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LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…
DAGOREPORT
Le parole filo-Trump di Conte hanno mandato in tilt l'arcobaleno di Elly Schlein. Tra i due ci sarebbe stata una telefonata burrascosa in cui la segretaria multigender dem avrebbe fatto capire a Peppiniello che se continua così il M5S crollerà al 7%.
Schlein deve fare i conti anche con l’aut aut di Carlo Calenda, che chiude a ogni ipotetica alleanza con i pentastellati (“Il Pd scelga da che parte stare”), e con la minoranza cattodem sempre più in subbuglio.
Uno degli esponenti dell’ala riformista, Alessandro Alfieri, intervistato da “Open”, affonda il colpo: “Schlein deve ricordare a Conte che i progressisti sono sempre dalla parte delle democrazie liberali e della Ue”.
Mariolina Castellone, vicepresidente del Senato in quota M5S, si smarca dalla linea del leader (“Le dichiarazioni di Trump sono pericolosissime”).
Ma a parte qualche voce isolata, Conte comprende che il corpaccione pentastellato, alla cui pancia parla, è schierato sulle sue posizioni, e non si cura del gelo dei dem sulla manifestazione di piazza anti-Meloni su cui l'ex premier ha messo il cappello.
Peppiniello abbraccia totalmente la linea anti-Pd di Travaglio che sulla Russia e su Trump ha posizioni antitetiche a quelle del dem.
Il direttore del “Fatto” si era spinto anche a criticare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il paragone, in merito all'invasione dell'Ucraina, tra la Russia e il Terzo Reich. Conte puo' fare il "figlio di Putin" quanto vuole ma sa benissimo che, senza un accordo con il Partito democratico, a partire dalle prossime regionali, il M5s non va da nessuna parte…
CONTE FILO TRUMP, IL DISAGIO TRA I DEM
M. T. M. per il “Corriere della Sera” - Estratti
giuseppe conte elly schlein genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti
Dario Nardella confessa: «Dopo quelle devastanti dichiarazioni di Trump, a Bruxelles siamo rimasti spiazzati dall’uscita di Conte. C’è preoccupazione e imbarazzo, lo ammetto. Conte non aiuta il dialogo tra di noi, con quei toni così netti e forti in favore di Trump...».
Il Pd è a disagio. Elly Schlein preferisce non profferire verbo contro l’ex premier. Alla Camera dribbla i giornalisti. E scompare dai radar. «Non ho mai commentato Conte, se non quando ci ha attaccato», spiega la segretaria ai colleghi.
È stata proprio lei non più tardi di tre giorni fa a chiedere a Meloni di scegliere tra «la maglia dell’Europa» e «il cappello di Trump». Peccato che 48 ore dopo, sia stato il suo maggior alleato a optare per il copricapo del presidente Usa.
elly schlein giuseppe conte genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti
Francesco Boccia difende la posizione della segretaria: «Per me il problema è Meloni, non le sparate di Lega e M5S... E comunque i leghisti sono al governo e nessuno li critica, i 5 Stelle no e non mi pare che si guidi dall’opposizione la politica estera di un Paese». Ma la «scomparsa» della leader su questo fronte pesa nel Pd.
(...) Ironico il commento di Enzo Amendola: «Come diceva Flaiano, gli italiani sono sempre pronti a correre in sostegno del vincitore». Simona Malpezzi è netta: «Dichiarazioni gravi». Lo è anche Elisabetta Gualmini: «Affermazioni inaccettabili». Sconsolato, Gori: «Come possiamo fare un’alleanza con Conte?». A questo punto per il Pd si pone il problema della manifestazione annunciata dal M5S.
«Dobbiamo capire che fare, perché Conte è imprevedibile», dice ai suoi Schlein.
Un’idea sul da farsi Guerini ce l’ha: «Io vado solo alle manifestazioni di partito e a quelle di cui condivido la piattaforma».
Simile il ragionamento di Bonaccini: «Alle manifestazioni si va solo se si condivide la piattaforma». Altri pd, da Lia Quartapelle a Filippo Sensi, saranno alle manifestazioni promosse domenica in diverse città dalla comunità ucraina. Anche gli altri partiti dell’opposizione provano un certo imbarazzo. La capogruppo di Avs Luana Zanella è convinta che Conte abbia problemi di vista: «Vede male, non può vedere in Trump un pacifista».
E tra i 5 Stelle c’è chi non la pensa come il leader, come Mariolina Castellone. Ma pure chi lo difende, come un altro M5S, Sergio Costa, stavolta ammette: «Forse l’ha detta male».
ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE - VIGNETTA DI ITALIA OGGI
GIUSEPPE CONTE - NICOLA FRATOIANNI - ANGELO BONELLI - ELLY SCHLEIN - - RICCARDO MAGI - FOTO LAPRESSE
conte trump
MARIOLINA CASTELLONE BEPPE GRILLO
ALESSANDRO ALFIERI
carlo calenda irene tinagli 2
IL CAMPO LARGO VISTO DA ALTAN
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