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“NON È SERIO CAMBIARE OPINIONE OGNI TRE GIORNI” – EMMA BONINO SGONFIA QUEL PALLONE GONFIATO DI CARLO CALENDA: “IO SU QUESTA STRADA NON LO POSSO SEGUIRE. ERA NOTO A TUTTI CHE IL PD AVEVA INTESE ANCHE CON FRATOIANNI, BONELLI, DI MAIO E TABACCI. SE FOSSERO STATE INDIGERIBILI, ALLORA NON DOVEVAMO NEPPURE SEDERCI AL TAVOLO” – “SE L’HO SENTITO? IO NO LO CHIAMO” – “NE HO VISTE DI TUTTE LE TINTE, MA UNA SITUAZIONE COSÌ NON LA RICORDO…”

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1 - EMMA BONINO DURISSIMA CON CALENDA: «NON È SERIO CAMBIARE OPINIONE OGNI TRE GIORNI, SPECIALMENTE SE SI VUOLE GOVERNARE»

Maria Pia Mazza per www.open.online

 

CARLO CALENDA CON EMMA BONINO

Emma Bonino è «incredula» per la decisione di Carlo Calenda di strappare l’accordo politico con il Partito Democratico e la coalizione di centrosinistra in vista delle elezioni del 25 settembre. La senatrice di +Europa, ospite di Marianna Aprile e Luca Telese a In Onda, ha commentato la scelta del leader di Azione: «La serietà è tenere fede alla parola data».

 

Bonino ha tentato di ricostruire quanto accaduto negli ultimi giorni: «Quattro giorni fa, quattro non quaranta, il Partito Democratico, Calenda, +Europa siglano un accordo politico. Peraltro, per ironia della sorte la bozza è scritta da Calenda: benissimo, bravi tutti, applausi».

 

nicola fratoianni enrico letta

E però, prosegue Bonino «dal giovedì comincio a sentire rumori su Calenda che “Non regge i suoi”, e arriviamo a ieri con il segretario del mio partito, Benedetto Della Vedova, che ha la pazienza di un santo, che ancora prova a parlare con Calenda, che però dice: “È inutile che ci vediamo, è una perdita di tempo”».

 

La senatrice di +Europa prosegue: «Stamattina (7 agosto) da Benedetto Della Vedova, in qualità di segretario di partito, apprendiamo che Calenda ci ha detto che la cosa è chiusa, amen e arrivederci».

carlo calenda emma bonino

 

Alla domanda dei due giornalisti se si sia trattato di uno strappo legato a un incidente di percorso, Emma Bonino ha replicato: «Non lo so, io avevo molta fiducia, credo non sia serio cambiare opinione ogni tre giorni, specialmente da una forza politica che si candida a partecipare al governo di un Paese: io su questa strada non lo posso seguire». I vertici di +Europa non intendono cestinare il patto stretto con i dem. Di conseguenza, verrà meno il sodalizio tra Azione e +Europa.

 

La decisione verrà comunque discussa domani durante la direzione di partito, durante la quale «parleremo – spiega Bonino -, ma a oggi la situazione è che Calenda ha chiuso e sbattuto la porta in faccia».

ENRICO LETTA CARLO CALENDA

 

E le parole della senatrice non sembrano lasciare spazio a possibili ricuciture con il leader di Azione, che viene anzi pizzicato sulla questione del simbolo e della raccolta firme che dovrà raccogliere per poter partecipare alle elezioni.

 

Una strada da percorre a meno che Calenda non entri in coalizione con Matteo Renzi, creando così il Terzo polo, e risparmiandosi anche la raccolta delle firme. Ma Bonino, su questo aspetto, conclude tranchant: «Non so se devono raccogliere le firme, spero si siano informati loro».

luigi di maio enrico letta

 

2 - EMMA BONINO DURISSIMA CON CALENDA: «NON È SERIO CAMBIARE OPINIONE OGNI TRE GIORNI, SPECIALMENTE SE SI VUOLE GOVERNARE»

Giovanna Casadio per www.repubblica.it

 

"C'è stato un patto con Enrico Letta che è stato siglato il 2 agosto di quest'anno, non del Medioevo, e io a quello mi attengo". Emma Bonino, storica radicale e leader di +Europa, non rompe l'intesa con il Pd. Piuttosto che mancare alla parola data, sceglie di strappare con Azione.

EMMA BONINO CARLO CALENDA

 

Bonino, dà l'addio a Calenda?

"È lui che ha dato l'addio. Eravamo insieme fino a sabato, e domenica ha deciso di andarsene per conto proprio. Ha mancato alla parola data per ragioni fumose, non convincenti e men che meno dirimenti". […] "Sono personalmente dispiaciuta e politicamente incredula. A oggi sono ferma al patto con Letta. Inoltre il testo dell'accordo è stato concluso sulla base di una bozza i cui contenuti erano stati scritti da Calenda. Io mi attengo a quell'accordo. Cosa sia successo dopo di così stravolgente, non lo so. Non lo comprendo".

 

[…] "A me sembra che Letta abbia rispettato il patto, dal momento che era noto a tutti, e quindi anche ad Azione, che il segretario del Pd aveva intese anche con Nicola Fratoianni di Sinistra italiana e Angelo Bonelli dei Verdi e con Lugi Di Maio e Bruno Tabacci. Se per noi Azione/+Europa fossero state indigeribili, allora non dovevamo neppure sederci al tavolo. Non è che lo scopriamo dopo, o facciamo finta di scoprirlo dopo".

nicola fratoianni enrico letta

 

[…]

 

Lei l'ha sentito, l'ha chiamato?

"Io?! Io non lo chiamo . So che si sono chattati con Benedetto Della Vedova, il quale gli ha chiesto di vedersi e discuterne. La risposta è stata: "E' inutile, perdiamo solo del tempo. Stop"".

 

[…]

 

Adesso la strada verso la vittoria per il centrodestra è un'autostrada?

"È sicuro. E per me il primo motivo dell'alleanza con i dem è che neppure uno solo dei nostri voti vada al centrodestra putiniano, orbaniano e salviniano. Se avviene, qualcuno se ne assumerà la responsabilità".

CARLO CALENDA ENRICO LETTA MEME

 

[…]

 

Nascerà un polo di centro Calenda-Renzi?

"Ne ho viste di tutte le tinte, ma una situazione politica così sfarinata non la ricordo. A proposito del centro, non ho la palla di vetro. Immagino che ci fossero malumori in Azione sull'alleanza con il Pd, però un leader se ha forte convinzione e coraggio va avanti. Di certo +Europa è messa in difficoltà per superare la soglia del 3%. Calenda è convinto di arrivare lo stesso al 15%: non mi resta che fargli gli auguri".

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