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Mauro Munafò per http://espresso.repubblica.it/
GIUSEPPE CONTE E ROCCO CASALINO
In una sua recente intervista a Sette, Rocco Casalino ha dichiarato che in futuro potrebbe anche pensare all'idea di candidarsi. Ma per l'attuale portavoce e capo ufficio stampa del presidente del Consiglio ottenere un incarico politico significherebbe dover anche ridurre i propri compensi. Sì, perché l'uomo che gestisce la comunicazione di Giuseppe Conte è di gran lunga meglio retribuito anche del suo capo. Lo era nel primo esecutivo Conte, e lo è anche in questo secondo governo, come confermano i nuovi dati sui costi degli staff consultati dall'Espresso.
Grazie a uno stipendio lordo di poco superiore ai 169mila euro, Casalino si conferma come il collaboratore meglio pagato di Palazzo Chigi. Il suo emolumento si compone di tre voci: 91.696 mila euro di “trattamento fondamentale” a cui si aggiungono 59.500 mila euro di “emolumento accessorio” e 18.360 euro di “indennità diretta di collaborazione”.
La stessa cifra che percepiva durante il primo governo Conte e in linea con quanto incassato dai suoi predecessori nello stesso ruolo. Curioso tuttavia notare come il suo “capo”, il presidente del Consiglio, al momento risulta guadagnare la metà. Conte dovrebbe infatti percepire 110mila euro l'anno ma ha chiesto una riduzione del 20 per cento del suo emolumento e al momento guadagna quindi 88mila euro per il ruolo di premier.
Il nuovo elenco degli staffisti di Palazzo Chigi, cioè i collaboratori assunti per chiamata diretta negli uffici di collaborazione e i cui contratti decadono con la caduta del governo, presenta tante conferme e qualche novità. Intanto il numero di collaboratori è crollato rispetto al primo governo Conte, passando dai 101 nomi dello scorso luglio agli attuali 48. Le ragioni sono almeno due: nel precedente esecutivo c'erano infatti le segreterie dei vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini con relativi staff a Palazzo Chigi, mentre oggi non ci sono vicepremier.
Inoltre Conte aveva assunto l'interim degli affari europei con relativo staff. In carico ai sottosegretari del primo governo Conte c'erano poi anche delle deleghe di peso, come quella alle pari opportunità, che nel Conte 2 sono state invece distribuite in un ministero ad hoc. Il paragone diretto tra i due governi non è quindi ancora realizzabile. Anche perché molte cifre dei compensi dei nuovi staff sono ancora in fase di definizione.
Dietro Rocco Casalino, il secondo posto di staffista meglio pagata lo mantiene Maria Chiara Ricciuti, vice capo ufficio stampa, che conserva la retribuzione complessiva di 129mila euro lordi annui. Nell'ufficio stampa anche il videomaker Filippo Attili (con un aumento di 8mila euro lordi annui), il coordinatore amministrativo Carmelo Dragotta (74mila euro), i collaboratori Massimo Prestia e Laura Ferrarelli (68mila euro), il responsabile dei social Dario Adamo (115mila euro) e le new entry Giuseppe Coeta (60mila euro) e Giuseppe Dia (40mila euro)
luigi di maio dario de falco 1
Interessante invece il percorso di Dario De Falco, capo segreteria particolare del vicepremier Di Maio (e suo amico di lungo corso) nel primo governo Conte, con uno stipendio di 100mila euro. Diventato ora, che Di Maio è in altro ministero, “consigliere per le questioni istituzionali” del sottosegretario Riccardo Fraccaro, con uno stipendio ancora in via di definizione.
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