
COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER…
Da “corriere.it”
Consultazione Pd in bilico, in Liguria. Il Collegio regionale dei garanti per le primarie, riunito lunedì mattina, ha ricevuto da parte di Sergio Cofferati - partecipante alla sfida - e da altre due persone, segnalazioni relative a «gravi irregolarità nello svolgimento delle operazioni elettorali». Il Collegio ha rinviato a mercoledì ogni decisione in attesa della documentazione integrativa preannunciata nelle segnalazioni. Stando ai risultati del voto, tenutosi domenica 11 gennaio, le urne hanno dato la vittoria alla renziana Raffaella Paita, attuale assessore regionale alle Infrastrutture e alla protezione civile. Ma già subito dopo il risultato Cofferati aveva protestato: «Non lo riconosco».
Più in dettaglio, l’ex leader Cgil ha denunciato la presenza ai seggi di stranieri, soprattutto cinesi e marocchini, oltre a quella di «riconosciuti esponenti del centrodestra» denunciando quello che ha definito «un inquinamento molto pesante non solo per i voti della destra ma con il voto organizzato di intere etnie». Già nell’ultima fase della campagna elettorale, l’ex sindaco di Bologna aveva picchiato duro sull’endorsement avuto dalla sua principale avversaria di esponenti e forze di centrodestra come l’Ncd.
Paita, che ha vinto per circa 4 mila voti, ha fatto invece sapere di essere molto contenta del risultato promettendo al suo elettorato e alla regione «anni rock». Paita si è affermata nelle province di Imperia, Savona e La Spezia, la sua città; mentre Cofferati ha avuto successo a Genova e nel Tigullio.
Nella polemica si è inserito anche il Centro Democratico, che alle primarie liguri ha schierato Massimiliano Tovo. Angelo Sanza, responsabile dell'ufficio di presidenza nazionale di Centro Democratico, le ha bollate come una «carnevalata» chiedendosi «con quale coraggio, tra file di cinesi e marocchini, persone che chiedono agli imbarazzati scrutatori dove possono ritirare il compenso che gli è stato promesso per il voto, noti esponenti del centrodestra ai seggi, si continuino a demonizzare le preferenze visto che durante le elezioni politiche esistono controlli e garanzie che non sono nemmeno lontanamente paragonabili ai controlli fai da te delle primarie».
Una presa di posizione che conferma la consultazione ligure al centro del dibattito politico nazionale, su cui si sono espressi numerosi esponenti della minoranza Pd, da Bersani a Fassina, in chiave anti-renziana, proprio per schierarsi contro il sostegno a Raffaella Paita di esponenti e formazioni di centrodestra.
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