per di più senza presidenze di commissione o altri incarichi particolari - a meritarsi una menzione d’onore tra soggetti del calibro di Alemanno, Tredicine, Ozzimo e Coratti, cioè gente che ha attraversato Mafia Capitale con ruoli di spicco e favori (anche economici) di rilievo? E’ indagata? E cosa le contestano esattamente: «utilità accertate» o una condotta non pienamente lineare? La relazione, ermetica, si è limitata a segnalarne il nome e il cognome. Forse altri dettagli usciranno in piena campagna elettorale? Allora sì, tra camorra e mafia, che i Cinque Stelle vedrebbero davvero lo stelle…
P.S. Per chi volesse leggere la relazione per intero:
http://www.stefanoesposito.net/blog/2015/11/05/desecretata-la-relazione-su-roma-capitale/
stefano esposito e marco travaglio
virginia raggi 2
virginia raggi 3
virginia raggi 4
virginia raggi 5
virginia raggi 6
virginia raggi 8
L’ha messa online – il 5 novembre, appena desegretata - il vulcanico senatore Stefano Esposito. Già, proprio quel piddino torinese diventato assessore ai trasporti nella giunta Marino senza manco avere idea di dove portasse l’autobus 64, e commissario del Pd a Ostia senza manco sapere dove fosse Ostia.
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