UN PARTITO ALLO SBANDO - DA QUANDO IL BANANA LO HA UFFICIALMENTE SEPOLTO, IL PDL È UN TITANIC SENZA SCIALUPPE - PER LA TERZA VOLTA BONDI PROVA A DARE, INUTILMENTE, LE DIMISSIONI DA COORDINATORE - TRA I PEONES CHE RISCHIANO DI NON ESSERE RICANDIDATI È PARTITA LA QUESTUA DA MONTEPREZZEMOLO E PIERFURBY - MATTEOLI, DURO A MORIRE: “MI RICANDIDO, HO SEMPRE FATTO QUESTO NELLA VITA. SONO IN PARLAMENTO DALL'83. E POI SE ORLANDO E' ANCORA LI', PERCHE' DEVO LASCIARE IO?”...

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1 - SANDRO BONDI PRESENTA (DI NUOVO) LE DIMISSIONI DA COORDINATORE, ALFANO E BERLUSCONI LE RIFIUTANO
Da "Corriere.it"

Si va verso l'azzeramento del Pdl? È la domanda che i giornalisti fanno a Silvio Berlusconi all'uscita di Palazzo Grazioli, ma lui, l'ex premier non risponde: «Ho risposto su Bondi - dice - non intendo fare altre dichiarazioni». Sono giorni difficili per il Partito delle libertà, giorni di riflessioni dopo i risultati delle amministrative che hanno visto battere il Pdl: 6 sindaci nei comuni capoluogo per il centrodestra contro i 15 del centrosinistra. Nella mattinata di mercoledì si è tenuto un vertice tra l'ex premier e lo stato maggiore del partito. Ci sarà un nuovo predellino? «Al massimo un altro sgambetto» è la risposta ironica dell'ex premier.

LE DIMISSIONI - Nelle stesse ore, Sandro Bondi, coordinatore del partito, ha presentato (di nuovo) le dimissioni: «Dopo aver letto tutto ciò che si è detto anche oggi sul Pdl e sulle persone che, come me, in questi anni hanno avuto responsabilità nella gestione del partito - ha spiegato Bondi - intendo rassegnare le mie dimissioni da coordinatore. È soprattutto per sottrarmi ad attacchi e denigrazioni personali che fanno parte della peggiore politica». Le dimissioni però, consegnate ancora una volta a Berlusconi e al segretario politico Angelino Angelino, non sono state accettate. «Io e Alfano respingiamo le dimissioni di Bondi» ha risposto a stretto giro l'ex premier, aggiungendo che non avrebbe fatto alcuna dichiarazione in merito alla crisi del partito.

I PRECEDENTI - Non è la prima volta che l'ex ministro dei Beni culturali si trova in una situazione del genere: a marzo del 2011 furono i crolli a Pompei a portare Bondi a presentare le sue dimissioni, prima da ministro e poi da coordinatore, lamentando la mancanza di sostegno dei colleghi di partito. Due mesi dopo, in occasione delle amministrative, e dopo la vittoria di Pisapia, Bondi ci riprova: «Valutati i risultati elettorali - disse - intendo rimettere il mio mandato nelle mani del presidente Berlusconi». Oggi l'ultimo tentativo.

IL VERTICE - Alla riunione tra Berlusconi e lo stato maggiore del Pdl hanno partecipato anche il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri e l'ex ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani. Sul tavolo, i risultati delle amministrative e le dimissioni di Bondi. Non è escluso che durante l'incontro si sia parlato anche del tema delle frequenze tv e delle prossime nomine all'Agcom. Dopo il vertice in via del Plebiscito l'ex premier è volato a Bruxelles per partecipare alla riunione del Ppe dedicata alla crisi greca.

MATTEOLI - Su Alfano e la crisi del partito, è intervenuto anche il senatore del Pdl Altero Matteoli: «Alfano dopo Berlusconi ha fatto miracoli, non poteva fare altro con la personalità che aveva l'ex premier». E poi ancora: «Cambiare nome al partito non mi sembra la soluzione, bisogna inventarsi un'altra strategia».

2 - ALTERO MATTEOLI (PDL): "MI RICANDIDO? SI', HO SEMPRE FATTO QUESTO NELLA VITA"
"Se resto in Parlamento? Lo decide il partito, ma ho sempre fatto questo nella vita, certo che voglio restare. E poi se Orlando è ancora lì, perchè devo lasciare io?". Lo dice Altero Matteoli, senatore del Pdl, alla Zanzara su Radio 24. Ma lei è in Parlamento dal 1983, non sarebbe il caso di farsi da parte, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo? "Ma per quale motivo non dovrei farlo - dice ancora Matteoli - e poi se l'Urss poi è caduta è anche perché noi nel 1983 siamo entrati in Parlamento...".

Poi Matteoli parla della crisi del Pdl e difende Alfano: "Dopo Berlusconi ha fatto miracoli, non poteva fare altro con la personalità che aveva l'ex premier. Cambiare nome al partito non mi sembra la soluzione, bisogna inventarsi una strategia. Non so quale sarà la grande novità politica annunciata da Alfano, ma non è Montezemolo. Santanchè si autocandida? Ci ha preso gusto, lo ha già fatto. Parla troppo, come altri". "Diciamo la verità - conclude Matteoli alla Zanzara - per me lo scudetto della Juventus è l'unica cosa positiva di questi mesi. Ma immaginate come stanno quelli del Pdl che tifano Inter o Milan. Tutti peggio di me"

 

SANDRO BONDI MATTEOLISilvio Berlusconi - Copyright PizziAngelino Alfano PAOLO ROMANI CON LA FIGLIALEOLUCA ORLANDO PIER FERDINANDO CASINI Luca Cordero di Montezemolo