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IL PD PROVA A INCASTRARE LA RAGGI NO-VAX - I DEM A ROMA CHIEDONO DI LIMITARE LE SEDUTE DEL CONSIGLIO COMUNALE AI VACCINATI, PROPRIO DOPO 48 ORE DI POLEMICA SULLA FOTO DELL’EX SINDACA IN FILA PER IL TAMPONE IN FARMACIA. CHE FARÀ VIRGY SE LA PROPOSTA PASSERÀ? SI FARÀ FINALMENTE INOCULARE?
Lorenzo d'Albergo per “la Repubblica - Roma”
VIRGINIA RAGGI IN CODA PER UN TAMPONE IN FARMACIA
Mascherina Ffp2, finestre aperte e Super Green Pass. La proposta formulata ieri in Campidoglio porta la firma del Pd: considerato il numero dei contagi, in vista delle sedute del consiglio comunale sul bilancio che la prossima settimana si terranno in presenza, i dem chiedono di limitare l'ingresso all'aula Giulio Cesare soltanto ai consiglieri muniti del lasciapassare vaccinale.
Dopo 48 ore di polemiche sulla foto di Virginia Raggi in fila per il tampone in farmacia, scattata in piazzale delle Medaglie d'Oro e pubblicata da Repubblica, la maggioranza batte un colpo: l'obiettivo è vietare l'accesso all'Assemblea capitolina a chi non è al passo con le dosi anti-Covid. Insomma, stop ai No Vax.
Davanti alla proposta della capogruppo piddina Valeria Baglio, applicabile solo se ci sarà il consenso del resto delle forze politiche, ad alzare la mano ieri sono stati soltanto i rappresentanti del Movimento 5 Stelle.
L'ex assessora Linda Meleo e il consigliere Paolo Ferrara chiedono che il consiglio possa continuare a tenersi in modalità mista. Traduzione: chi vuole può affacciarsi a palazzo Senatorio, chi non vuole o non potrà si conetterà in videoconferenza. «Bisogna chiedersi se il Comune conil Super Green Pass possa stabilire norme più stringenti di quelle nazionali » , commenta Ferrara. Se al pentastellato si chiede se la sua è una difesa dalla conventio ad excludendum che minaccia di lasciare a casa l'ex sindaca, la risposta è un rapido « macché » .
Se ne riparlerà giovedì, di nuovo in capigruppo. Magari ci sarà tempo per analizzare anche il post con cui Raggi ieri è uscita allo scoperto, vestendo di fatto i panni dell'eroina No Vax. La difesa segue i mancati appelli ad aderire alla campagna contro il coronavirus e appare come una nuova carezza a chi non vuole immunizzarsi. «Il punto è il clima di odio e discriminazione che si sta generando nel Paese attraverso l'etichetta No Vax. Dobbiamo fermare questa atmosfera di caccia alle streghe » , scrive l'ex prima cittadina.
andrea severini e virginia raggi
Quindi la risintonizzazione su frequenze ( più che ambigue) utilizzate già in campagna elettorale: «Le divise, Vax e No Vax, sono sbagliate perché creano partigianerie avverse e pronte a scontrarsi». Infine la tanto attesa posizione della grillina sul vaccino: «È una scelta che va fatta ascoltando medici e specialisti, non qualche politico che si improvvisa esperto ma in realtà prova soltanto a " solleticare la pancia" del Paese per fini elettorali».
Ma epidemiologi e virologi si sono già espressi in lungo e in largo sull'importanza della campagna vaccinale. Il resto, a proposito di politica, è polemica. Carlo Calenda, leader di Azione, e Alessio D'Amato, assessore alla Sanità del Lazio, continuano a chiedere « trasparenza » a Raggi. Matteo Salvini, dopo anni di sgambetti, la difende. « Mala tempora currunt » , replica il leghista a chi attacca la vecchia avversaria. Ai politici, su Instagram, si aggiunge pure Young Signorino. Il trapper che tre anni fa conquistò il web, tra applausi e sfottò, con Mmh ha ha ha si sofferma sulla foto della 5S, il cappuccio calato sul capo: «Ma se uno volesse stare in incognito? È ancora legale».
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