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TIRANA ‘NA BRUTTA ARIA PER LA MELONI – “OGNI RIMPATRIO DAI CENTRI IN ALBANIA COSTERÀ ALL’ITALIA 70 MILA EURO” – IL “FATTO” SCODELLA I NUMERI CHE ANNUNCIANO UN DISASTRO PER IL GOVERNO - FINIREMMO PER RIMPATRIARE 175 PERSONE AL MESE, MENO DELLA MEDIA REGISTRATA DAGLI ATTUALI CPR IN ITALIA. ALLA SCADENZA DEL PROTOCOLLO DA 700 MILIONI OGNI RIMPATRIO SARÀ COSTATO ALMENO 70.000 EURO. GLI ALTRI MIGRANTI? PIÙ DI 40 MILA, TUTTI IMMEDIATAMENTE TRASFERITI IN ITALIA: ALTRI SOLDI…

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Franz Baraggino per “Il Fatto Quotidiano” - Estratti

 

CENTRI MIGRANTI IN ALBANIA - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

Per capire che i centri in Albania vanno chiusi immediatamente basta fare due conti. I dati sono quelli del ministero dell’Interno e nella migliore delle ipotesi annunciano un disastro: meno rimpatri che in Italia e a costi esorbitanti. Con le strutture deserte, il governo prova a salvare la faccia travasando qualche irregolare dai centri per il rimpatrio italiani, nemmeno fossero al collasso.

 

A giorni i primi, inutili e costosi trasferimenti, tra indennità di trasferta per i funzionari e stranieri riportati indietro prima dell’effettivo rimpatrio, come ha dovuto ammettere il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Una trovata che, assicura il governo, durerà quanto l’attesa per la sentenza della Corte di giustizia europea sui Paesi sicuri, che arriverà prima dell’estate e potrebbe rilanciare l’obiettivo primario: trasferire a Gjader i richiedenti asilo provenienti appunto da Paesi che l’Italia considera sicuri. Giorgia Meloni si dice ottimista, ma la realtà è un’altra: qualunque cosa dirà la Corte Ue, il gioco non varrà la candela, anzi.

migranti in albania - vignetta by vukic

 

 

 

Due regole: i candidati devono essere intercettati nel Mediterraneo e provenire da uno dei Paesi che il governo considera sicuri. Tra i principali per numero di sbarchi, gli unici sono Algeria, Bangladesh, Egitto e Tunisia. Da inizio anno sono sbarcate 9.300 persone: 3.449 cittadini del Bangladesh, primi per numero di arrivi via mare, 820 egiziani, 238 tunisini e 166 algerini, questi al decimo posto. Per giustificare i 700 milioni di euro del progetto Albania e innescare “l’effetto deterrente” annunciato dall’esecutivo, i potenziali candidati dovranno essere condotti in Albania e in buona parte rimpatriati.

ALBANIA QUI NON E HOLLYWOOD - MEME

 

(...)

Potenzialmente, ogni anno più di 8mila persone trasferite in Albania andrebbero rimpatriate. Potenzialmente, appunto, perché nemmeno la procedura accelerata è una garanzia. Non tutti sanno che queste procedure si fanno anche fuori dai centri albanesi e l’Italia è seconda solo alla Francia. Da quando, il 7 maggio scorso, il Bangladesh è stato inserito nell’elenco dei Paesi d’origine sicuri, ai suoi cittadini l’Italia ha applicato 4.520 procedure accelerate (giugno 2024 - gennaio 2025, Eurostat), arrivando a 895 nel solo mese di ottobre. Ma non per questo abbiamo rimpatriato più bangladesi: appena 73 in tutto il 2024, secondo il Viminale.

 

Lo stesso vale per l’Egitto. Dall’inserimento nell’elenco dei “sicuri”, 1.760 procedure accelerate per meno di 200 rimpatri. Dove sta il problema? A parte quello con la Tunisia, gli accordi di riammissione coi Paesi d’origine non funzionano, tanto che l’anno scorso abbiamo rimpatriato l’8% di tutti gli egiziani arrivati via mare, e lo 0,5% dei bangladesi.

 

ellekappa vignetta meloni albania

Che serva rinchiudere le persone in un cpr? Dei 5.414 rimpatriati nel 2024, solo 2.526 sono transitati da un cpr e il 66% era tunisino, con 1.680 espulsioni, peraltro in calo rispetto all’anno precedente. Tornando all’Albania, cosa raccontano i dati per Egitto e Bangladesh? Quelli del Viminale, elaborati per il 2023 da ActionAid e dall’Università di Bari nel report “Trattenuti”, dicono che su 457 egiziani transitati da un cpr gli espulsi sono stati 249, scesi a 196 nel 2024.

 

Per i bangladesi bastano le dita delle mani: nel 2023 ne abbiamo trattenuti 39 e rimpatriati 5, saliti a 11 nel 2024.

 

A questo punto basta tirare le somme e quantificare le reali prospettive dell’operazione Albania. Per quanto improbabile, teniamo buona l’ipotesi del tutto esaurito: 10.560 richiedenti all’anno, con egiziani e bangladesi in un rapporto di 1 a 4, come negli sbarchi di quest’anno.

 

GIORGIA MELONI NERVOSA PER I CENTRI IN ALBANIA - MEME BY FAWOLLO (CREATO CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK)

Fingiamo che non esistano persone bisognose di protezione. Dimentichiamo i ricorsi e ipotizziamo il 100% di domande d’asilo bocciate, e tassi di rimpatrio identici a quelli dei cpr: più di così è fantascienza. Il risultato? Finiremmo per rimpatriare 175 persone al mese, meno della media registrata dagli attuali cpr in Italia.

 

Un fallimento che diventa un disastro a fronte dei costi: alla scadenza del Protocollo da 700 milioni ogni rimpatrio sarà costato almeno 70.000 euro. Gli altri migranti? Più di 40 mila, tutti immediatamente trasferiti in Italia: altri soldi. E questa, ripetiamolo, è solo l’ipotesi più ottimistica.

giorgia meloni in albania con i militari italiani giorgia meloni edi rama - hotspot per migranti in albaniamatteo piantedosi e giorgia meloni in albania con edi rama ai futuri centri migranti