DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
Alessandro Trocino per “il Corriere della Sera”
BEPPE GRILLO ALL'INCONTRO CINQUESTELLE DEL CIRCO MASSIMO
Tutto rinviato. Nonostante gli annunci dal palco del Circo Massimo, alla fine stivaloni e pale resteranno negli armadi. I parlamentari a 5 Stelle non indosseranno la divisa da «angeli del fango», ma resteranno nei panni (sempre più stretti) di onorevoli. Il meteo ha detto no, ma anche il buon senso ha detto la sua. I mugugni dentro il Movimento del resto erano sempre più forti. «Che ci andiamo a fare?», domandava più di uno.
Questione legittima: troppo concreto il rischio che il drappello dei parlamentari, con telecamere al seguito, fosse d’intralcio nei soccorsi. Paola Pinna lo diceva apertamente: «Si rischia di fare confusione. E poi bisognava andare in incognito, ma ormai l’annuncio era stato fatto». I 5 Stelle rischiavano il boomerang comunicativo. E i meet up genovesi a 5 Stelle erano furenti: «Se vengono — sibilava il consigliere comunale Andrea Boccaccio — sarà la volta buona che vedremo da noi i parlamentari genovesi».
Dopo lunga discussione, dunque, si decide di restare a Roma. Salvo spedizioni individuali e salvo blitz di Grillo che viene dato per molto probabile. Che la decisione non sia stata indolore lo dimostra l’infuocata assemblea serale. E lo dimostrano le dimissioni della senatrice ligure Cristina De Pietro, arrivate proprio ieri. Dimissioni motivate da «ragioni personali».
Ma non è un mistero che la senatrice fosse allergica alla deriva estremista del Movimento né che tra i colleghi di quel Boccaccio polemico contro i parlamentari a 5 Stelle ci fosse un fratello della De Pietro, consigliere comunale. La battaglia di Genova ora rischia di diventare incandescente, sulle spalle degli alluvionati.
I 5 Stelle ieri hanno alzato il livello dello scontro, accusando direttamente il premier. In una nota ripresa dal blog di Grillo, Massimo Fraccaro attribuisce a Renzi «la responsabilità politica del disastro colposo». Sullo sfondo dell’alluvione si intravede lo scontro elettorale. Perché in Liguria in primavera si voterà.
Il Pd è preoccupato e il candidato che probabilmente vincerà le primarie, Raffaella Paita (vicina a Claudio Burlando), ricopre lo scomodo ruolo di assessore regionale alla Protezione civile. Se i 5 Stelle azzeccassero un candidato di sinistra, che non spaventi i genovesi, la possibilità di un cambio di mano non sarebbe impensabile. E nelle retrovie si scalda Ferruccio Sansa: giornalista del Fatto Quotidiano e amico di Beppe Grillo.
alluvione genova 7alluvione genova 6
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN…
DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI…
DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ,…
DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER…
DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA…