RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Estratto dell'articolo di Andrea Arzilli per www.corriere.it
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È la Partita del Cuore e «si gioca per i bambini», ripetono tutti i giocatori — cantanti e politici delle rispettive Nazionali — sul prato sintetico dello stadio Gran Sasso. Ma forse, politicamente, il cuore della partita è l’attesa della partita stessa, quando uno alla volta arrivano i leader. Fino all’ultima entrata, la più scenica: quella di Elly Schlein. Ultima a entrare per problemi agli scarpini, forse un po’ stretti, ma del resto è lei stessa, maglia numero 7, fascia destra ma piede sinistro, ad ammettere che da tanto non li indossava. […]
[…] Non se lo aspettava, del resto in Abruzzo non era andato bene il campo largo con il M5S di Giuseppe Conte. «Ma a me hanno dato la 10, sono il fantasista», commenta sornione Conte a chi gli chiede se stavolta avrebbe sfornato un assist buono alla segretaria. Poi però in campo, a porta sguarnita, l’assist non lo sforna, dà solo un «cinque» di scuse a Schlein. E si divora un gol. […]
Così alla segretaria dem serve un po’ di tempo per sincronizzare le gambe e galleggiare sulla line a del fuorigioco in attesa della verticalizzazione di uno dei dem in campo: Boccia, Casu, Anna Ascani la guardano, ma tra caldo e fatica ci si rende conto che solo il sindaco di Verona, ed ex calciatore azzurro, Damiano Tommasi, può accendere la luce.
È dal gruppo del centrodestra — dal presidente della Camera Lorenzo Fontana, a Giorgio Mulè a Maurizio Lupi a Maurizio Gasparri fino al portiere Giancarlo Giorgetti che, come ironizza Matteo Renzi, deve «stare attento alle entrate e alle uscite» — che arriva il primo gol dei politici: è del leghista Jacopo Morrone, autore di una doppietta. Poi, da sinistra, segnerà Nicola Fratoianni. Che poi uscirà dal campo per un infortunio.
[…] Gli applausi si erano sentiti anche prima del fischio d’inizio, soprattutto per il presidente del Senato Ignazio La Russa, cittì dei politici e autore di una corsa in stile «Oronzo Canà» («mi ispiro alla 5-5-5», dice lui stesso). Poco prima, un siparietto con l’allenatore dei parlamentari, Pierferdinando Casini, unico in campo ad aver visto dal vivo l’abbraccio Fini-D’Alema del ‘96. «Siamo in panchina insieme perché uno sa leggere e l’altro sa scrivere», scherza Casini. Dopo un’ora i politici, paonazzi, hanno già subito cinque gol. Ma comunque, secondo Giorgetti, «meglio fare il portiere che il ministro».
luigi marattinignazio la russa partita del cuore elly schlein al bano pierferdinando casini matteo renzielly schlein giancarlo giorgetti. giancarlo giorgettiignazio la russa elly schlein mateo renzi e luigi marattin con giuseppe conte e ettore licheri
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