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ANCHE NEGLI STATI UNITI LA POLITICA È SANGUE E MERDA – A NOVEMBRE, 14 TRA DEPUTATI E SENATORI AMERICANI HANNO ANNUNCIATO CHE NON SI RICANDIDERANNO AL CONGRESSO PERCHÉ SI SONO ROTTI GLI ZEBEDEI DEL CLIMA DA GUERRA CIVILE CHE SI RESPIRA - L'ULTIMO DELLA LISTA POTREBBE ESSERE KEVIN MCCARTHY, EX SPEAKER DELLA CAMERA REPUBBLICANO FATTO FUORI DAI TRUMPIANI E DALL'ULTRADESTRA: “VOGLIO USCIRE DA QUELL’INFERNO”

Estratto dell'articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”

 

KEVIN MCCARTHY

«Voglio uscire da quell’inferno». Parlando due giorni fa in pubblico l’ex speaker della Camera Usa, il repubblicano Kevin McCarthy, è stato molto più cauto: ha detto di voler riflettere sul suo futuro fino alla scadenza dei termini per la ricandidatura al Congresso, il prossimo 8 dicembre.

 

Un’altra settimana per capire se ha ancora voglia di fare politica alla Camera dove è stato leader dei repubblicani per quasi dieci anni, fino alla recente rivolta dei parlamentari dell’ultradestra che ha provocato la sua defenestrazione. Ma in privato, con i finanziatori delle sue campagne, è stato molto più esplicito. Del resto per lui, un moderato divenuto spesso radicale per cavalcare la tigre Trump, l’aria in Congresso si è fatta irrespirabile: contestato di continuo dai ribelli dell’ultradestra quando era ancora in carica, di recente è arrivato quasi allo scontro fisico con qualche organizzatore della congiura contro di lui.

KEVIN MCCARTHY

 

Quello di McCarthy è un caso limite ma non l’unico di abbandono di un Congresso semiparalizzato dai veti incrociati da parte di parlamentari nauseati dal clima di contrapposizione radicale, se non di rissa continua, diffuso soprattutto alla Camera. Novembre ha fatto registrare un numero record, 14, di rinunce di deputati e senatori a ricandidarsi. In tutto fin qui sono una quarantina (tra loro personaggi di rango come Mitt Romney e Joe Manchin) e aumenteranno nelle prossime settimane.

 

donald trump prima dell assalto a capitol hill

[...] Il punto è, come spiega sull’autorevole Cook Political Report David Wasserman, che stavolta la raffica di ritiri riguarda soprattutto parlamentari con un grande rispetto per le istituzioni. Con la polarizzazione della politica, insomma, anche nel prossimo Congresso continuerà la sostituzione di politici aperti al confronto (etichettati con disprezzo come moderati) con pasdaran che considerano il Parlamento luogo di prevaricazione anziché di dialogo e ricerca di soluzioni comuni.

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